Sh2-203
Sh2-203 Regione H II | |
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Sh2-203 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Perseo |
Ascensione retta | 03h 22m 59s[1] |
Declinazione | +54° 49′ 42″[1] |
Coordinate galattiche | l = 143,7; b = -01,8[1] |
Distanza | 11410?[2] a.l. (3500?[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 45' x 45' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Classe | 1 2 1[3] |
Dimensioni | 150 a.l. (46 pc) |
Caratteristiche rilevanti | Avedisova 1599 |
Altre designazioni | |
LBN 685[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Sh2-203 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Perseo.
Si individua nella parte settentrionale della costellazione, a circa 5° in direzione nord rispetto alla stella Mirfak; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di settembre e febbraio ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre, dove si presenta circumpolare fino alle regioni temperate calde.
Si tratta di una grande regione H II situata sul Braccio di Perseo; stime sulla distanza basate sulle emissioni CO hanno fornito valori in parte contrastanti: secondo uno studio del 2003 la nebulosa è posta a circa 3500 parsec (circa 11400 anni luce),[2] mentre uno studio successivo dello stesso autore che prende in considerazione parametri fotometrici riporta una distanza di 1710 parsec (5575 anni luce).[4] La responsabile della sua ionizzazione sarebbe quasi certamente una stella di classe spettrale B nota come LS I +55 47, sebbene sussistano delle incertezze dovute alla ricombinazione delle sue linee di emissione; secondo lo studio più recente, a Sh2-203 è associata anche la più piccola e più brillante BFS 31.[4] Nel complesso è nota una sorgente di radiazione infrarossa, che riporta la sigla IRAS 03211+5446; essa è associata a una regione H II compatta sede di importanti processi di formazione stellare, come è testimoniato anche dalla presenza di un maser con emissioni H2O al suo interno.[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, pp. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ a b Russeil, D.; Adami, C.; Georgelin, Y. M., Revised distances of Northern HII regions, in Astronomy and Astrophysics, vol. 470, luglio 2007, pp. 161-171, DOI:10.1051/0004-6361:20066051. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ Zinchenko, I.; Pirogov, L.; Toriseva, M., Studies of dense molecular cores in regions of massive star formation. VII. Core properties on the galactic scale, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 133, dicembre 1998, pp. 337-352, DOI:10.1051/aas:1998460. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 20 aprile 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sky-Map.org - Sharpless Catalogue (from 201 to 210) [collegamento interrotto], su galaxymap.org.