Sarah Bakewell
Sarah Bakewell (Bournemouth, 1963) è una scrittrice e biografa britannica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata nel 1963 a Bournemouth[1], vive e lavora tra Londra e le Marche[2].
Ha trascorso una giovinezza nomade al seguito dei genitori hippy che, dopo aver chiuso l'albergo che gestivano, hanno vissuto in India prima di trasferirsi a Sydney, in Australia, e aprire un negozio di libri[3].
Laureata in filosofia all'Università dell'Essex[4], prima di esordire nella letteratura ha lavorato per diversi anni alla Wellcome Library occupandosi in particolare di libri antichi[5].
Ha pubblicato il suo primo libro, The Smart, nel 2001, sulla vicenda che vide protagonista nel XVIII secolo Margaret Caroline Rudd, accusata di aver falsificato obbligazioni dai gemelli Daniel e Robert Boswell che alla fine persero la causa e furono condannati a morte[6].
In seguito ha dato alle stampe The English Dane nel 2005 (biografia dell'avventuriero Jørgen Jørgensen[7]), Montaigne: l'arte di vivere nel 2010, sulla vita e il pensiero del filosofo francese[8] e Al caffè degli esistenzialisti nel 2016[9].
Giornalista per il Guardian[10], insegna scrittura creativa al Kellogg College di Oxford[11].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- The Smart (2001)
- The English Dane (2005)
- Montaigne: l'arte di vivere (How to Live, 2010), Roma, Fazi, 2011 traduzione di Thomas Fazi ISBN 978-88-6411-231-2.
- Al caffè degli esistenzialisti (At the Existentialist Cafe), Roma, Fazi, 2016 traduzione di Michele Zurlo ISBN 978-88-93250-12-2.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Duff Cooper Prize: 2010 vincitrice con Montaigne: l'arte di vivere[12]
- National Book Critics Circle Award per la biografia: 2010 vincitrice con Montaigne: l'arte di vivere[13]
- Premi Letterari Windham–Campbell: 2018 vincitrice nella categoria Saggistica per l'opera omnia[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Introduzione alla scrittrice, su windhamcampbell.org. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Biografia e bibliografia, su rcwlitagency.com. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ Enrico Franceschini, L'esistenzialismo diventa "cool", su ricerca.repubblica.it, 6 marzo 2016. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Caroline Sanderson, Sarah Bakewell: Interview, su thebookseller.com, 26 febbraio 2016. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Cenni biografici, su lareviewofbooks.org. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) John Mullan, Sisters of the salon, su theguardian.com, 9 giugno 2001. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Thomas Keneally, A creature of lightning, su theguardian.com, 16 aprile 2005. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Matthew Dennison, How to Live: a Life of Montaigne in One Question and 20 Attempts at an Answer by Sarah Bakewell: review, su telegraph.co.uk, 18 gennaio 2010. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (ES) Luis Fernando Moreno Claros, Filosofía habitada y auténtica, su elpais.com, 11 ottobre 2016. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Raccolta di articoli della scrittrice, su theguardian.com. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Pagina dell'autrice, su goodreads.com. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Sarah Bakewell wins 2010 Duff Cooper Prize, su foyles.co.uk, 25 gennaio 2011. URL consultato il 25 aprile 2020.
- ^ (EN) Vincitori e finalisti, su bookcritics.org. URL consultato il 29 dicembre 2019.
- ^ (EN) Katherine Cowdrrey, Britain's Bakewell and Laing among $165k Windham-Campbell Prize winners, su thebookseller.com, 7 marzo 2018. URL consultato il 1º aprile 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Sarah Bakewell
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sarah Bakewell
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su sarahbakewell.com.
- (EN) Opere di Sarah Bakewell, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Sarah Bakewell, su Goodreads.
- (EN) Sarah Bakewell, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 75817591 · ISNI (EN) 0000 0001 1951 1677 · Europeana agent/base/134843 · LCCN (EN) nb2001005574 · GND (DE) 1025550560 · BNF (FR) cb16511239w (data) · J9U (EN, HE) 987007429438405171 · CONOR.SI (SL) 206931811 |
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