Parco Rignon
Parco Rignon | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Torino |
Indirizzo | - Corso Orbassano, 200-202 - Via Filadelfia, 205 / 219/A (interni) - Via Piscina, 22/A |
Caratteristiche | |
Tipo | Parco urbano storico |
Superficie | 4,6 ha |
Inaugurazione | 1970 |
Gestore | Comune di Torino |
Apertura | h. 7.00/20.30 dal 1º ottobre al 30 aprile; h 7.00/23.00 dal 1º maggio al 30 settembre; h. 7.00/24.00 in occasione di eventi estivi |
Ingressi | Corso Orbassano, via Piscina, via Filadelfia |
Mappa di localizzazione | |
Il parco Rignon è un piccolo parco urbano, di 46.200 m² di estensione, situato a Torino, a sud-ovest della città, nel quartiere di Santa Rita.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1650, l'area risultava ancora una semplice cascina rurale, quando l'acquistò tal Don Giambattista Amoretti, un giovane sacerdote ligure originario di Oneglia, da poco divenuto elemosiniere e diplomatico presso la corte ducale. Entrato nelle grazie del marchese Filippo San Martino di Agliè, di Madama Cristina di Francia e di Carlo Emanuele II di Savoia, il giovane prete, dotato di spiccata diplomazia e senso degli affari, sia a Torino che in Francia, fu altresì nominato abate di corte.[1]. Oltre la Casina Amoretti, fu nominato amministratore dell'Abbazia di Casanova di Carmagnola, nonché dell'Abbazia di Abondance in Alta Savoia, entrambe appartenenti all'Ordine Cistercense.
Fino alla sua morte, avvenuta nel 1686, l'abate finanziò i lavori di ristrutturazione della cascina, elevandola a "commenda", con pianta a "L". Come accadde per alcuni suoi nipoti, Lorenzo Giovanni Batta Amoretti Conte d’Envie e Benedetto Amoretti, anche questa proprietà finì in eredità, questa volta ad terzo nipote, tal Carlo Giacinto Amoretti, che finanziò un'ulteriore ristrutturazione dell'area dopo l'Assedio di Torino del 1706. Carlo Giacinto, nel frattempo divenuto marchese di Osasio, ebbe un primogenito, Giuseppe Antonio Amoretti, che però morì prematuramente, e alla proprietà quindi subentrò il secondogenito, il marchese Giambattista Amoretti di Osasio.
L'attuale Villa Amoretti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1760, su volere del marchese Giambattista Amoretti di Osasio, partirono i lavori di costruzione dell'attuale Villa, situata al centro del parco, su dei progetti dell'architetto torinese Plantery, che già si era occupato di interventi urbanistici in città. L'edificio fu progettato su di un piano rialzato, accessibile da due scalinate simmetriche centrali, quindi sormontato ancora da due ampi piani di residenza.
Il marchese Giambattista Amoretti ebbe un figlio, Carlo, che fu anche ultimo marchese di Osasio, il quale ebbe a sua volta una sola figlia, la quale però morì presto nel 1807, lasciando quindi la villa in eredità ai famigliari di sua moglie, i Guasco di Castelletto d'Erro d'Alessandria, già decurioni di Torino. I Guasco, a loro volta, cedettero la villa nel 1828, comprensiva dei terreni circostanti, ai Signori Provana di Collegno, che a loro volta vendettero ai fratelli Conti Pietro Amedeo e Paolo Luigi Rignone, o Rignon. Nel 1899, l'eredità passò al figlio di Paolo Luigi Rignon, il Conte Vittorio Rignon.
Fu quest'ultimo, il Conte Vittorio Rignon, che nel periodo 1900-1910 condusse degli importanti rimaneggiamenti a tutta la proprietà: la villa fu totalmente ristrutturata, mentre il parco circostante fu totalmente ridisegnato, con elegante giardino fiorito, in stile liberty[2], quindi dotato di cinta muraria con tre ingressi, uno principale sul Corso Orbassano, due laterali su Via Filadelfia e Via Piscina. La commenda originaria fu totalmente demolita, per dar spazio alle scuderie e all'edificio semicircolare, progettato dall'ingegner Giovanni Chevalley e destinato ad aranciera, ed ancor oggi visibile sul lato nord, ovvero vicino all'ingresso di via Filadelfia[3][4].
Alla morte del Conte, suo figlio, Felice Rignon, già sindaco di Torino e senatore del Regno, donò la villa, senza i terreni circostanti, al Comune di Torino[5]. Nel 1970 poi, il Comune di Torino riuscì ad acquistare anche i terreni circostanti, e ne prese quindi la gestione come parco pubblico cittadino, mentre la villa fu destinata a Biblioteca Civica e spazio espositivo, punto strategico del quartiere Santa Rita di Torino[2][6].
La stessa villa fu poi ulteriormente ristrutturata nel 2001, dotandola di sala riunioni sotterranea, e fu costruito un nuovo padiglione bibliotecario sul retro, nel 2004[7].
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Il parco, frequentato soprattutto per la Biblioteca, in estate è sede di eventi musicali e di altre manifestazioni di quartiere; è stata sede di lavori del Teatro Stabile[8] e di varie importanti attività artistiche[9]. Nel parco vi sono anche dei giochi per bambini ed una bocciofila.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su comune.torino.it. URL consultato il 7 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2019).
- ^ a b comune.torino.it. URL consultato il 14 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2011).
- ^ https://mole24.it/2018/07/24/tesoro-nascosto-di-parco-rignon-a-torino-villa-amoretti/
- ^ Santa Rita, pp. 53-56.
- ^ http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml Archiviato il 17 settembre 2011 in Internet Archive., URL consultata il 22-10-2011
- ^ Raffaele Scali, Maria Carmen Belloni
- ^ Il Piemonte di Vittorio Alfieri booksgoogle.it
- ^ Barbara Bertin booksgoogle.it
- ^ Bent Schønberg
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Parchi di Torino (e luoghi d'interesse a Torino in generale)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco Rignon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda del parco dal sito del comune di Torino, su comune.torino.it. URL consultato il 14 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2011).