Issachar
Issachar era il nono figlio di Giacobbe, il quinto con la prima moglie, Lia.
È anche il nome di una tribù israelitica.
Il nome è ebraico e può essere scritto anche Yissachar o Issacar, trascritto in lingua ebraica יִשָּׂשׁכָר, vocalizzazione standard Yissaḫar, oppure vocalizzazione tiberiense Yiśśâḵār.
Significa egli è un salario o uomo di salario.
Il nome di Issachar viene spiegato nel libro della Genesi capitolo 30, versetto 18: Lia disse, "Dio mi ha dato la mia ricompensa perché ho concesso la mia ancella a mio marito (come concubina)", e lo chiamò Issachar.
La frase non ha un significato immediato. La nascita di Issachar è in realtà un racconto che occupa i capitoli 29 e 30.
Lia e Rachele
[modifica | modifica wikitesto]Giacobbe si era innamorato di Rachele e per averla dovette lavorare sette anni da suo padre Labano. Ma questi agì con inganno e il giorno del matrimonio sostituì Rachele con sua sorella Lia, più grande e, racconta Gn 29,17, dagli occhi smorti.
Giacobbe poi ottenne comunque Rachele, bella di forme e di avvenente aspetto, e la amò più di Lia.
Lia però era più fertile di Rachele ed ebbe sette figli mentre Rachele solo due, Giuseppe e Beniamino, partorendo il quale morì.
Da Gn 19:31 a Gn 30:24 vengono raccontate le dodici gravidanze, come una guerriglia tra le due mogli e i nomi scelti per i figli rispecchiano la posizione della madre in questa battaglia. Inoltre facevano giacere il marito con la propria ancella, Bila per Rachele e Zilpa per Lia, che ebbero due gravidanze a testa.
Lia però pare abbia avuto un risentimento a farsi sostituire, lei così fertile, dalla serva Zilpa.
Genesi 30:14-18 racconta che un giorno Ruben, primogenito, figlio di Lia, andò a coglier mandragore per donarle alla madre.
Ma Rachele ne chiese per sé. Al che Lia volle qualcosa in cambio e chiese una notte con Giacobbe, una notte che sarebbe dovuta toccare a Rachele.
Questa acconsentì. E Lia rimase incinta di Issachar.
Lia gridò di giubilo poiché era in là con gli anni ma JHWH l'aveva ricompensata con un quinto figlio ufficiale, dopo i due naturalizzati di Zilpa, Gad e Aser.
Ecco il senso del versetto 18 Dio mi ha dato il mio salario, per aver dato la mia schiava a mio marito.
Tribù di Issachar
[modifica | modifica wikitesto]Issachar ebbe quattro figli che lo accompagnarono nella migrazione della famiglia di Giacobbe in Egitto.
Dopo l'esodo la sua tribù si stabilì nella valle di Jezreel e nei bassi monti ad est del monte Tabor.
La benedizione di Giacobbe, amministrata in Egitto e registrata nella Genesi 49:14-15[1], descrive Issachar come "un asino forte" che "divenne uno schiavo ai lavori forzati", forse indicando che la tribù di Issachar era soggetta al dominio dei cananei di quella regione.
Tra i suoi figli vi è Tola, capostipite dei tolaiti. Tra i suoi discendenti vi è l'omonimo giudice Tola, e due re di Israele: Baasa e suo figlio Ela.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Issachar, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | LCCN (EN) no2012123547 · J9U (EN, HE) 987007499241905171 |
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- ^ Gen 49:14-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.