Osservatorio di Parkes
Parkes Observatory | |
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Organizzazione | Australia Telescope National Facility |
Stato | Australia |
Località | Parkes, Nuovo Galles del Sud |
Coordinate | 32°59′52″S 148°15′46.5″E |
Fondazione | 1961 |
Sito | www.parkes.atnf.csiro.au/ |
Telescopi | |
Parkes Radio Telescope | Radiotelescopio 64 m |
Mappa di localizzazione | |
L'osservatorio di Parkes (Parkes Observatory) è un osservatorio astronomico situato circa 20 km a nord della città di Parkes, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. Il principale strumento è un radiotelescopio di 64 metri di diametro, chiamato per anni informalmente The Dish o the Big Dish, sino al 2020 a cui è stato dato il nome[1] di Murriyang, parola che nella lingua del locale popolo aborigeno Wiradjuri significa "il mondo del cielo, là dove vive lo spirito Biyaami"[2].
Inaugurato nel 1961 ed entrato pienamente in funzione nel 1963, è stato impiegato dalla NASA per le missioni Apollo verso la Luna, in particolare per la ricezione delle trasmissioni televisive in diretta della passeggiata sulla Luna degli astronauti dell'Apollo 11, il 20 luglio 1969. Il ruolo dell'osservatorio di Parkes nella storica missione dell'Apollo 11 è raccontato nel film del 2000 The Dish.
Il radiotelescopio ha svolto un ruolo importante nella ricezione dei segnali inviati da diverse sonde interplanetarie della NASA, tra cui quelli della sonda Galileo, che nel 1995 fu la prima ad entrare in orbita attorno a Giove.
Nel 2010, dopo 40 anni di attività dell'osservatorio, la rete televisiva australiana ABC lo ha definito "lo strumento scientifico di maggior successo mai costruito in Australia".[3]
Assieme al radiotelescopio di Green Bank, il radiotelescopio di Parkes sarà impiegato nel progetto Breakthrough Listen, annunciato il 20 luglio 2015 e finanziato dal miliardario russo Yuri Milner.[4] La "prima luce" del progetto Breakthrough Listen at Parkes è avvenuta l'8 novembre 2016[5] focalizzando l'obiettivo verso Proxima b.
Ad oggi il radiotelescopio di Parkes, pur avendo un limitato campo visivo è anche lo strumento migliore per rilevare i fast radio burst.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ MEDIAINAF TV, Da Parkes a Murriyang, il radiotelescopio di Apollo 11 cambia nome, su YouTube, 10 novembre 2020.
- ^ Un nome aborigeno per il “padellone” di Parkes, su media.inaf.it, 10 novembre 2020.
- ^ 40 Years of the Dish
- ^ A Russian Tycoon Is Spending $100 Million to Hunt for Aliens
- ^ Eleonora Ferroni, Anche gli australiani a caccia di ET, su MEDIA INAF. URL consultato il 10 novembre 2016.
- ^ La natura enigmatica dei Fast Radio Bursts, su media.inaf.it, MEDIA INAF.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su osservatorio di Parkes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su parkes.atnf.csiro.au.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139998759 · ISNI (EN) 0000 0000 9505 2479 · LCCN (EN) nr96011541 · GND (DE) 1086367588 |
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