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PORTALE MANTOVA
BENVENUTO Mantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto mantovano) è un comune italiano di 48 861 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità loro lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata accolta fra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. | ||
Storia di Mantova
La storia di Mantova non ha una data certa d'inizio e anche i primi fondatori sono incerti, ma, al contrario, il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa Manto, che la tradizione greca vuole figlia dell'indovino tebano Tiresia.
Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio (come anche accadde per quello di Longino): fonti greche narrano che Manto, fuggita da Tebe, si fermò nell'attuale Turchia; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tybris (il Tevere) re dei Toscani, e il loro figlio Ocno (detto anche Bianore) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell'Eneide di Virgilio. Secondo un'altra ipotesi, Aulo Cecina scrisse: Tarconte, dopo aver attraversato l’Appennino con l’esercito, dapprima fondò la città che allora chiamò Mantova, e il nome deriva da quello che ha Padre Dite nella lingua etrusca: Mantova fu fondata da Tarconte che derivò il suo nome da Manth, dio etrusco, signore dei morti del pantheon tirreno. Il mito della fondazione di Mantova trova spazio anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri nel XX Canto dell'Inferno, nel quale Dante stesso e la sua guida mantovana Virgilio incontrano gli indovini. Proprio indicando una di queste anime, Virgilio descrive i dintorni della città, il Lago di Garda ed il corso del Mincio che si tuffa nel Po a Governolo per affermare, riferendosi alla leggenda dell'indovina Manto:«Fer la città sovra quell'ossa morte; e per colei che 'l loco prima elesse, Mantüa l'appellar sanz'altra sorte.»
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Biografia in evidenza «Nuvolari è il più grande corridore del passato, del presente e del futuro.» Tazio Giorgio Nuvolari (Castel d'Ario, 16 novembre 1892 – Mantova, 11 agosto 1953) è stato un pilota motociclistico e pilota automobilistico italiano.La sua carriera sportiva abbraccia un trentennio dal 1920 al 1950, con l'interruzione di oltre sei anni a causa del secondo conflitto mondiale. La carriera di quello che sarà ricordato dalla stampa e dagli appassionati con gli pseudonimi di "Mantovano volante" e di "Nivola", fu tutt'altro che in discesa. Nuvolari è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi piloti della storia dell'automobilismo mondiale, forse il più grande di tutti; ed è ancora oggi ricordato ed ammirato per le sue molte e speciali qualità, nonché per le sue doti umane. |
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I Gonzaga I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo. Oltre ad aver retto le sorti della città di Mantova dal 1328 fino al 1708 ed oltre ad aver dato i natali a un santo della chiesa cattolica, quattordici cardinali e dodici vescovi, essi godono di una grande fama per aver promosso per diverse generazioni la vita artistica e culturale. La dinastia dei Gonzaga mantenne un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e ad un'abile politica matrimoniale, che aveva portato a rinsaldare i rapporti con l'Impero, la Spagna, il Mezzogiorno d'Italia e con le famiglie più in vista del tempo. Leggi la voce...
Gazzetta di Mantova La Gazzetta di Mantova è un quotidiano d'informazione locale di Mantova e della provincia mantovana fondato nel 1664, data che le permette di potersi fregiare di essere il giornale, tra quelli attualmente ancora in pubblicazione, più antico d'Italia (e conseguentemente tra i più antichi nel mondo). Per diverso tempo gli storici ritennero che la sua prima consegna alle stampe potesse essere cronologicamente fissata nel gennaio del 1670, poiché il suo numero più antico custodito nella raccolta della Biblioteca Teresiana di Mantova, risaliva all'ottobre del medesimo anno. Fu grazie alle ricerche d'archivio dell'ex-direttore, Giuseppe Amadei, che venne rinvenuto il documento che ha permesso di retrodatarne la nascita di almeno 6 anni, al 1664.
Cucina mantovana Con l'espressione cucina mantovana s'intende l'insieme dei piatti della tradizione culinaria della provincia italiana di Mantova, alcuni dei quali risalenti ai tempi dei Gonzaga. È una gastronomia forte di piatti noti e apprezzati fuori dal territorio, non solo al giorno d’oggi, ma anche nei secoli scorsi. Pur essendo una cucina fortemente vincolata alla terra dalle antiche tradizioni contadine, risulta però molto ricca e variegata. Inoltre, diverse possono essere le varianti locali di uno stesso piatto. Vista la posizione geografica occupata dalla provincia di Mantova, la tradizione culinaria mantovana risente molto della cucina emiliana del salume e della pasta e della cucina lombarda del riso.
Provincia di Mantova La provincia di Mantova (pruvìncia ad Mantua in dialetto mantovano) è una provincia italiana della Lombardia. Confina a nord-est con la Provincia di Verona, a est con Rovigo a sud con Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Parma, a ovest con Cremona e a nord-ovest con Brescia. Personalità legate alla Provincia di Mantova
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