Pellegrinaggio di Shikoku
Pellegrinaggio di Shikoku | |
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Tipo percorso | sentiero |
Localizzazione | |
Stato | Giappone |
Percorso | |
Inizio | Naruto |
Fine | Sanuki |
Dettagli | |
https://88shikokuhenro.jp/ | |
Il Pellegrinaggio di Shikoku (四国八十八箇所?, Shikoku Hachijūhakkasho) è un pellegrinaggio il cui tracciato tocca ottantotto templi disposti lungo il perimetro dell'isola di Shikoku, Giappone, partendo dalla città di Naruto per arrivare alla città di Sanuki. Si crede che tutti questi templi siano stati visitati dal celeberrimo monaco buddista Kūkai, più noto in Giappone con il nome Kōbō-Daishi, che nacque a Zentsūji, Shikoku nel 774. Comunque, Kūkai ha menzionato la sua visita a soltanto due di questi templi nei propri scritti. In aggiunta a questi ottantotto, vi sono oltre 200 bangai - templi non considerati parte degli ottantotto ufficiali. Per completare il pellegrinaggio, è necessario visitare i templi secondo l'ordine prestabilito, ma non ha importanza da dove si inizi; il pellegrinaggio in senso inverso (antinumerico) è considerato più difficile e secondo alcuni per questo più meritorio. La prima menzione del pellegrinaggio è del periodo Edo. Per secoli i pellegrini si sono spostati a piedi, ma i pellegrini moderni utilizzano perlopiù automobili, taxi, autobus, biciclette o motocicli (la maggioranza dei pellegrini viaggiano con tour organizzati) e i pellegrini a piedi rappresentano una minoranza.
Il percorso
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso è lungo circa 1200 km e a piedi richiede dai 30 ai 60 giorni per essere completato, mentre i pellegrinaggi organizzati dai tour operators specializzati durano in media 10 giorni. L’itinerario è legato a tradizioni religiose secolari. Il cammino si svolge su strade e sentieri con difficoltà differenti. I templi della prefettura di Tukushima sono posti prevalentemente in area montana o collinare e quindi più difficoltosi da raggiungere, ma l'itinerario consente magnifici panorami su valli e boschi; il percorso tra i templi della prefettura di Kochi si sviluppa prevalentemente lungo la costa meridionale dell'isola che è frastagliata ed esposta a forti venti[1]. Lungo tutto l'itinerario, in prossimità dei templi o delle stazioni, ma anche in aperta campagna, sono state predisposte delle aree di sosta ad offerta libera; simili a semplici rifugi o bivacchi, arredati con panche di legno e tatami e dotate di servizi igienici, offrono riparo e possibilità di pernottamento[2].
I pellegrini
[modifica | modifica wikitesto]I pellegrini che completano il percorso sono chiamati o-henro-san (お遍路さん?) e sono riconoscibili il più delle volte dai vestiti bianchi, dai cappelli di carice e dai bastoni per camminare. Chi percorre parzialmente o completamente il cammino per motivi religiosi o semplicemente spirituali normalmente segue la tradizione e i rituali buddisti e quindi indossa la casacca o sopraveste bianca tradizionale del pellegrino. Il bianco secondo il buddismo è il colore associato alla morte e indossarla significa prepararsi ad affrontarla. Rappresenta anche l’innocenza e la purezza. Altro accessorio è il leggero cappello di paglia di forma conica, che ripara sia dal sole che dalla pioggia. Il bastone da passeggio in legno rappresenta non solo un sostegno nel cammino, ma simbolicamente rappresenta il sostegno di Kōbō Daishi nell'impegnativo itinerario spirituale del pellegrino; accompagna nel cammino e sostiene nei momenti di riposo. E’ provvisto di una piccola campanella[3].
Gli abitanti dell’isola sono in gran parte credenti; l'impegno dei pellegrini nel compiere per motivi religiosi o spirituali il lungo percorso del pellegrinaggio è accolto con stima e fiducia; alcuni abitanti usano talvolta offrire ai pellegrini dei piccoli doni, della frutta o un dolce, ma anche una banconota, in cambio di una preghiera al tempio successivo. Fare un dono ad un pellegrino equivale ad accogliere Kobo Daishi[4].
Alcuni pellegrini quale ringraziamento per la riuscita del pellegrinaggio, completano il percorso visitando Koya-san, area sacra che si trova sul Monte Kōya a sud di Osaka nella Prefettura di Wakayama. Koyasan é sede spirituale della scuola buddista Shingon di cui Kūkai è considerato il fondatore in Giappone e qui sono presenti numerosi templi dove è possibile è possibile praticare yoga e meditazione. Esiste qui un sentiero, il Kōyasan chōishi-michi che porta in cima alla montagna, che è oggetto a sua volta di pellegrinaggio ed è monumento nazionale.
Presso molti pellegrini è uso tenere il diario o libro dei templi visitati, che documenta il proprio pellegrinaggio. Sono in vendita degli appositi diari che presentano una doppia pagina per ciascuno degli 88 templi, sulla quale a testimonianza del proprio passaggio è possibile apporre il timbro del tempio e una calligrafia ad inchiostro con il nome del tempio. Presso ogni tempio è possibile richiedere ad un monaco appositamente incaricato ed esperto di calligrafia antica di tracciare sul diario l’ideogramma con un unico tratto, senza staccare il pennello. È un diario di particolare importanza per il credente e nella tradizione buddista viene posto nella bara per accompagnare il defunto nell’aldilà[5].
I templi
[modifica | modifica wikitesto]Complessivamente, gli ottantotto templi sono conosciuti come (四国八十八箇所?, Shikoku Hachijūhakkasho) o semplicemente (八十八箇所?, Hachijūhakkasho).
I templi sono raggruppati in 4 ambiti che corrispondono alle 4 prefetture dell’isola. A ciascun gruppo è stato abbinato un nome buddista dōjō, che corrisponde ad una fase della formazione spirituale del pellegrino. I 23 templi della prefettura di Tukushima rappresentano il risveglio dell’anima (Hosshin dōjō); il percorso attraverso i templi della prefettura di Kochi è dedicato alla preparazione ascetica (shugyō dōjō). I 26 templi della prefettura di Ehime sono dedicati all’illuminazione (Bodai dōjō). I templi della prefettura di Kagawa sono abbinati al sentimento del Nirvana (Nehan dōjō)[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Luigi Gatti, Il cammino del Giappone : Shikoku e gli 88 templi, Milano, Mursia, 2019, ISBN 978 88 425 5857-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pellegrinaggio di Shikoku
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA, EN) Sito ufficiale, su 88shikokuhenro.jp.
- 四国八十八ヶ所霊場会 (canale), su YouTube.
- (EN, FR) Guida agli 88 templi, su henro.free.fr.
- (JA, EN) Preservation Society, su iyohenro.jp.
- (JA, EN) Mappa del Web, su www006.upp.so-net.ne.jp. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
- (IT) Pellegrinaggio di Shikoku Archiviato il 3 febbraio 2018 in Internet Archive., shikoku88.it - sitoweb italiano
Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00948686 |
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