Storia di Wikipedia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Wikipedia.

Wikipedia è un'enciclopedia online a contenuto libero nata il 15 gennaio 2001. Tra i suoi principi essenziali figurano il "punto di vista neutrale"[1] e il rispetto del copyright[2]. È sostenuta e ospitata dalla Wikimedia Foundation.

La pagina principale di Wikipedia il 28 settembre 2002
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia e della Wikimedia Foundation nel 2005
Larry Sanger, caporedattore di Nupedia e cofondatore di Wikipedia nel 2013
Lo stesso argomento in dettaglio: Nupedia.

Nupedia venne messa online il 9 marzo 2000,[3] all'interno delle pagine della società Bomis, proprietaria dell'omonimo portale di ricerca. A questo ambizioso progetto collaboravano Jimmy Wales, allora CEO della Bomis, e Larry Sanger, in qualità di redattore capo. Sanger sottolineò la diversità di Nupedia dalle enciclopedie già esistenti: il suo era un contenuto aperto e aveva quindi carattere libero, in quanto edito sotto licenza GFDL; si trovava sul web, il che eliminava tutte le limitazioni di spazio tipiche del formato cartaceo; era libera da pregiudizi per la sua natura pubblica e per la base potenzialmente ampia dei suoi collaboratori: tutte queste caratteristiche ne facevano un prodotto del tutto nuovo. Rivoluzionaria risultava poi la commistione tra volontarietà e gratuità dell'opera redazionale, da un lato, e la disponibilità piena degli stessi contenuti da parte dei fruitori, dall'altro.

Le voci di Nupedia venivano prodotte attraverso un processo di revisione delle voci scandito in sette passaggi eseguiti da esperti scelti di varie materie, i quali si dedicavano volontariamente a un minuzioso e intenso lavoro di ricerca. In seguito, ciò venne indicato come il motivo principale della lentezza nello sviluppo del progetto, il quale, al termine della sua esistenza, aveva prodotto solo 24 voci in tre anni. La Bomis inizialmente studiò dei piani per recuperare il suo investimento attraverso l'uso di inserzioni pubblicitarie.

All'inizio Nupedia fu pubblicata sotto la propria licenza Nupedia Open Content, poi sostituita dalla GNU Free Documentation License (già prima della fondazione di Wikipedia) in seguito alle esortazioni di Richard Stallman.[4] Stallman, importante personalità del software libero, a quel punto fece confluire dentro Nupedia un altro progetto di enciclopedia a contenuto libero, GNUpedia,[5] da lui annunciato nel 1999[4] (anch'esso ancora privo del sistema di produzione wiki). Stallman diede in seguito il proprio sostegno a Wikipedia.[5]

Wikipedia.com

[modifica | modifica wikitesto]
Screenshot del più antico edit di Wikipedia che sia rimasto preservato: si tratta della voce "UuU"[6] (qui visualizzata con la skin Nostalgia)

Per il concetto di wiki Wales e Sanger dichiararono di essersi ispirati ai siti WikiWikiWeb o Portland Pattern Repository di Ward Cunningham. In particolare, Wales affermò di avere per la prima volta conosciuto il wiki da Jeremy Rosenfeld, un impiegato della Bomis che gli mostrò un wiki di Ward Cunningham nel dicembre del 2000. Ma fu dopo che Sanger, nel gennaio 2001, seppe della sua esistenza da Ben Kovitz, un utente regolare di quel wiki, che propose a Wales la creazione di un wiki per Nupedia: con ciò la storia di Wikipedia ebbe inizio.

Formatasi Wikipedia, Wales e Sanger ne risultarono i principali fondatori, anche se, a rigore, Sanger, nel ruolo di redattore capo, era soltanto un dipendente di Wales.

Wikipedia venne formalmente lanciata il 15 gennaio 2001 in lingua inglese, sul sito Wikipedia.com. Già dal 10 gennaio, però, esisteva come servizio di Nupedia.com, per cui il pubblico poteva scrivere delle voci che potevano essere poi incorporate dentro Nupedia a seguito di una revisione. Poiché il consiglio consultivo degli esperti di Nupedia disapprovò il suo modello di produzione delle voci, venne rilanciata come sito web indipendente e a sé stante.

Il lancio di Wikipedia è stato inserito nel 2009 dai Webby Awards tra i 10 momenti più importanti per Internet del decennio (2000-2009).[7]

La sua politica del punto di vista neutrale fu codificata nei primi mesi di vita e ricalcava una politica simile già esistente in Nupedia. Wikipedia guadagnò i primi collaboratori da Nupedia, dagli annunci presenti su Slashdot e dalle indicizzazioni sui motori di ricerca. Alla fine del suo primo anno di esistenza arrivò ad avere esattamente 19.598 voci su 18 edizioni in lingue differenti (quella principale rimaneva quella inglese). Raggiunse 26 edizioni alla fine del 2002, 46 alla fine del 2003 e 161 alla fine del 2004. Nupedia e Wikipedia coesistettero finché i server della prima furono chiusi definitivamente nel 2003 e i suoi testi incorporati in Wikipedia.

Wikipedia.org e la Enciclopedia Libre

[modifica | modifica wikitesto]

Denunciando la paura per la pubblicità commerciale e illegale e la mancanza di controllo in una Wikipedia percepita come "anglocentrica", gli utenti della edizione di Wikipedia in lingua spagnola crearono nel febbraio 2002 un progetto parallelo: la Enciclopedia Libre.[8] Quell'anno, più tardi, Wales annunciò che Wikipedia non avrebbe ospitato alcuna pubblicità promozionale e spostò il sito web al dominio di wikipedia.org.

Da allora, ragioni editoriali hanno determinato la nascita di altri progetti nati dalla separazione da Wikipedia, come Wikinfo,[9] che abbandonò il punto di vista neutrale a favore di molteplici voci complementari ognuna delle quali, su un determinato argomento, espone un punto di vista solidale e firmato dai suoi utenti. Nel frattempo nacquero anche altre 65 edizioni di Wikipedia in altre lingue.

La Wikimedia Foundation

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Wikimedia Foundation.
Il logo della Wikimedia Foundation

Da Wikipedia e Nupedia fu creata, il 20 giugno 2003, la Wikimedia Foundation. Wikipedia e i progetti fratelli da allora operarono sostenuti da questa organizzazione non profit. Il primo progetto "fratello" di Wikipedia, In Memoriam: September 11 Wiki, è stato un memoriale degli attentati dell'11 settembre 2001.[10] Apparvero poi:

  • Wikizionario, un progetto per la creazione di un dizionario libero e gratuito (lanciato nel dicembre 2002);
  • Wikiquote, una raccolta di citazioni (una settimana dopo il lancio di Wikimedia);
  • Wikibooks, una raccolta di manualistica libera da copyright e riportata sul web in modo collaborativo (il mese successivo al lancio di Wikimedia).

Da allora Wikimedia ha iniziato una serie di altri progetti minori:

  • Wikispecies, che si propone di catalogare tutte le specie del pianeta Terra;
  • Commons, un collettore file multimediali utilizzabili in condivisione da tutti i progetti Wikimedia;
  • Wikisource, una raccolta di documenti di pubblico dominio oppure rilasciati nei termini della GFDL;
  • Wikinotizie, una fonte di notizie di attualità a contenuto libero;
  • Wikiversità, progetto dedicato alle attività didattiche, contenente materiali per l'apprendimento;
  • Wikivoyage, progetto dedicato alle creazione di una guida turistica mondiale aggiornabile e affidabile.
  • Wikidata (dal 2012), concepito come supporto agli altri progetti di Wikimedia, con lo scopo di fornire un database consultabile e modificabile.
Planisfero con indicate in blu le regioni che hanno un local chapter della Wikimedia Foundation

A partire dal 2004 iniziò a costituirsi una rete di organismi su base nazionale collegati alla Wikimedia Foundation;[11] i primi furono Wikimedia Deutschland (13 giugno 2004), Wikimedia France (23 ottobre 2004) e Wikimedia Italia (17 giugno 2005[12]).

Crescita di Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]

Wikipedia ha tradizionalmente considerato il numero delle voci come un indice dello stato di avanzamento del progetto. Nei primi due anni cresceva alla velocità di poche centinaia o meno di nuove voci al giorno. La Wikipedia in inglese raggiunse il traguardo delle 100 000 voci il 22 gennaio 2003[13]. Nel 2004 la crescita del numero di voci andava approssimativamente da 1 000 a 3 000 al giorno. Contando tutte le edizioni nelle diverse lingue, si raggiunsero 500 000 voci il 25 febbraio 2004. Wikipedia ha raggiunto la sua milionesima voce, considerando complessivamente le 105 edizioni in lingua, il 20 settembre 2004[14].

Da quando Wikipedia ha raggiunto un considerevole numero di voci, i mass media la citano sempre più spesso. È diventata un tipico fenomeno del Web 2.0 grazie anche alla sua particolarità di essere modificabile e aggiornabile da chiunque. Nel settembre 2007, la Wikipedia in inglese ha tagliato lo storico traguardo di 2 milioni di voci e quella in lingua italiana di 350 000. All'inizio del 2008, le varie edizioni di Wikipedia contavano complessivamente oltre 7 milioni e mezzo di voci; il 27 marzo dello stesso anno è stato raggiunto il traguardo dei 10 milioni di voci,[15] che erano raddoppiate il 18 novembre 2011[16] e triplicate nel giro dei tre anni successivi, superando nel 2015 i 35 milioni di voci.

In Italia il fenomeno Wikipedia appare con discrezione ben presto sui grandi media[17][18], ma la sua popolarità è in crescita solo dal 2004, quando essa si impone al vasto pubblico innescando anche dibattiti sulla sua effettiva affidabilità[19][20]. Sempre nel 2004 Umberto Eco pubblica un articolo su la Repubblica ampiamente basato su Wikipedia, la quale viene pienamente promossa dal noto semiologo[21]. Lo stesso Eco, tuttavia, tornerà a parlare di Wikipedia con lo stesso tono, ma mettendone stavolta in luce anche i rischi.[22]

In questa sezione sono riportati, in sintesi, alcuni dei principali eventi che hanno caratterizzato Wikipedia, anno per anno. Per una cronologia più dettagliata, area per area, si vedano le successive sezioni.

Nupedia ha già preso il via, esegue le normali operazioni di revisione ma già iniziano le prime discussioni. Jimbo Wales, con una prima collaborazione di Larry Sanger dà il via alla creazione del dominio di Wikipedia che viene formalmente lanciato il 13 gennaio 2001 alle ore 00:12 e 14 secondi (ora di Greenwich). Verso maggio arriva la prima flotta di utenti registrati e nel corso dell'anno si sviluppano le edizioni in francese, tedesco, inglese, catalano, spagnolo, svedese, portoghese e italiano.

Logo di Wikipedia usato fino al tardo 2002

Wikipedia ha un logo completamente diverso (a fianco) e gli utenti iniziano a specializzarsi. I server iniziano a essere distribuiti e Nupedia convive assieme a Wikipedia. La prima relazione dei mezzi di Wikipedia da un giornale è stata effettuata da un quotidiano del Galles.[23]

A partire dal novembre 2002, si cambia logo, che durerà fino a fine 2003. Il 2002 vede l'uscita di scena di Larry Sanger e l'incorporazione delle voci di Nupedia in quelle di Wikipedia. Larry Sanger provoca la biforcazione della Wikipedia in Spagnolo per formare l'enciclopedia Libre, per paura della pubblicità. Jimmy Wales idea la Wikimedia Foundation e lancia il Wikizionario.

Si aggiungono edizioni di Wikipedia in altre 25 lingue, il software MediaWiki viene lanciato e potenziato (25 gennaio) e viene migliorata la grafica. Vengono introdotti gli amministratori.

Il logo utilizzato dal tardo 2002 fino al 2003

Viene introdotto TeX con il quale si aggiungono le formule matematiche e il linguaggio HTML diventa più semplice e accessibile a chiunque. La Wikipedia in lingua inglese passa a 100.050 voci, quella in tedesco a 12 000. La Wikimedia Foundation viene lanciata ufficialmente. Wikipedia adotta il logo utilizzato fino al 2010 e si iniziano a stabilire raduni e assemblee. Si inizia a creare un archivio di media che diventerà Commons.

È il boom: Wikipedia raddoppia le dimensioni in un anno. Si iniziano a creare i progetti paralleli, migliaia di utenti vengono attirati e Wikipedia si potenzia. Vengono potenziati i server e se ne installano altri. Si verificano casi di blocco in Cina, Iran e Tunisia. Iniziano i primi vandalismi, ma Wikipedia potenzia i controlli e cresce sempre di più.

La Wikipedia in inglese raggiunge, a fine 2004, 500 000 voci, quella in tedesco 156 000 e pure la Wikipedia in italiano viene influenzata dal boom. Wikipedia raggiunge le 100 lingue.

Vengono istituiti i portali, le discussioni e i progetti Wikimedia; nel primo trimestre si spendono fino a 100 000 dollari per gli aggiornamenti di sistema per gestire la crescente domanda di utenti e di qualità; Wikipedia diventa il più popolare sito web di riferimento su Internet secondo Hitwise. A ottobre la Cina blocca nuovamente Wikipedia. La Wikipedia inglese, infine, passa a 750 000 voci.

Avviene il cosiddetto scandalo Seigenthaler: il politico americano John Seigenthaler Sr. rinviene affermazioni calunniose all'interno della sua pagina biografica su Wikipedia, e decide di denunciare pubblicamente il fatto dalle colonne del quotidiano USA Today[24]. L'enciclopedia, dopo questo, si migliora, si introducono le pagine semiprotette, il blocco a breve scadenza, nuovi template e il "cancella subito".

Il 1º marzo 2006 Wikipedia in inglese supera 1 000 000 di voci.

Grazie ai miglioramenti, i vandalismi calano notevolmente e la crescita dell'enciclopedia varia dalle 3 000 alle 6 000 voci al giorno. Wikipedia in inglese raggiunge il milione e mezzo di voci e nella Wikimania del 2006 Jimbo Wales afferma sinteticamente che Wikipedia ha raggiunto il volume sufficiente di voci e di spessore e chiede forse un accento sulla qualità e sui mezzi.

Wikipedia è valutata come uno dei migliori marchi 2006[25] e viene spesso citata e usata da tutti, inclusi i mass media.

Wikipedia e Wikimedia Foundation sono ormai dei marchi privati. Jimbo Wales decide anche di vendere una selezione di contenuti di Wikipedia in inglese in un DVD, il cui prezzo sarà devoluto interamente alla Wikimedia Foundation, per migliorarne il contenuto.

L'anno inizia all'insegna dell'ottimismo per Wikipedia, che continua sempre più a crescere. Il 13 agosto 2007, Wikipedia contava in totale 5 078 036 di utenti registrati,[26] 1,74 miliardi di parole e 7,5 milioni di lemmi in 250 lingue. Il capodanno della Wikipedia in italiano è stato costellato dal raggiungimento (approssimato) delle 390 000 voci. Wikipedia viene posizionata tra i 10 siti più visitati al mondo e tra i 10 siti più attivi del mondo.

Wikipedia continua a essere citata dalla stampa, anche se si sono verificati fatti più o meno eclatanti in questo 2007. Si cerca, comunque, di dare una riforma al sistema di Wikipedia che permetta più sicurezza e infine nascono altre enciclopedie sul web sul modello di Wikipedia.

Nella Wikipedia in inglese nasce un caso, subito analizzato dai mass media, circa le dimissioni di un amministratore. L'avvenimento generò un ampio dibattito, la controversia Essjay, sull'affidabilità dell'enciclopedia e dei suoi utenti.

La Wikipedia in tedesco fu la prima ad introdurre un vaglio preventivo delle modifiche relative a biografie di personaggi viventi, prima della loro pubblicazione on line. Allo scopo furono creati due livelli di profilo utente, in cui 3.500 volontari erano impegnati a verificare le modifiche in relazione alle fonti citate e ad autorizzare la pubblicazione. Nelle altre comunità sorsero obiezioni in merito alla fine del principio democratico nato con l'enciclopedia libera, alla presunta maggiore autorevolezza dei verificatori rispetto ad un utente medio, alla loro reale utilità nel prevenire errori, fake news o fenomeni di socketpuppet, oltre al rischio di una dilatazione dei tempi di aggiornamento medi delle voci, a detrimento della loro qualità e della tutela dell'immagine pubblica dei relativi soggetti.[27]

A gennaio, il Guinness dei primati inserisce Wikipedia come enciclopedia più grande del mondo.

Il 27 marzo Wikipedia con la voce hu:Nicholas Hilliard raggiunge il traguardo dei 10 milioni di voci (considerando tutte le sue oltre 250 edizioni in lingue diverse). Il 3 ottobre Wikipedia in italiano raggiunge 500 000 voci. Nel mese di settembre esordisce Deletionpedia, un archivio in sola lettura basato su Mediawiki e che incoraggia gli utenti a donare a mySociety o direttamente alla Wikimedia Foundation.[28] Il sito conteneva 63.000 voci cancellate nell'ultimo anno per scarsa rilevanza enciclopedica, sospette violazioni di copyright ovvero per manipolazione dei contenuti per finalità politiche o tipo di economico.[29] Il sito funzionava come wikimorgue raccogliendo le voci cancellate in modo semiautomatico.[30]

Il logo CC BY-SA

Negli anni successivi, l'archiviazione automatica è stata estesa alle traduzioni in francese, svedese e tedesco.

Il 15 giugno, dopo una consultazione aperta a tutte le comunità dei progetti gestiti dalla Wikimedia Foundation, il Board of Trustees approva la risoluzione che (dal 15 giugno) aggiunge la licenza libera Creative Commons Attribution-ShareAlike[31] (CC BY-SA) alla GNU Free Documentation License. Questo permette un più agevole interscambio di contenuti con le altre realtà della rete, grazie alla maggiore diffusione delle licenze CC.

Il 17 agosto Wikipedia in inglese, l'edizione maggiore, supera i 3 milioni di voci.[32] Tra tutte le edizioni le voci sono circa 13 milioni. Il 27 dicembre Wikipedia in tedesco supera 1 000 000 di voci.

Il 24 marzo i server europei di Wikipedia sono andati offline a causa di un problema di surriscaldamento. Il meccanismo di failover non ha funzionato, causando un malfunzionamento globale dei DNS e rendendo irraggiungibile Wikimedia. Il problema è stato risolto in fretta ma, a causa degli effetti di caching dei DNS, alcune aree sono state più lente a riottenere l'accesso a Wikipedia.[33][34][35]

Il 13 maggio è stata distribuita una nuova interfaccia (skin). Le nuove caratteristiche includono un logo aggiornato, nuovi strumenti di navigazione e una procedura guidata all'inserimento di collegamenti.[36] L'interfaccia classica è rimasta disponibile per coloro che desiderano utilizzarla.

Il 24 settembre Wikipedia in francese supera 1 000 000 di voci.

Il 15 gennaio si svolgono centinaia di celebrazioni in tutto il mondo per i festeggiamenti del decimo anniversario di Wikipedia.[37] Il 16 marzo 2011 l'ex amministratore Michael Kühntopf, professore a Tubinga, lancia online jewiki.net, un frok della Wikipedia in tedesco dedicato specificamente al mondo ebraico.[38]

In maggio Wikipedia in italiano supera le 800 000 voci, diventando la quarta per numero di voci.

Tra il 4 e il 6 ottobre 2011, la Wikipedia in italiano è stata resa intenzionalmente inaccessibile, in segno di protesta contro il DDL Intercettazioni, una proposta di legge del Parlamento Italiano. L'approvazione di questo disegno di legge avrebbe permesso a chiunque di obbligare un sito web alla rimozione di informazioni, reputandole non veritiere o offensive, senza dover portare prove a sostegno di tali accuse.[39]

Il sito si impegna concretamente per la diffusione nel territorio indiano, e nel mese di novembre si tiene la prima conferenza in India, a Mumbai.[40][41]

Il 18 novembre, Wikipedia è il sesto sito più popolare in tutto il mondo,[42] per un totale di oltre 20 milioni di voci tra tutte le edizioni nelle diverse lingue.[16] Secondo le stime, Wikipedia riceve più di 10 miliardi di visualizzazioni al mese,[43] delle quali 2,7 miliardi dagli USA.[44] Il 17 dicembre 2011 Wikipedia in olandese supera 1 000 000 di voci.

Il 16 gennaio il co-fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, annunciò che la Wikipedia in inglese sarebbe stata chiusa per 24 ore il 18 gennaio come parte di una protesta destinata a richiamare l'attenzione pubblica sulla proposta dello Stop Online Piracy Act e PROTECT IP Act, due leggi anti-pirateria in discussione nel Congresso degli Stati Uniti. Definendo il blackout una "decisione della comunità", Wales ed altri oppositori delle leggi ritenevano che esse avrebbero messo in pericolo la libertà di parola e l'innovazione online.[45] Un simile blackout fu attuato il 10 luglio dalla Wikipedia in russo, in segno di protesta contro una proposta di legge russa sulla regolamentazione di internet.[46]

Alla fine di marzo 2012 la Wikimedia Foundation annunciò Wikidata, una piattaforma universale per la condivisione di dati tra tutte le edizioni delle lingue di Wikipedia.[47] Il progetto Wikidata, da 1,7 milioni di dollari, fu parzialmente finanziato da Google, dalla Gordon e Betty Moore Foundation e dall'Istituto Allen per l'Intelligenza Artificiale.[48] Wikimedia Germania si è assunta la responsabilità della prima fase di Wikidata e inizialmente aveva previsto di rendere la piattaforma disponibile ai redattori entro dicembre 2012. La prima fase di Wikidata divenne pienamente operativa a marzo 2013.[49][50]

Il 20 aprile 2012 l'utente Justin Knapp supera il milione di modifiche apportate individualmente all'enciclopedia: è il primo a riuscirci nella storia di Wikipedia.[51][52] Jimmy Wales si congratula con Knapp per il suo lavoro, assegnandogli la medaglia del sito Special Barnstar e il premio Golden Wiki per i risultati raggiunti.[53] Wales dichiara inoltre che il 20 aprile sarà il "Justin Knapp Day".[54]

Il 13 luglio 2012 la Wikipedia in inglese ha ottenuto il suo quarto milionesimo articolo, Ezbet el-Borg (Izbat al-Burj).[55] Nell'ottobre 2012 lo storico e redattore di Wikipedia Richard J. Jensen affermò che la Wikipedia in inglese era "in via di completamento", osservando che il numero di redattori regolarmente attivi era diminuito significativamente dal 2007, nonostante la rapida crescita di Wikipedia nel numero degli articoli e dei lettori.[56]

Secondo Alexa Internet, Wikipedia è stato il sesto sito più popolare al mondo a partire da novembre 2012.[57] Dow Jones ha classificato Wikipedia al quinto livello mondiale a partire da dicembre 2012.[58]

Durante l'anno varie edizioni superano il milione di voci: il 22 gennaio Wikipedia in italiano, l'11 maggio Wikipedia in russo, il 16 maggio Wikipedia in spagnolo, il 15 giugno Wikipedia in svedese, il 24 settembre Wikipedia in polacco: quest'ultima è la nona edizione a raggiungere tale traguardo.

Il 27 gennaio l'asteroide della fascia principale 274301 venne ribattezzato ufficialmente "Wikipedia" dalla commissione per la nomenclatura dei piccoli corpi celesti.[59]

Nel marzo 2013 fu resa disponibile per tutte le lingue la prima fase del database Wikidata, che fornisce automaticamente i collegamenti tra le diverse edizioni linguistiche e altri dati.[50]

Nell'aprile 2013 il servizio segreto francese fu accusato di censurare Wikipedia minacciando un volontario di Wikipedia di arresto fino a che una "informazione classificata" su una stazione radio militare non fosse stata cancellata.[60]

In luglio venne lanciato il sistema di editazione VisualEditor, primo stadio del progetto per consentire la modifica delle voci con un'interfaccia simile a quella di un programma di videoscrittura invece del wikimarkup;[61] venne inoltre lanciato un editor specificamente progettato per smartphone e altri dispositivi mobili.[62]

Il primo monumento a Wikipedia, scoperto a Słubice in Polonia nell'ottobre 2014.

Viene mostrata da contributori tedeschi di Wikipedia un'edizione stampata della Wikipedia in inglese, di mille volumi e oltre 1 100 000 pagine.[63] Il progetto è stato finanziato in crowdfunding tramite Indiegogo ed era inteso a onorare i contributi degli utenti di Wikipedia.[64]

Il 22 ottobre 2014 viene scoperto il primo monumento a Wikipedia nel comune polacco di Słubice.[65]

Una video recensione del contenuto di Wikipedia nel 2014 che incoraggia a contribuire a Wikipedia.

A metà del 2015 Wikipedia è al sesto posto tra i siti più popolari del web secondo Alexa Internet,[66] ed è la più grande enciclopedia generalista online, con un totale combinato di oltre 35 milioni di voci in 291 edizioni linguistiche.[16] In media, Wikipedia riceve un totale globale di 10 miliardi di pagine viste da circa 495 milioni di visitatori unici ogni mese,[63][67] 85 milioni di visitatori nei soli Stati Uniti,[68] dove è il sesto sito più popolare.[66]

Il messaggio vocale di Nespoli, che costituisce il primo edit su Wikipedia proveniente dallo spazio[69]

Nel 2017 Wikipedia riceve il primo edit dallo spazio; lo invia l'astronauta Paolo Nespoli, in quel momento a bordo della Stazione spaziale internazionale per la missione VITA dell'Agenzia Spaziale Italiana; materialmente caricato da un collaboratore, è la registrazione su un file audio in formato aperto di una breve dichiarazione autobiografica in italiano e in inglese.[69]

Nel 2018 Wikipedia risulta essere il quinto sito più popolare del web secondo Alexa Internet.[70] Dal 3 al 5 luglio 2018 Wikipedia in italiano è stata oscurata per protesta contro la legge UE sul copyright.[71][72]

Dall'aprile 2019, le autorità cinesi hanno bloccato tutte le edizioni di Wikipedia, estendendo il blocco che dal 2015 riguardava la sola versione in cinese.[73] Il blocco si inserisce nel più ampio contesto di censura operato dalle autorità cinesi in vista del trentesimo anniversario della protesta di piazza Tienanmen.[74]

Durante il primo fine settimana del settembre 2019, il sito è stato oggetto di un grave attacco di tipo DdoS, principalmente diretto contro le edizioni di Regno Unito, Francia, Germania e Italia. Per alcune ore, l'attacco ha bloccato a intermittenza Wikipedia in tutta Europa e nel Medio Oriente.[75][76]

Il 23 gennaio l'edizione di Wikipedia in inglese raggiunge le sei milioni di voci.[77]

In ottobre la Cina ribadisce il suo divieto all'accettazione di Wikimedia Fundation entro il World Intellectual Property Organization, agenzia delle Nazioni Unite, in quanto i contenuti di Wikipedia non favorirebbero la politica di One China principle, ossia l'affermazione che Taiwan sia parte integrante del territorio cinese.[78]

Il Frankfurter Allgemeine Zeitung rivela che l'Ufficio Federale per la Sicurezza Informatica (BSI) ha effettuato 17 mila modifiche su Wikipedia relative a voci riguardanti questioni politiche, personalità e giornalisti.[79]

In giugno un tribunale moscovita ha multato Wikimedia Foundation di 5 milioni di rubli (approssimativamente 88000$) avendo Wikipedia rifiutato di rimuovere le espressioni "Russian Invasion of Ukraine", "War Crimes during the Russian Invasion of Ukraine" e "Massacre in Bucha", che secondo il tribunale russo sono termini di disinformazione riguardo l'Invasione russa dell'Ucraina del 2022 che gli organi governativi russi chiamano "operazione militare speciale"; secondo il tribunale terminologie differenti mettono a rischio l'ordine pubblico.[80]

Nell'ottobre 2023 viene testata nella Wikipedia in inglese un'intelligenza artificiale generativa capace di verificare la corrispondenza fra testo e fonti citate, valutare il grado di affidabilità delle fonti e selezionarne di alternative dal web.[81]

Storia per area

[modifica | modifica wikitesto]

Hardware e software

[modifica | modifica wikitesto]
Voce principale: MediaWiki.
  • Il software MediaWiki è stato scritto originariamente per Wikipedia da Magnus Manske[82]. Wikipedia utilizzava inizialmente UseModWiki (noto anche come "Fase I") ed è passata alla nuova versione ("Fase II") il 25 gennaio 2002. Tale giorno è noto nella comunità di Wikipedia come "Il giorno di Magnus Manske"[83]. Nel maggio 2003 si è passati alla versione 1.3 e nel dicembre 2004 alla 1.4.
  • Una successiva versione riscritta e migliorata del software Fase II fu un tempo nota come "Fase III". Gli venne poi dato il nome di software MediaWiki poiché era in grado di supportare non solo Wikipedia, ma anche ulteriori progetti Wikimedia; d'altra parte, si impose la necessità di un più significativo sistema di numerazione delle versioni, che dovevano essere anche potenziate. Il software fu chiamato MediaWiki come gioco di parole basato sul nome della Wikimedia Foundation, che come ben si sa è la fondazione madre di Wikipedia.
  • L'attuale versione stabile di MediaWiki è la 1.11.0, pubblicata il 10 settembre 2007, capace di gestire molto velocemente tutti i progetti.
  • Nel mese di ottobre 2002 nasce il primo bot, che fu usato per aggiornare automaticamente voci riguardanti gli Stati Uniti.
  • Nel gennaio 2003 viene aggiunto il modulo TeX per facilitare la stesura di testi matematici o scientifici.
  • Il 9 giugno 2003 viene messo in funzione il programma che recupera i contenuti precedentemente modificati (la cosiddetta funzione "cronologia", molto utile)
  • Dopo il 6 dicembre 2003 vengono migliorati gli avvisi di sistema e rilasciato il software che permette agli amministratori la cancellazione di pagine e blocco immediato di utenti, che si iscrivono più sempre rapidamente grazie al nuovo hardware posizionato in Florida.
  • Il 12 febbraio 2004 i server si spostano definitivamente da San Diego, California, a Tampa, in Florida.[84]
Server Wikimedia a Tampa, Florida
  • Il 29 maggio 2004 tutti i vari progetti Wikimedia sono aggiornati ad una nuova versione del software MediaWiki.
  • Il 30 maggio 2004 i primi casi di "categorizzazione" di voci. In seguito tutte (o quasi tutte) le voci vengono categorizzate e si introducono semplici funzioni per la categorizzazione automatica delle voci, opera che un mese dopo sarà possibile pure ai bot, già in corso.
  • Dopo il 3 giugno 2004 gli amministratori sono in grado di modificare lo stile di interfaccia cambiando il CSS[85] nel foglio di stile a monobook.
  • Dopo un po' di stanzialità, il 7 giugno 2005, alle 3:00 del mattino la maggior parte dei server Wikimedia vengono spostati in una nuova server farm.

Il volto di Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]
  • Il 4 aprile 2002 sono stati attivati la vetrina e i diversi namespace.[senza fonte]
  • Il 15 ottobre 2003 è stato installato l'attuale logo, frutto di una discussione e di una votazione.[86]
  • Nel luglio 2006 è stata creata la penultima versione della pagina principale della Wikipedia in lingua italiana.
  • La pagina principale attuale è online dal 22 gennaio 2011, a seguito del rinnovamento annuale.

Strutture interne

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nell'aprile 2001, un giornale locale del Galles cita esplicitamente il punto di vista neutrale di Wikipedia. Viene soppiantata la politica di Sanger per Nupedia, dando spazio al concetto di enciclopedia libera.
  • Nel febbraio 2002, le preoccupazioni per il rischio futuro, gli attacchi pubblicitari e la commercializzazione della società Bomis ha condotto la maggior parte dei partecipanti alla Wikipedia in spagnolo ad uscire fuori scena e a formare la Enciclopedia Libre. Dopo il chiarimento di status di Wikipedia, non privato ma politico, tra il 2002 e il 2003, è avvenuta una parziale ri-fusione; a partire dal luglio 2007, le due enciclopedie convivono assieme, con le 36.700 voci dell'Enciclopedia Libre e le 248 000 voci della Wikipedia in lingua spagnola.
  • Nel corso del 2002, le domande e i dibattiti sulla politica di operatività e sull'aspetto esterno sono sfociate nella creazione del Manuale di Stile, con un certo numero di altre linee guida per la modifica. Il Manuale di Stile rimane, del resto, come la stragrande maggioranza delle pagine di Wikipedia, aperto alle modifiche di tutti i wikipediani.
  • Nel novembre 2002, sorge il progetto di una mailing list per la Wikipedia in inglese, che viene presto ampliato e diffuso a tutte le altre Wikipedia.
  • Il 28 ottobre 2003 avviene il primo vero raduno di wikipediani, a Monaco di Baviera. Da quel giorno, molte città seguiranno l'esempio e si organizzeranno sempre più raduni in tutto il mondo.

La Wikimedia e le strutture giuridiche

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nell'agosto del 2002, Jimmy Wales ha annunciato che non avrebbe mai inserito inserzioni di natura commerciale e pubblicitaria su Wikipedia. L'URL di Wikipedia cambia da www.wikipedia.com a www.wikipedia.org.
  • Il 20 giugno 2003 nasce ufficialmente la Wikimedia Foundation. Angela Beesley viene eletta al suo consiglio di fondazione. La Beesley rafforza la privacy all'interno dei progetti e attua provvedimenti contro la violazione del copyright.
  • Il 10 gennaio 2004, Wikipedia diventa un marchio registrato della Wikimedia Foundation, insieme a tutti gli altri progetti collegati.
  • Nel mese di luglio del 2004, la Beesley rassegna le dimissioni.
  • Il 12 dicembre 2002, nasce il primo progetto parallelo a Wikipedia, il Wikizionario, con lo scopo di creare un dizionario multilingue a contenuto libero e gratuito e modificabile da chiunque.
  • Il 20 giugno 2003, lo stesso giorno in cui la Wikimedia Foundation è creata, nasce Wikiquote.
  • Il 20 luglio 2003 nasce Wikibooks.
  • Il 24 novembre 2003 la Wikimedia Foundation lancia Wikisource.
  • Nel 2004 nasce Wikispecies e il 7 settembre Wikimedia Commons.
  • Nel 2005 nasce Wikinotizie.
  • Il 15 agosto 2006 nasce Wikiversità.
  • Wikivoyage, nato il 10 dicembre 2006, si unisce ai progetti Wikimedia nel 2012.
  • Il 30 ottobre 2012 viene ufficialmente reso disponibile Wikidata.

Finanziamenti e donazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • La prima raccolta di fondi si è svolta dal 18 febbraio 2005 al 1º marzo 2005, raccolta di 94 000 dollari, 21 000 dollari in più rispetto alle aspettative.[87]
  • Il 6 gennaio 2006, un'altra campagna di donazioni da parte di piccole imprese è conclusa con la raccolta di poco più di 390 000 dollari.
  • Nel giugno 2007 è stato annunciato che la Wikipedia in lingua tedesca riceverà finanziamenti statali.[88]

Wikipedia ha vinto due premi importanti nel maggio 2004: il primo è stato un Golden Nica per le Comunità Digitali all'interno del Prix Ars Electronica di Linz in Austria, in cui annualmente sono consegnati premi nel campo dell'arte elettronica e interattiva, dell'animazione al computer, della cultura digitale e della musica. Questo premio fu accompagnato da un finanziamento di 10 000 euro e da un invito a presenziare al PAE Cyberarts Festival di quell'anno. Il secondo è stato un Webby Award (premio annuale per i migliori siti web) proposto dalla giuria per la categoria "Comunità". Wikipedia è anche stata nominata per il premio della categoria "Migliori attività". Nel settembre 2004 l'edizione giapponese di Wikipedia ha ottenuto un Premio per la Creazione Web dalla Associazione Inserzionisti del Giappone. Questo premio, normalmente consegnato a singole persone che si sono distinte per il loro contributo al web in giapponese, è stato ritirato da un collaboratore di lunga data, per conto del progetto.

Wikipedia ha ricevuto plausi da fonti giornalistiche quali BBC News, USA Today, The Economist, Newsweek, BusinessWeek, il Chicago Sun-Times, Time Magazine e Wired Magazine.

Impatto esterno

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nel 2007, Wikipedia e Commons sono ritenuti idonei a essere utilizzati come fonte utile di sapere per il Regno Unito.[senza fonte]
  • Nel corso del tempo Wikipedia guadagna riconoscimenti tra gli altri mezzi di comunicazione tradizionali come "fonte" per diversi nuovi eventi quali: terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004, le biografie complete dei candidati alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti 2008 e il massacro dell'università del Virginia (2007). Per quest'ultima voce, in en.wikipedia, si accedette 375 000 volte al giorno, con l'aggiunta di frasi da parte di giornali noti come Wikipedia è diventata il mezzo di comunicazione aggiornato e adatto per ricevere notizie in merito.[89]
  • Il 27 febbraio 2007, un articolo in The Harvard Crimson Newspaper riferisce che alcuni dei docenti presso l'Università di Harvard comprenderanno Wikipedia nei loro programmi di ricerca e di studio.
  • Ad agosto del 2018, Google comunica il lancio degli snippet espandibili per la visualizzazione dei risultati[90] in lingua inglese[91], fatto per il quale alcuni esperti di SEO hanno stimato un importante calo di traffico per Wikipedia.[92] Per alcune voci di Wikipedia anche Bing mostra una visualizzazone tramite snippet, nella quale sono estratte le informazioni dei template e un'anteprima testuale per ognuna delle prime sei sezioni di primo livello.[93]

Parodia di Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Uncyclopedia e Nonciclopedia.

Uncyclopedia, un sito wiki che costituisce la parodia di Wikipedia, è stata fondata il 5 gennaio 2005. Il 6 maggio 2005 Angela Beesley, vicepresidente di Wikia, ha annunciato che Wikia avrebbe ospitato Uncyclopedia e che la licenza del sito e il nome del dominio sarebbero rimasti uguali.[94] Nel novembre del 2005 nacque invece la versione italiana di Uncyclopedia, ossia Nonciclopedia.

Il 10 luglio 2006 il creatore di Uncyclopedia Jonathan Huang trasferì la proprietà del dominio uncyclopedia.org a Wikia.[95]

Uncyclopedia, in accordo alle linee guida di Wikia, è rilasciata nei termini della GNU Free Documentation License. Come gli altri siti di Wikia, il database completo è disponibile gratuitamente per il download[96].

Dall'aprile 2019 le wiki del progetto Uncyclopedia non sono più ospitate su Wikia.

Pubblicazione in altri media

[modifica | modifica wikitesto]
Il DVD della Wikipedia in lingua tedesca

Il contenuto di Wikipedia viene distribuito in diverse modalità. A parte la distribuzione nella sua forma originale online, attraverso i siti ufficiali o i molti mirror creati su altri server web, hanno ottenuto una certa popolarità anche le versioni stampate o pronte per la stampa di Wikipedia.

I cosiddetti WikiReader sono stati lanciati dalla Wikipedia in lingua tedesca nel tardo febbraio 2004 con il primo WikiReader sulla Svezia di Thomas Karcher. Hanno fatto seguito altri WikiReader preparati nel formato PDF o con le versioni stampate in preparazione per la vendita. L'esempio tedesco è stato ripreso altrove, per cui sono nati altri progetti WikiReader a opera degli utenti cinesi, inglesi, francesi e polacchi.

Wikipress[97] ha messo in vendita un libro in brossura dell'edizione 2005-2006 comprensivo di un DVD.

Sono stati resi disponibili anche CD e DVD[98] di Wikipedia. Il progetto tedesco di Wikipedia è stato il primo a rilasciarne una versione su questi supporti nel 2004; attualmente è giunto alla seconda edizione.

A partire da settembre 2007 anche il progetto in lingua italiana di Wikipedia è stato pubblicato in una versione in DVD destinata alla grande distribuzione, diventando così il secondo progetto wikipediano ad avere un'edizione su tale supporto.[99]

Un progetto di software libero è stato anche avviato per l'uso su iPod. Il Progetto Encyclopedia è stato iniziato intorno a marzo 2006 e può essere utilizzato da varie generazioni di iPod. Wikipedia è disponibile nei cellulari aventi internet dal 2006.

Altri eventi di rilievo

[modifica | modifica wikitesto]

Censura di Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Censura di Wikipedia.

Il blocco di Wikipedia da parte dei governi, impedendone la visione dei contenuti in una certa area geografica, è o è stata in atto, in diverse misure, in vari stati del mondo, tra i quali Cina, Francia, Iran, Russia, Arabia Saudita, Regno Unito, Uzbekistan e Turchia. In alcuni casi il fenomeno fa parte di una più ampia e generale censura di internet attuata nel Paese, in altri casi si tratta della censura mirata di alcuni e specifici contenuti dell'enciclopedia ritenuti offensivi.

Pregiudizi di genere su Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 2010 alcune università hanno condotto ricerche su un eventuale gender gap presente nel progetto Wikipedia. I risultati di tali ricerche, che confermerebbero il pregiudizio di genere, hanno avuto eco sui mass media provocando un dibattito sull'eventuale fenomeno. La Wikimedia Foundation, che fa funzionare Wikipedia, ha accettato queste critiche e ha avviato dei tentativi, tuttora in corso, per aumentare l'editing femminile di Wikipedia.

Controversie legate a Wikipedia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Controversie legate a Wikipedia.

Storia nelle immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Wikipedia:Punto di vista neutrale, su it.wikipedia.org, Wikipedia. URL consultato il 4 aprile 2008 (archiviato il 6 aprile 2011).
  2. ^ Wikipedia:Copyright, su it.wikipedia.org, Wikipedia. URL consultato il 4 aprile 2008 (archiviato il 13 settembre 2006).
  3. ^ H. Oinas-Kukkonen, Humanizing the Web: Change and Social Innovation, Springer, 6 febbraio 2013, p. 49, ISBN 978-1-137-30570-1.
  4. ^ a b Richard Stallman, L'Enciclopedia Universale Libera e le risorse per l'apprendimento Archiviato il 17 maggio 2019 in Internet Archive., 1999
  5. ^ a b The Free Universal Encyclopedia and Learning Resource - GNU Project - Free Software Foundation (FSF), su gnu.org. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato il 21 dicembre 2012).
  6. ^ Lo stato della pagina al 16 gennaio 2001 Archiviato il 31 agosto 2019 in Internet Archive..
  7. ^ Welcome to the Webby Awards Archiviato il 21 novembre 2009 in Internet Archive.
  8. ^ (ES) Enciclopedia Libre Universal en Español, su enciclopedia.us.es. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato il 26 gennaio 2018).
  9. ^ Wikinfo, su wikinfo.org. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato il 6 febbraio 2018).
  10. ^ In seguito fu spostato in un proprio sito, sep11memories.org: The Leading SEP Memory Site on the Net Archiviato il 22 aprile 2019 in Internet Archive. in cui sono disponibili informazioni sulla storia di questo progetto.
  11. ^ Local chapters Archiviato il 14 luglio 2018 in Internet Archive. nel sito della Wikimedia Foundation
  12. ^ Chi siamo, su wikimedia.it, Wikimedia Italia. URL consultato il 6 aprile 2008 (archiviato il 27 settembre 2007).
  13. ^ Tratto da stats.wikimedia.org Archiviato l'8 gennaio 2019 in Internet Archive. URL consultato il 19-02-2008.
  14. ^ Tratto da stats.wikimedia.org Archiviato l'8 gennaio 2019 in Internet Archive. URL consultato il 19-02-2008.
  15. ^ Quella in lingua italiana conta in questo istante 1 891 075 voci.
  16. ^ a b c List of Wikipedias – Grand Total (updated daily), su meta.wikimedia.org, Wikimedia.org. URL consultato il 20 dicembre 2014 (archiviato il 12 aprile 2018).
  17. ^ L'enciclopedia universale rinasce sul Web, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 13 agosto 2008 (archiviato il 21 dicembre 2013).
  18. ^ I ribelli del copyright, su ricerca.repubblica.it (archiviato il 21 dicembre 2013).
  19. ^ Wiki, il sapere senza pagare, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 13 agosto 2008 (archiviato il 21 dicembre 2013).
  20. ^ Wikipedia, tornano i Lumi Archiviato il 20 dicembre 2013 in Internet Archive.
  21. ^ Il politicamente corretto che divide destra e sinistra, su ricerca.repubblica.it (archiviato il 20 settembre 2013).
  22. ^ Umberto Eco, Come copiare da Internet, su areeweb.polito.it, L'Espresso, 16 gennaio 2006. URL consultato il 9 giugno 2019 (archiviato l'8 gennaio 2019).
  23. ^ 26 agosto 2001, La conoscenza a portata di mano, che recitava più o meno così: Come Encarta è un'enciclopedia con ottima reputazione, esistono anche enciclopedie sul web come Wikipedia, che utilizza un software intelligente e utenti registrati per costruire un'enciclopedia da zero. Su Wikipedia puoi scrivere su qualsiasi argomento che conosci. Lo svantaggio è che attualmente è un progetto in corso e ha 8 000 voci. Gli esperti ne vorrebbero almeno 100 000 per la fine del 2001 o metà 2002.
  24. ^ John Seigenthal, A false Wikipedia 'biography' Archiviato il 6 gennaio 2012 in Internet Archive.
  25. ^ Risultati da Google Wins Archiviato il 21 marzo 2007 in Internet Archive. il 29 gennaio 2007.
  26. ^ Vd. Speciale:Statistiche.
  27. ^ Matteo Sacchi, Ora Wikipedia revoca la democrazia, su ilgiornale.it, 27 agosto 2009. URL consultato il 2 maggio 2020 (archiviato il 2 maggio 2020).
  28. ^ Site support, su deletionpedia.dbatley.com, 14 settembre 2008. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2020).
  29. ^ (DE) Henning Steier, Friedhof der Wikipedia-Artikel, su 20 minuten, 19 settembre 2008.
  30. ^ K. G. Schneider, Wikipedia's Awkward Adolescence, su CIO magazine, International Data Group, 26 settembre 2007. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2013).
  31. ^ Creative Commons Attribution-ShareAlike, su creativecommons.org. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato il 23 febbraio 2011).
  32. ^ Fonte: La7 news[collegamento interrotto]
  33. ^ Il surriscaldamento manda in down Wikipedia, su domini.it, 26 marzo 2010. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato il 2 ottobre 2011).
  34. ^ (EN) Mark Bergsma, Global Outage (cooling failure and DNS), su techblog.wikimedia.org, Wikimedia Technical Blog, 24 marzo 2010. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2010).
  35. ^ (EN) Juan Carlos Perez, Wikipedia Suffers Global Collapse, su pcworld.com, PC World, 25 marzo 2010. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato il 6 giugno 2011).
  36. ^ (EN) New features, su en.wikipedia.org, Wikipedia. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato il 22 agosto 2010).
  37. ^ Wikipedia celebrates a decade of edit wars, controversy and Internet dominance Archiviato il 15 marzo 2012 in Internet Archive., networkworld.com
  38. ^ (DE) Jewiki:A proposito di Jewiki, su jewiki.net.
  39. ^ Italian Wikipedia Hidden To Protest WireTap Law | News & Opinion | PCMag.com Archiviato il 21 ottobre 2012 in Internet Archive. PC Magazine. Retrieved 2011-10-06.
  40. ^ "Wikipedia hosts India conference amid expansion push" Archiviato il 19 novembre 2011 in Internet Archive.. BBC News, 19 November 2011.
  41. ^ Wikipedia, 10 years old, targets India, Reuters, 12/1/11. URL consultato il 13 gennaio 2011 (archiviato il 14 gennaio 2011).
  42. ^ Site Info Archiviato il 4 maggio 2018 in Internet Archive.. Alexa.com. Retrieved 2011-12-05.
  43. ^ Wikimedia Traffic Analysis Report - Wikipedia Page Views Per Country - Overview Archiviato il 20 ottobre 2011 in Internet Archive. Wikimedia Statistics, 2011-04-20. Retrieved 2011-10-14.
  44. ^ Please Read: A Personal Appeal TO Wikipedia Founder Jimmy Wales | TechCrunch Archiviato il 24 luglio 2012 in Internet Archive. TechCrunch.com, 2011-02-05. Retrieved 2011-09-24.
  45. ^ T.J. Ortenzi, Wikipedia blackout coming 18 January, says co-founder Jimmy Wales Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive.. The Washington Post. 16 January 2012.
  46. ^ Russian Wikipedia shuts in protest, su google.com, UKPA via Google, 10 luglio 2012.
  47. ^ Wikidata, su meta.wikimedia.org, Wikimedia – Meta. URL consultato il 7 aprile 2012 (archiviato il 7 aprile 2012).
  48. ^ "Wikidata to provide structured data for all Wikipedia versions" Archiviato il 31 agosto 2012 in Internet Archive.. CNET. 30 March 2012. Retrieved 1 April 2012.
  49. ^ Sarah Perez, Wikipedia’s Next Big Thing: Wikidata, A Machine-Readable, User-Editable Database Funded By Google, Paul Allen And Others, in TechCrunch, 30 marzo 2012. URL consultato il 6 agosto 2015 (archiviato l'11 settembre 2012).
  50. ^ a b Pintscher, Lydia, Wikidata live on the English Wikipedia, su blog.wikimedia.de, Wikimedia Deutschland, 13 febbraio 2013. URL consultato il 15 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2013).
  51. ^ James Titcomb. "First man to make 1 million Wikipedia edits" Archiviato il 19 novembre 2015 in Internet Archive.. Daily Telegraph. 20 April 2012. Retrieved 14 February 2013.
  52. ^ "Wikipedia Volunteer Editor Reaches 1 Million Edits" Archiviato il 10 maggio 2019 in Internet Archive.. Mashable. 24 April 2012. Retrieved 14 February 2013.
  53. ^ Hardest working man on the internet passes one million Wikipedia edits, su engadget.com. URL consultato il 3 settembre 2012 (archiviato il 20 agosto 2012).
  54. ^ Alissa Skelton, Wikipedia Volunteer Editor Reaches 1 Million Edits, in Mashable, 23 aprile 2012. URL consultato il 24 ottobre 2012 (archiviato il 23 novembre 2012).
  55. ^ English language Wikipedia hits 4 million articles!, in Wikimedia UK Blog, Wikimedia UK. URL consultato il 13 luglio 2012 (archiviato il 30 luglio 2012).
  56. ^ Rebecca J. Rosen, Surmounting the Insurmountable: Wikipedia Is Nearing Completion, in a Sense, in The Atlantic, 25 ottobre 2012. URL consultato il 27 ottobre 2012 (archiviato il 28 ottobre 2012).
  57. ^ Wikipedia.org Site Info Archiviato il 4 maggio 2018 in Internet Archive.. Alexa.com. Retrieved 8 November 2012.
  58. ^ http://allthingsd.com/20121220/the-fifth-biggest-site-in-the-world-operated-on-a-budget-of-27m-last-year Archiviato il 6 dicembre 2013 in Internet Archive., by Liz Gannes; AllThingsD became a subsidiary of Dow Jones & Company Inc in 2005, and was absorbed into WSJ.com during 2013.
  59. ^ Robert Workman, Asteroid Re-Named 'Wikipedia', su technewsdaily.com, TechNewsDaily, 5 febbraio 2013. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2013).
  60. ^ Kim Willsher, French secret service accused of censorship over Wikipedia page, in The Guardian, London, 7 aprile 2013. URL consultato il 9 aprile 2013 (archiviato il 27 agosto 2013).
  61. ^ Charles Arthur, Boot up: wireless contact lens, Wikipedia's visual editing, Samsung's share slide and more, in The Guardian, London, 2 luglio 2013. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato il 5 luglio 2013).
  62. ^ Edit Wikipedia on the go, su Wikimedia.org, 25 luglio 2013. URL consultato il 2 aprile 2014 (archiviato il 28 febbraio 2014).
  63. ^ a b The future of Wikipedia: WikiPeaks?, in The Economist, 1º marzo 2014. URL consultato il 2 aprile 2014 (archiviato l'8 aprile 2014).
  64. ^ Wikipedia 1,000-volume print edition planned, su The Guardian, 20 febbraio 2014. URL consultato il 12 aprile 2014 (archiviato l'11 marzo 2014).
  65. ^ Day, Matthew, Polish town to build statue honouring Wikipedia, su Daily Telegraph, 10 ottobre 2014. URL consultato l'11 ottobre 2014 (archiviato l'11 ottobre 2014).
  66. ^ a b wikipedia.org, su alexa.com, Alexa Internet. URL consultato il 30 giugno 2015 (archiviato il 15 giugno 2015).
  67. ^ Wikimedia Statistics, su stats.wikimedia.org, 20 aprile 2011. URL consultato il 14 ottobre 2011 (archiviato il 20 ottobre 2011).
  68. ^ comScore Ranks the Top 50 U.S. Digital Media Properties for January 2015, su comscore.com, comScore, 24 febbraio 2015. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato il 17 marzo 2015).
  69. ^ a b Caricato per interposta persona; per dettagli, Andy Mabbett, Wikipedia lascia il pianeta Terra Archiviato l'8 gennaio 2019 in Internet Archive., su wikimedia.org
  70. ^ wikipedia.org, su Alexa Internet. URL consultato il 24 gennaio 2021 (archiviato il 4 maggio 2018).
  71. ^ Comunicato di Wikipedia, su it.wikipedia.org, 3 luglio 2018. URL consultato il 13 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2018).
  72. ^ C’è tutta Wikipedia bloccata, su ilpost.it. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  73. ^ (EN) China is now blocking all language editions of Wikipedia, su ooni.org. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  74. ^ (EN) Ahead of Tiananmen Anniversary, Chinese Government Blocks Wikipedia, su news18.com. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  75. ^ Wikipedia: le ultime novità dopo il recente cyber-attacco, su tecnoandroid.it, 12 settembre 2019. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato il 3 luglio 2020).
  76. ^ Alessio Marino, Attacco Ddos in Europa e in Medio Oriente: Wikipedia va ko anche in Italia, su Everyeye.it, 9 settembre 2019. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2020).
  77. ^ (EN) Wikipedia now has more than 6 million articles in English, su techcrunch.com. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  78. ^ L. O., La Cina contro Wikimedia, è di nuovo pugno duro: fuori dai trattati internazionali, in corrierecomunicazioni, 6 ottobre 2021. URL consultato l'8 ottobre 2021.
  79. ^ Un servizio segreto tedesco ha fatto 17 mila modifiche su Wikipedia, in Rete Voltaire, 27 aprile 2022. URL consultato il 17 maggio 2022.
  80. ^ (EN) Guy Faulconbridge, Wikipedia fights Russian order to remove Ukraine war information, su https://www.reuters.com/, Reuter, 13 giugno 2022. URL consultato il 13 giugno 2022.
  81. ^ L'intelligenza artificiale potrebbe rendere Wikipedia più affidabile, su focus.it, DOI:10.5281/zenodo.8252866.
  82. ^ Magnus Manske
  83. ^ Il giorno di Magnus Manske, su it.wikipedia.org, Wikipedia in italiano. URL consultato il 23 marzo 2009 (archiviato il 13 settembre 2006).
  84. ^ Tale operazione ha reso più lente le modifiche degli utenti per due giorni.
  85. ^ MediaWiki:Monobook.css.
  86. ^ Meta:Historical/Logo_history, su meta.wikimedia.org, Wikimedia Meta-Wiki (archiviato l'8 gennaio 2019).
  87. ^ Fund drives 2005 Q1 Archiviato il 20 luglio 2017 in Internet Archive., Wikimedia foundation
  88. ^ German Wikipedia receives state funding, su heise.de, heise online, 26 giugno 2007. URL consultato il 4 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  89. ^ Fonte della citazione: (EN) Wikipedia mezzo di informazione per le sparatorie Archiviato il 22 ottobre 2007 in Internet Archive. da cyberjournalist.net
  90. ^ (EN) Google lancia gli snippet espandibili, su searchengineland.com. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato il 21 marzo 2019).
  91. ^ Novità in casa Google: arrivano gli Expandable Featured Snippets, su 4design.it, 21 agosto 2016. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato il 21 maggio 2019).
  92. ^ (EN) Barry Schwartz, Le Wikipedie hanno perso circa il 21% del traffico dopo il lancio dei nuovi snippet di google, su seroundtable.com, 8 marzo 2019. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato il 30 marzo 2019).
  93. ^ Esempio di snippet su Bing, su bing.com.
  94. ^ (EN) Uncyclopedia joins Wikia, su wikia.com. URL consultato il 3 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2006).
  95. ^ (EN) Forum:Announcement: Wikia & Uncyclopedia, su uncyclopedia.org. URL consultato il 3 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2006).
  96. ^ (EN) Database download, su wikia.com. URL consultato il 3 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2008).
  97. ^ WikiPress, su wikipress.wikidev.net. URL consultato il 20 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).
  98. ^ Nel rispetto dei diritti a Wikimedia Foundation.
  99. ^ DVD di Wikipedia in lingua italiana
Fonti
Approfondimenti
  • (FR) Jérôme Delacroix, Les wikis, M2, 2005, ISBN 2952051445
  • Mario Gerosa e Aurélien Pfeffer, Mondi virtuali, Castelvecchi, 2006, ISBN 8876151095
  • Andrew Lih, La rivoluzione di Wikipedia, Codice, 2010, ISBN 9788875781514
  • Luciano Paccagnella, Open access. Conoscenza aperta e società dell'informazione, Il Mulino, 2010. ISBN 978-88-15-13670-1
  • Alberto Mari, Web Publishing Blog e Wiki, Apogeo, 2004, ISBN 8850322925
  • Cristina Ortolani, Wikipedia. L'enciclopedia sul Web, Ialweb, 2007, ISBN 8889563222
  • Jane Klobas, Oltre Wikipedia. I Wiki per la collaborazione e l'informazione, Sperling, 2007, ISBN 8820042770
  • Giuliano Prati, Web 2.0. Internet è cambiato, UNI, 2007, ISBN 8861780180
  • Don Tapscott, Anthony D. Williams. Wikinomics. La collaborazione di massa che sta cambiando il mondo, collana Economia e storia economica, 2007, ISBN 9788845313844

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Internet: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di internet