Inghilterra
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Citazioni sull'Inghilterra e gli inglesi.
Citazioni
[modifica]- [I nobili d'Inghilterra] Avrebbero russato perfino durante il sermone della Montagna se fossero stati presenti, e invece passano i loro anni migliori a studiare le razze dei Bulldog. (Un uomo per tutte le stagioni)
- C'è qualcosa, nel modo in cui la primavera si manifesta in Inghilterra, che mi ricorda un cucciolo timido che cerca di farsi degli amici. Fa un avventato passo avanti, se la svigna terrorizzato, poi striscia di nuovo in avanti, timoroso, e infine, acquistata fiducia, si avventa con impeto e gioia. (P. G. Wodehouse)
- Carlo II dichiarò che un uomo poteva vivere all'aperto più giorni nel clima dell'Inghilterra che in qualunque altro paese. Discorso da re che viveva in un palazzo dove poteva cambiarsi d'abito... (Robert Louis Stevenson)
- Chi è privo della vista è cieco, chi è privo dell'udito è sordo, chi è privo del senso del gusto è inglese. (Marco Malvaldi)
- Ci voleva tutta la stupidità di Mussolini per dire che l'Inghilterra è il nostro eterno nemico. (Francesco Saverio Nitti)
- Come può conoscere l'Inghilterra colui che conosce solo il mondo? (Gilbert Keith Chesterton)
- Convien ora ch'io adempia il comando fattomi da lady Spenser, di passare, cioè, in rassegna i vizj, che tra gli Inglesi mi fecero più disaggradevole impressione. Fu a Londra principalmente ch'ebbi opportunità di studiare i costumi di quel popolo.
Primo adunque di tali vizj parvemi la mancanza di religione e quindi un'estrema tendenza all'ateismo. Né fra le persone del pololo trovai principj che servissero di base alla morale, o sentimento alcuno di onestà. (Abū-Ṭālib Ḫān) - Dio abbia misericordia degli inglesi per il cibo orribile che questa gente deve mangiare. (Frank Zappa)
- Dio punisca l'Inghilterra! (Hans von Wolzogen)
- E poi l'Inghilterra – l'Inghilterra meridionale, probabilmente il paesaggio più curato del mondo. Quando lo si attraversa, soprattutto se, reduci dal mal di mare, si è tranquillamente sprofondati fra i morbidi cuscini del treno che dal porto va a Londra, riesce difficile credere che qualche cosa da qualche parte accada veramente. Terremoto in Giappone, catastrofi per fame in Cina, rivoluzioni in Messico? Nessuna preoccupazione, domattina il latte sarà come sempre davanti alla porta di casa e il «New Statesman» uscirà venerdì. (George Orwell)
- Essere un inglese significa appartenere al club più esclusivo che esista al mondo. (Ogden Nash)
- Gl'Inglesi non hanno doti artistiche, per la ragione medesima per cui sono poco socievoli. Possono esser buoni coloni, marinai e meccanici; ma non cantanti, ballerini, attori drammatici, cultori di belle arti, o inventori di mode. Essi non sanno né ben vestire, né ben agire sul teatro, né ben parlare, né ben scrivere. Difettano di stile e di eleganza: quello che devono fare, lo fanno alla spiccia, senza garbo. (Samuel Smiles)
- Gl'inglesi, simili alle antiche medaglie tenute in disparte e maneggiate da pochi, serbano la prima impronta intagliatavi dalla mano maestra della Natura — le sono un po' ruvide al tatto — ma in compenso la loro leggenda è sì chiara, che a prima vista tu vedi ciò che vogliono dire e significare. (Laurence Sterne)
- Gli inglesi amano molto sé stessi e tutto ciò che loro appartiene. Esso sostengono che non esistono altri uomini come loro e nessun altro Paese come l'Inghilterra e quando vedono uno straniero di bell'aspetto dicono che «egli assomiglia ad un inglese» e che «è un gran peccato che non debba essere un inglese». (Anonimo dell'inizio del XVI secolo)
- Gli inglesi, gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi già s'accoltellava un Giulio Cesare. (Fascisti su Marte)
- Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica. (Hermann Hesse)
- Gli inglesi sono dei sentimentali. E si vergognano di esserlo. (La grande pioggia)
- Gli inglesi sono gente moralmente nuda, e vanno in giro così, senza vergogna. (Lev Tolstoj)
- Gli inglesi sono stoici, resilienti e pragmatici (più dei tedeschi, quasi come gli americani). Brexit non li ha cambiati e non li cambierà. Se andrà peggio, sapranno gestirlo al meglio. Gli inglesi possiedono anche la presunzione delle nazioni di talento. Non capiscono che l'Inghilterra – senza Impero, senza Europa, magari senza Scozia – rischia di diventare un regno pittoresco al largo delle coste francesi. (Beppe Severgnini)
- [Gaffe] Guardate l’Inghilterra, questa piccola isola dell’Africa occidentale. (Mahmud Ahmadinejad)
- [Nella Gran Bretagna] Guglielmo vi portò egli il primo i feudi e le consuetudini feudali, e non tenendo conto delle introduzioni anglo-sassoni, ei vi adottò lo stesso diritto pubblico di Normannia, e secondo il quale in Francia viveasi. Anzi il nuovo conquistatore, non pago di avervi introdotti e stabiliti nuovi ordini politici, pose ancora ogni sua opera a far prevalere in quel regno i costumi e sino il linguaggio dei Franchi, imperciocchè non solo in corte non parlavasi altro linguaggio che il franco, ma egli anche ordinò, che in tutte le scuole fosse ivi insegnata la lingua francese, e che in francese aringasse nei supremi tribunali. (Rosario Gregorio)
- Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no. (Claudio Ranieri)
- Il carattere degli inglesi è freddo e pacato, ma nel fondo del loro cuore vi è sempre qualche cosa di palpitante e di vivo; essi lo sentono e subiscono spesso, loro malgrado, il predominio della loro natura lenta e inflessibile: le maggiori eccentricità inglesi non segnano sovente che il limite estremo dei maggiori sforzi che essi hanno fatto per dominarla e per vincerla. (Igino Ugo Tarchetti)
- In Inghilterra è tutto più veloce, | In Inghilterra se c'hai l'erba non finisci in croce. (Fabri Fibra)
- In Inghilterra, il sistema è gentile e la gente è ostile. In America, la gente è amichevole, e il sistema è brutale. (Quentin Crisp)
- Inghilterra e Stati Uniti sono due nazioni separate dalla stessa lingua. (George Bernard Shaw)
- In Inghilterra sei al verde? Avrai un sussidio. | In Italia sei al verde? Io non ti invidio. | In Italia sei gay? Ti sfotte la gente. | In Inghilterra sei gay? Ti fanno dirigente. (Fabri Fibra)
- In Inghilterra uno non ha bisogno di morire per «cascare in mano al biografo». Appena che è un po' in vista, sia nella politica, sia nell'arte, sia nel commercio è sicuro di trovare il suo Plutarco. Il «gran pubblico» anglosassone è peggio di una comare di provincia: dei suoi deputati, dei suoi letterati, dei suoi commediografi, vuole il gazzettino. Ditegli che il Tale è stato ai suoi tempi negli eleven di Oxford ed ha vinto la gara sul Tamigi, che il Tal'altro preferisce il golf al cricket, che lo scrittore X ha una grande passione per l'automobile e che il colonnello Y ha sempre avuto un debole per la musica e voi avrete soddisfatto tutte le sue legittime curiosità... intellettuali. (Mario Borsa)
- In qualunque luogo della Terra si arrivi con anima e sentimenti italiani, si trova invariabilmente l'ingrata faccia d'Albione in atteggiamento di negare accanitamente a noi, non solo il posto che nel mondo ci compete, ma anche le più modeste affermazioni intese a divulgare i nostri progressi presenti e a difendere la tradizione italiana come espressione inconfondibile del nostro genio. (Arnaldo Cipolla)
- Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini. (Thomas Carlyle)
- Inglesi professori che non imparano altra lingua, | inglesi non dovranno mai cambiare moneta, | inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato | per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato. (Caparezza)
- L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli. (Giovanni Florio)
- L'inghilterra è l'unico paese dove il cibo è più pericoloso del sesso. (Jackie Mason)
- L'Inghilterra è la madre dei Parlamenti. (John Bright)
- L'Inghilterra è la sola amica d'Italia. (Ferdinando Petruccelli della Gattina)
- L'Inghilterra è una nazione di bottegai. (Napoleone Bonaparte)
- L'Inghilterra non è, in fondo, che una vasta, opulenta e vigorosa aristocrazia. (Benjamin Constant)
- L'Inglese è nato per cacciar l'infedele dalle sante pianure, che toccarono quei piedi divini, che per nostra salute furono, son già quattordici secoli, confitti in croce. (William Shakespeare)
- [Sulla borghesia inglese] La domenica il loro libro mastro è la Bibbia, nei giorni feriali la loro Bibbia è il libro mastro. (Egon Friedell)
- La massima del popolo inglese è: Business as usual [Affari come sempre] (Winston Churchill)
- La placida semplicità dell'ospitalità inglese fa risaltare un po' penosamente quei pranzi americani in cui il personaggio principale occupa tanto posto che quasi non ne rimane più nella stanza. (Margaret Halsey)
- La Provvidenza ha dato ai francesi il dominio della terra, agli inglesi quello del mare e ai tedeschi quello dell'aria.[1](Johann Paul Friedrich Richter)
- La qualità della conversazione inglese è di essere dissossata, così che, almeno per quanto ne ho udito io, essa è tutta forma e niente contenuto. (Margaret Halsey)
- La storia inglese ha sempre avuto un tale fascino per me! Cromwell, Robin Hood, Jack lo squartatore! (Scandalo a Filadelfia)
- Le imprese di navigazione oceanica degli inglesi iniziarono relativamente tardi e con lentezza [...] Ciò nonostante, alla fine furono gli inglesi a imporsi, sconfiggendo ogni rivale e ottenendo un dominio sul mondo costruito sul dominio degli oceani [...] L'Inghilterra diventò così l'erede, l'erede universale del grande risveglio dei popoli europei [...] Qui siamo di fronte a un caso essenzialmente unico. La sua peculiarità, la sua unicità consistono nel fatto che l'Inghilterra compì una trasformazione elementare in un momento storico e in un modo del tutto differenti da quelli delle precedenti potenze marittime, trasferendo cioè veramente la sua esistenza dalla terra all'elemento del mare. (Carl Schmitt)
- – Mettiamo il caso che incontri qualcuno che ti piace a un matrimonio, pensi che ci siano uomini in grado di avvicinarsi a una ragazza e dirle: "Ciao, bella! Mi chiamo Charles, questa è la tua notte fortunata!"
– Be', se esistono non sono certo inglesi... (Quattro matrimoni e un funerale) - Nella sua storia l'Inghilterra non ha mai partecipato ad alcuna guerra contro l'Italia e sempre che ha potuto ha aiutato il nostro Paese. (Francesco Saverio Nitti)
- Nessun inglese capirebbe le mie prime impressioni dell'Inghilterra. Quando sbarcammo [...] mi ritrovai in un mondo al quale reagii con immediata ostilità. In verità, non c'è nulla di più squallido degli acquitrini del Lancashire nelle primissime ore del giorno; mi ricordarono le rive dello Stige. Negli strani accenti inglesi che mi circondavano, le mie orecchie coglievano voci di demoni. Ma il paesaggio inglese tra Fleetwood e Euston fu peggio. Ancora oggi, dopo molti anni, è, ai miei occhi, un itinerario che si snoda lungo il paesaggio più piatto ed ostile dell'isola. E per un bambino che aveva sempre vissuto sul mare e in vista di alte montagne aveva lo stesso aspetto che suppongo abbia la Russia per un bambino inglese. Piatte e interminabili, miglia e miglia di terra senza volto mi precludevano il mare, imprigionandomi, soffocandomi! Era tutto fuori posto; steccati di legno anziché muri e siepi, fattorie di mattoni rossi anziché bianche villette, campi troppo vasti, fienili dalla forma strana. Ha ragione il Kalevala quando dice che in casa dello straniero il pavimento è pieno di nodi. Oggi la frattura è ricomposta; ma in quel momento concepii per l'Inghilterra un odio che mi ci vollero anni per sanare. (C. S. Lewis)
- Nessuna nazione che sia coscientemente ipocrita potrebbe avere le riserve di forza che gli inglesi hanno ripetutamente mostrato di possedere e la specie di religione che hanno adottato ha senz'altro influito in questo senso, attutendo le loro suscettibilità morali ogni qualvolta fossero in ballo i loro interessi. Altri popoli e altre nazioni si sono spesso comportati assai peggio degli inglesi, ma non sono mai riusciti, per lo meno nella stessa misura, a fare una virtù di ciò che era loro utile. Tutti noi troviamo molto facile scorgere la pagliuzza nell'occhio altrui e ignorare le trave nel nostro, ma forse gli inglesi superano tutti. (Jawaharlal Nehru)
- Non chiedete all'Inghilterra la rinunzia alla egemonia dei mari, che essa è abituata a considerare eterna. (Gian Giacomo Felissent)
- Ogni centro industriale e commerciale possiede ora in Inghilterra una classe operaia divisa in due campi ostili, i proletari inglesi e i proletari irlandesi. L'operaio inglese medio odia l'operaio irlandese come un concorrente che abbassa il suo livello di vita. Rispetto al lavoratore irlandese egli si sente un membro della nazione dominante, e così si costituisce in uno strumento degli aristocratici e dei capitalisti del suo paese contro l'Irlanda, rafforzando in questo modo il loro dominio su lui stesso. Si nutre di pregiudizi religiosi, sociali e nazionali contro il lavoratore irlandese. [...] L'irlandese gli rende la pariglia, e con gli interessi. Egli vede nell'operaio inglese nello stesso tempo il complice e lo strumento stupido del dominio inglese sull'Irlanda. Questo antagonismo è artificialmente mantenuto e intensificato dalla stampa, dagli oratori, dalle caricature, in breve da tutti i mezzi di cui dispongono le classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. È il segreto grazie al quale la classe capitalista mantiene il suo potere. E questa classe ne è perfettamente cosciente. (Karl Marx)
- Per questo ho lasciato l'Inghilterra, mi ricordava troppo mia moglie: fredda, cupa e facilmente accessibile per i francesi dal suo tunnel. (The Big Bang Theory)
- Perché gl'Inglesi non sono esperti ballerini? Perché non si esercitano: le case sono tanto piccole e deboli che se uno spiccasse una capriola al terzo piano, arrischierebbe di sprofondare come una bomba sino in cucina che è posta sotto terra[2]. Perché gl'Inglesi gestiscono[3] così poco e hanno quasi sempre le braccia incollate al corpo? Per la stessa ragione, io credo: le cameruccie sono tanto piccole che non vi si può quasi gestire senza rompere qualche oggetto, od incomodare qualche persona. (Giuseppe Pecchio)
- Personalmente, io devo troppe cose all'Inghilterra, per quanto riguarda la mia formazione mentale, per sentirmi totalmente estraneo ad essa. E, per quanto io faccia, non posso sbarazzarmi delle abitudini derivanti dalla mia mentalità e dai sistemi e modi di giudicare gli altri paesi, così come la vita in generale, che ho acquistato nelle scuole e nelle università inglesi. Tutte le mie predilezioni (fatta eccezione per il piano politico) sono per l'Inghilterra e per il popolo inglese, e se sono diventato ciò che può definirsi un incrollabile avversario del dominio britannico in India, è stato quasi a dispetto di me stesso. (Jawaharlal Nehru)
- Quando combattemmo per salvare l'Inghilterra nella battaglia di Londra, i nostri piloti caddero in un numero sproporzionato, dando la vita per la causa europea che era la nostra vera causa. Ma subito dopo la guerra scoprimmo che Churchill a Yalta concedeva la Polonia a Stalin. Allora si cercò il modo di sopravvivere a questa sconfitta, a questa ingiustizia. E si trovava questa giustificazione: forse la nostra sofferenza serve a qualcosa. Questo è un pensiero profondamente cristiano. (Krzysztof Zanussi)
- Quel che mi incuriosisce degli inglesi è il loro senso di classicità. Per noi il classico è un concetto antico, che si perde nei millenni della nostra storia; loro invece hanno un'idea di classicità più moderna, che resta al passo coi tempi. E sono abituati da sempre ad esportare tutto e a non importare niente. (Paolo Conte)
- Quella che sul finire del XVII secolo si è distaccata non è, come afferma Arnold Toynbee, una «scheggia tecnica». Un'isola europea, infatti, si staccò dal continente europeo ed un nuovo mondo marittimo, rappresentato dall'isola, si contrappose a quello della terraferma: fece così da contrappeso al mondo terraneo e tenne nelle proprie mani come in una bilancia l'equilibrio della terra e quindi la pace del mondo. Questo fu il risultato di una concreta risposta all'appello degli oceani che si aprivano. Su quest'isola d'Inghilterra, che aveva seguito l'appello degli oceani ed aveva compiuto il passo verso un'esistenza marittima, comparvero all'improvviso le prime macchine. (Carl Schmitt)
- Questo secolo, si dice, è il secolo della filosofia [...]. Tutti sembrano oggi occuparsi della ricerca della verità: ma c'è un solo paese dove la si possa pubblicare impunemente, ed è l'Inghilterra. (Claude-Adrien Helvétius)
- [In Inghilterra] Qui la povertà è vergogna che nessun merito lava. (Ugo Foscolo)
- Se dovessimo venire trascinati in una guerra europea, ogni famiglia in Inghilterra sarebbe in lutto e non solo per la perdita dei nostri cari ma di un intero stile di vita che apprezziamo e alimentiamo da un migliaio di anni. (Anne Perry)
- Sono le nature molto diverse: li spagnoli omini temperati e maturi e pazientissimi di ogni disagio; li inghilesi bestiali, disordinati, non atti a durare lungamente fatica, e consumatori di molte vettovaglie. (Francesco Guicciardini)
- Sulla natura dell'Inghilterra non dico nulla! Pare che essa non esista e che sia coltivata in modo che tutto cresca e viva secondo un programma. Gli uomini l'hanno dominata e hanno livellato le sue caratteristiche. I campi sono come parquets dipinti: con gli alberi e con l'erba è stato fatto lo stesso lavoro che con i cavalli e con i buoi. L'erba ha l'aspetto, il colore e la morbidezza del velluto. Nei campi non trovi un pugno di terra incolta, nei parchi non c'è un cespuglio nato spontaneamente. E gli animali subiscono la stessa sorte. Sono tutti di razza: pecore, cavalli, buoi e cani. (Ivan Aleksandrovič Gončarov)
- Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di una cosa seria come una scommessa. (Jules Verne)
- Un popolo che pensa col culo. (Benito Mussolini)
- Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità inglesi. (Winston Churchill)
- Uno dei deliziosi aspetti della primavera inglese è che ha dei giorni, anzi, è quasi del tutto composta di giorni in cui, al tramonto, la temperatura è tale da rendere gradevole un fuoco, anzi persino necessario. (P. G. Wodehouse)
- Uno dei vantaggi dell'Inghilterra, sui paesi che hanno un clima ragionevole è quello di permettere più di una volta all'anno l'esclamazione: "questo è il primo giorno di primavera!" (Jan Struther)
- V'è una qualità soprattutto onde primeggiano gl'Inglesi, come già le schiatte dalle quali generalmente uscirono; e questa è il loro grande amore alla vita domestica. Ove un Inglese abbia famiglia, più quasi non si curerà di altra compagnia. Per avere un posto che possa dire veramente suo, egli attraversa i mari e va a stabilirsi nelle praterie americane, o nelle foreste vergini, e là fabbrica la sua casa. La solitudine del deserto non lo atterrisce; la compagnia della moglie e de' figliuoli basta ad ogni suo desiderio; e più non cura d'altro. (Samuel Smiles)
- Va bene, giacché volete così, si lascino le nostre ossa in questo grigio paese, dove fa sempre freddo, dove il bel tempo è nebbia, la nebbia pioggia, la pioggia diluvio; dove il sole somiglia alla luna, e la luna a una forma di cacio. (Alexandre Dumas padre, Vent'anni dopo)
- Bere gin è un grande vizio inglese, ma miseria e sporcizia sono peggiori.
- C'è nell'inglese una combinazione di qualità, una modestia, un'indipendenza, una responsabilità, un riposo, combinati con l'assenza di tutto ciò che possa fare arrossire una fanciulla, che si cercherebbero invano tra le nazioni della terra.
- L'unico grande principio della legge inglese è di fare affari. Nessun principio, con tutti gli angusti rigiri, viene mantenuto con più distinzione, sicurezza e logicità.
- È un popolo di trenta milioni di anime, campato sopra un'isola di tenuta mediocre, sterile e boreale; e tuttavia ha l'imperio del mare e divide colla Russia il principato del continente. Ella acquistò una potenza così smisurata coll'azione estrinseca, mediante la quale seppe volgere a proprio vantaggio le forze degli altri popoli, assai meno colle armi che colle idee e colle opere civili. Come l'uomo, debolissimo fra gli animali, riesce pure coll'individuale ingegno a domare e usufruttuar le fiere e la natura, così la Gran Bretagna coll'ingegno politico si è, per così dire, infeudata la metà del mondo civile e barbarico, procacciandosi una signoria cosmopolitica di traffichi, di leghe, di compagnie, di clientele, d'influssi, di aderenze.
- L'Inghilterra, che fra le nazioni moderne di Europa è sola dotata di viril senno, si è resa capace di due veri importantissimi: l'uno che la libertà politica dei vari popoli giova a tutti, l'altro che la libertà economica non pregiudica a nessuno.
- Più restia di tutti al corso comune è la Gran Bretagna, stante la sua qualità d'isola, per cui ella può dirsi la Sicilia di Europa, come la Sicilia è l'Inghilterra d'Italia: vaghissima di far casa in disparte e poco tócca o commossa dalle esterne vicissitudini.
- Con gli inglesi i grandi servigi, coi francesi i riguardi, e con gl'italiani le maniere.
- L'italiano è cerimonioso nella religione, il tedesco serio, l'inglese devoto, il francese zelante, lo spagnolo superstizioso.
- L'italiano è nei consigli acuto, il tedesco lento, l'inglese ardito, il francese pronto, lo spagnolo cauto.
- L'italiano nel matrimonio è carceriere, il tedesco padrone di casa, l'inglese sottomesso, il francese libero, lo spagnolo tiranno.
- La Francia è il paese delle mode, l'Inghilterra delle stravaganze, la Spagna degli antenati, l'Italia delle pompe, e la Germania dei titoli.
- Quando l'Italia suona la chitarra, la Spagna le nacchere, la Francia il liuto, l'Irlanda l'arpa, la Germania la tromba, l'Inghilterra il violino, l'Olanda il tamburo, nulla è uguale ad esse.
Note
[modifica]- ↑ Per comprendere questa battuta, occorre rammentare che l'autore (tedesco) visse fra il 1763 ed il 1825, quando non esisteva ovviamente una forza militare aviatoria.
- ↑ Non è un iperbole mia. Ben sovente fra le condizioni d'affitto delle case in Londra v'è quella di non ballare. [N.d.A.]
- ↑ Gesticolano.
Bibliografia
[modifica]- Kenneth O. Morgan, History of Britain – c55 B.C. – 1485, Oxford University Press, 1985, ISBN 0-7221-6602-8
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
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