Vigabatrin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Vigabatrin
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H11NO2
Massa molecolare (u)129,157
Numero CAS68506-86-5
Numero EINECS637-414-1
Codice ATCN03AG04
PubChem5665
DrugBankDBDB01080
SMILES
C=CC(CCC(=O)O)N
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335
Consigli P261 - 305+351+338 [1]

Il Vigabatrin[2] (anche noto come vigabatrina) è un farmaco anticonvulsante che inibisce il catabolismo del GABA, agendo come substrato suicida sulla GABA-transaminasi, l'enzima responsabile della degradazione del GABA, principale neurotrasmettitore di tipo inibitorio nell'uomo.

È un anticonvulsivante efficace quando associato ad altri farmaci anticonvulsivanti nelle forme di epilessie non controllate con la terapia convenzionale; specie nelle epilessie con convulsioni parziali.

In Italia è commercializzato dalla Sanofi Aventis dal 1992 con il nome di Sabril.

Il brevetto per l'uso risale al 1989 (Inghilterra e Irlanda)[3], I primi danni riscontrati al campo visivo sono stati registrati nel 1997[4].

Viene utilizzato come terapia contro l'epilessia nel caso in cui altri principi non hanno mostrato efficacia (refrattaria) e da utilizzare in associazione ad altri principi attivi, dove studi confermano la diminuzione degli episodi epilettici a seguito di tale somministrazione[5]. Inoltre, si utilizza nella sindrome di West, chiamata anche spasmo infantile, una severa forma di epilessia di sconosciuta eziologia e con prognosi negativa, la cui somministrazione sembra provocare un miglioramento nella loro qualità della vita[6]. L'utilizzo è esclusivamente in monoterapia[6].

Controindicazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Il comitato sulla sicurezza dei medicinali del Regno Unito ha avvertito della pericolosità del Vigabatrin: provoca danni al campo visivo, soprattutto alla retina[7] manifestazioni nocive possono mostrarsi relativamente presto (dopo un mese dall'inizio della terapia) ma anche dopo molto tempo (si parla di diversi anni dall'inizio), il problema più grave è che smettendo la somministrazione del farmaco non si esauriscono nel tempo i danni visivi. Studi confermano tali dati anche in nazioni come la Cina[8].

Effetti collaterali

[modifica | modifica wikitesto]

Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano sonnolenza, edemi, vertigini, tremore, rash cutaneo, nausea, diarrea, parestesie, diplopia, psicosi, alopecia, la persona appare nervosa facilmente irritabile per via dell'aumento di concentrazione di ammine biogene interne, facilmente aumenta di peso. Indagini con imaging a risonanza magnetica dimostrano disfunzioni generiche che aumentano con la giovane età e dosi elevate[9].

Meccanismo di azione

[modifica | modifica wikitesto]

Il vigabatrin è un inibitore irreversibile dell'enzima GABA-transaminasi, responsabile del catabolismo di GABA, il cui eccesso agisce anche a livello spinale, provocando un rilasciamento della muscolatura. Sembra che interagisca non solo con l'enzima ma anche con il suo cofattore, la vitamina B6. [10]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 24.10.2012
  2. ^ SABRIL - Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, su torrinomedica.it. URL consultato il 7 luglio 2010.
  3. ^ D. Schmidt, Modern management of epilepsy: Rational polytherapy., in Baillieres Clin Neurol, vol. 5, n. 4, dicembre 1996, pp. 757-63, PMID 9068879.
  4. ^ Stephens MDB. Pharmacoepidemiology and Drug Safety 1997;6(S2):S18.
  5. ^ K. Hemming, MJ. Maguire; JL. Hutton; AG. Marson, Vigabatrin for refractory partial epilepsy., in Cochrane Database Syst Rev, n. 3, 2008, pp. CD007302, DOI:10.1002/14651858.CD007302, PMID 18646179.
  6. ^ a b H. Jaseja, Justification of vigabatrin administration in West syndrome patients? Warranting a re-consideration for improvement in their quality of life., in Clin Neurol Neurosurg, vol. 111, n. 2, febbraio 2009, pp. 111-4, DOI:10.1016/j.clineuro.2008.08.004, PMID 18845383.
  7. ^ C. Nencini, L. Barberi; FM. Runci; L. Micheli, Retinopathy induced by drugs and herbal medicines., in Eur Rev Med Pharmacol Sci, vol. 12, n. 5, pp. 293-8, PMID 19024212.
  8. ^ AC. Hui, DT. Liu; KK. Wong; BL. Man; T. Leung; PT. Lam; DS. Lam, Vigabatrin-induced visual dysfunction in Chinese patients with refractory epilepsy., in Eur J Ophthalmol, vol. 18, n. 4, pp. 624-7, PMID 18609486.
  9. ^ PL. Pearl, LG. Vezina; RP. Saneto; R. McCarter; E. Molloy-Wells; A. Heffron; S. Trzcinski; WM. McClintock; JA. Conry; NJ. Elling; HP. Goodkin, Cerebral MRI abnormalities associated with vigabatrin therapy., in Epilepsia, vol. 50, n. 2, febbraio 2009, pp. 184-94, DOI:10.1111/j.1528-1167.2008.01728.x, PMID 18783433.
  10. ^ D. Chadwick, Safety and efficacy of vigabatrin and carbamazepine in newly diagnosed epilepsy: a multicentre randomised double-blind study. Vigabatrin European Monotherapy Study Group., in Lancet, vol. 354, n. 9172, luglio 1999, pp. 13-9, PMID 10406359.
  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.

Sui difetti visivi Wang QP, Jammoul F, Duboc A, Gong J, Simonutti M, Dubus E, Craft CM, Ye W, Sahel JA, Picaud S., Treatment of epilepsy: the GABA-transaminase inhibitor, vigabatrin, induces neuronal plasticity in the mouse retina., in Eur J Neurosci., vol. 27, aprile 2008.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]