Monzuno
Monzuno comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città metropolitana | Bologna |
Amministrazione | |
Sindaco | Bruno Pasquini (lista civica di centro-destra Dimmi) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°17′N 11°16′E |
Altitudine | 621 m s.l.m. |
Superficie | 65,01 km² |
Abitanti | 6 391[1] (30-4-2024) |
Densità | 98,31 ab./km² |
Frazioni | Bologna, Brento, Ca' di Giulietta, Carbonarolo, Gabbiano, La Trappola, Lodole, Montorio, Pian di Lama, Rioveggio, San Niccolò, San Rocco, Selve, Trasasso, Vado, Valle |
Comuni confinanti | Grizzana Morandi, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 40036 |
Prefisso | 051 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 037044 |
Cod. catastale | F706 |
Targa | BO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 835 GG[3] |
Nome abitanti | monzunesi |
Patrono | san Luigi |
Giorno festivo | ultima domenica di agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Monzuno nella città metropolitana di Bologna | |
Sito istituzionale | |
Monzuno (Munżón in dialetto bolognese montano medio[4]) è un comune italiano di 6 391 abitanti[1] della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna.
È uno dei comuni membri dell'Unione dell'Appennino Bolognese.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Stazione di villeggiatura a ridosso del versante settentrionale di Monte Venere sullo spartiacque del Setta, Sambro e Savena in una successione di groppe montagnose e di pendici ricche di fratte e di boschi cedui. Interessanti escursioni a Monte Venere (966 m), a Monte Adone (654 m) e nel vicino Parco Storico Monte Sole dove è avvenuto l'Eccidio di Monte Sole.
Clima
[modifica | modifica wikitesto]- Classificazione climatica: zona E, 2835 GR/G
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nella zona sono molte le reminiscenze pagane: diversi toponimi ricordano infatti divinità della religione romana e lo stesso nome del paese potrebbe essere la trasformazione di Mons Jovis, Monte di Giove, o di Mons Junonis, Monte di Giunone. Più probabilmente il nome deriva dal latino "mons" [monte] da cui i vari Monzone, Montione, ecc. che troviamo numerosi nell'intero territorio nazionale. In località Monte Castello esisteva un tempo un antico castello, distrutto nell'autunno del 1376 dai bolognesi durante la cosiddetta "guerra di Monzuno". Successivamente la terra di Monzuno fu centro di un importante dominio feudale, sede di un'alta magistratura, di un rinomato ospedale e giurisdizione di un autorevole vicariato, successivamente trasformato in podesteria. Per Monzuno passava una delle più battute vie di collegamento fra Bologna e Firenze.
La strada, secondo le consuetudini degli antichi tracciati, seguiva il percorso di cresta anziché il corso delle valli e passava per Monterumici, Monzuno, Trasasso, Le Croci, Cedrecchia, per volgere poi verso la Toscana. Dopo l'apertura della strada della Futa l'antica strada veniva abbandonata con conseguente danno del dominio feudale di Monzuno. Recenti studi e saggi a opera di due appassionati di storia locale e di archeologia, Cesare Agostini e Franco Santi, hanno riportato alla luce numerose tracce della strada di epoca romana, oggi nota come Flaminia militare, che conduceva da Bologna ad Arezzo passando per Fiesole. Dal 1914 al 1934 il comune fu interessato dalla costruzione della Direttissima, la nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze. L'attraversamento del Setta diede luogo alla costruzione del ponte più lungo della linea, 320 m su 14 archi.
Una frazione del comune di Monzuno, Vado, situata sulla riva destra del torrente Setta, fu in gran parte distrutta durante i bombardamenti aerei del maggio 1944 a causa della presenza nel paese del viadotto ferroviario della Direttissima. Il capoluogo, situato sulla montagna che domina il Setta, non subì gravi danni e conserva tuttora in parte il carattere originale che ha perduto Vado. Quest'ultimo infatti fu rapidamente ricostruito sulle rovine, seguendo lo schema del paese precedente, ma ad un livello superiore di qualche metro. Monzuno oggi è punto di passaggio sulla Via degli Dei, un trekking che congiunge Bologna con Firenze ripercorrendo buona parte del tracciato della Flaminia militare, frequentato ogni anno da migliaia di viaggiatori.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Monzuno (BO), luglio 1944-aprile 1945[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio comunale hanno sede le seguenti chiese:
- Cuore Immacolato di Maria di Rioveggio
- Chiesa di San Michele Arcangelo di Brigola
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Montorio
- Sant'Ansano di Brento
- San Giacomo di Gabbiano
- San Giovanni Battista di Vado
- Chiesa di Santa Maria Assunta di Lama di Setta
- San Giovanni Evangelista di Monzuno
- Chiesa della Beata Vergine delle Campagne
- Chiesa della Madonna della Cavaliera
- Chiesa di Santa Maria delle Selve
- Oratorio della Madonna del Buonconsiglio
- San Martino di Trasasso
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre di Montorio
- Castello dei Cavalieri di S. Stefano a Montorio
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era pari a 672 persone, pari al 10,77% dei residenti.[7]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]- Pinacoteca Archivio Nino Bertocchi - Lea Colliva[8]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è servito dal casello Rioveggio dell'autostrada A1, che si trova nella località omonima ed è collegato a Monzuno tramite la strada provinciale 38. Per Vado e Rioveggio passa la provinciale 325, già strada statale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio.
La stazione, in località Vado, è raggiungibile dal capoluogo comunale con la strada provinciale 59.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2 giugno 1985 | 10 giugno 1990 | Gianpiero Calzolari | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [9] |
10 giugno 1990 | 23 dicembre 1991 | Gianpiero Calzolari | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [9] |
23 dicembre 1991 | 24 aprile 1995 | Domenico Musolesi | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [9] |
24 aprile 1995 | 24 gennaio 1999 | Franca Berti | - | Sindaco | [9] |
15 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Andrea Marchi | centro-sinistra | Sindaco | [9] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Andrea Marchi | centro-sinistra | Sindaco | [9] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Marco Mastacchi | lista civica di destra | Sindaco | [9] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Marco Mastacchi | lista civica di destra: Dimmi | Sindaco | [9] |
27 maggio 2019 | in carica | Bruno Pasquini | lista civica di destra: Dimmi | Sindaco | [9] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=144330
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
- ^ Pinacoteca Archivio Nino Bertocchi - Lea Colliva, su www.cittametropolitana.bo.it, ultimo aggiornamento 28 agosto 2023. URL consultato il 4 settembre 2023.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Diario di Paese / Mario Marri / Ed. Aspasia 1994 / con una presentazione dell'antropologa Michela Taddei Saltini
- Monzuno e la valle del savena / Ed. Cassa Rurale ed Artigiana di Monzuno 1991 / Formato 30x21 pagg. 126
- Monzuno / Giuseppe Coccolini / Ed. Comune di Monzuno 1975 / pagg. 165
- Il nostro Vado / Renato Mazzanti, Giorgio Quadri / Ed. Gruppo di Studi Savena Setta Sambro 2007 / pagg. 307
- Monzuno Territorio e beni culturali di un'area comunale dell'Appenino bolognese / Ed. Comune di Monzuno 1974 / pagg. 191
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monzuno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.monzuno.bologna.it.
- Monzuno, su sapere.it, De Agostini.
- L. Arbizzani, Monzuno, (BO) 1943 - 1945, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Monzuno, (BO) 1796 - 1918, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
- Monzuno, (BO) 1919 - 1943, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240524491 · SBN PARL000022 |
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