Lingua corasmia
Corasmio † | |
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Parlato in | Corasmia |
Periodo | fino al XII secolo |
Locutori | |
Classifica | estinta |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue indoiraniche Lingue iraniche Lingue iraniche orientali Lingue iraniche nordorientali |
Codici di classificazione | |
ISO 639-3 | xco (EN)
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Glottolog | khwa1238 (EN)
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La lingua corasmia, detta anche corasmio,[1] corasmiano o chvarezmio,[2] è una lingua iranica orientale estinta[3][4][5][6], strettamente legata al sogdiano. Era parlata nella regione della Corasmia, situata lungo il corso inferiore del fiume Amu Darya a sud del lago d'Aral, nella parte settentrionale dell'odierno Uzbekistan, e nelle zone limitrofe del Turkmenistan.
La nostra conoscenza del corasmiano è limitata alla sua fase medio-iranica e, come per il sogdiano, non è ben conosciuta la sua forma antica. Prima dell'avanzata dell'Islam in Transoxiana (inizio VIII secolo d.C.), il corasmiano era scritto con caratteri simili a quelli del sogdiano e del pahlavi, con radici nell'alfabeto aramaico imperiale. Dalle poche testimonianze rimanenti di questa scrittura (da monete e manufatti), è stato osservato che il corasmiano scritto includeva logogrammi aramaici o ideogrammi, cioè, parole scritte in aramaico per rappresentare parole native pronunciate.
Dopo l'avanzata dell'Islam, il corasmiano utilizzò una versione dell'alfabeto persiano-arabo con qualche segno in più per rappresentare i suoi suoni specifici, come la lettera څ, che rappresenta /ts/ e /dz/, come nell'ortografia tradizionale Pashtu[7]. Una versione di questo alfabeto sopravvive e viene usato dai parlanti moderni di pashto.
Dagli scritti dei grandi studiosi corasmiani, Biruni e Zamakhshari, sappiamo che la lingua era in uso almeno fino al XII secolo, quando fu gradualmente sostituito da vari dialetti del turco, nonché dal persiano.
Oltre a diversi termini astronomici utilizzati da Biruni, le nostre altre fonti di corasmiano comprendono che il dizionario arabo-persiano-corasmiano di Zamakhshari e diversi testi giuridici che utilizzano termini corasmiani per spiegare alcuni concetti legali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giorgio Raimondo Cardona, Introduzione all'etnolinguistica, Il Mulino, 1976.
- ^ Vittore Pisani, Glottologia indoeuropea, Rosenberg & Sellier, 1971.
- ^ (EN) Encyclopedia Iranica, "The Chorasmian Language", D.N.Mackenzie Archiviato il 14 luglio 2009 in Internet Archive.
- ^ (EN) Andrew Dalby, Dictionary of Languages: the definitive reference to more than 400 languages, Columbia University Press, 2004, pg 278
- ^ (EN) MacKenzie, D. N. "Khwarazmian Language and Literature," in E. Yarshater ed. Cambridge History of Iran, Vol. III, Part 2, Cambridge 1983, pp. 1244-1249
- ^ (EN) Encyclopedia Britannica, "Iranian languages"
- ^ THE KHWAREZMIAN GLOSSARY—I, D. N. MacKenzie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Khwārezmian language, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Lingua corasmia, in Encyclopædia Iranica, Ehsan Yarshater Center, Columbia University.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 47835 · LCCN (EN) sh85072219 · BNF (FR) cb12001042m (data) · J9U (EN, HE) 987007543431205171 |
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