Coordinate: 46°46′20″N 9°12′22″E

Ilanz/Glion

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Ilanz/Glion
comune
Ilanz/Glion – Stemma
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Grigioni
RegioneSurselva
Amministrazione
CapoluogoIlanz
Lingue ufficialiromancio
tedesco
Data di istituzione2014
Territorio
Coordinate
del capoluogo
46°46′20″N 9°12′22″E
Altitudine698 m s.l.m.
Superficie133,48[1] km²
Abitanti4 851[2] (2021)
Densità36,34 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBrigels, Falera, Glarona Sud (GL), Laax, Lumnezia, Obersaxen Mundaun, Safiental, Sagogn, Schluein
Altre informazioni
Cod. postale7111, 7112, 7126-7128, 7130, 7141, 7154-7157
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS3619
TargaGR
Cartografia
Ilanz/Glion – Mappa
Ilanz/Glion – Mappa
Sito istituzionale

Ilanz/Glion (Ilanz è la denominazione in tedesco e Glion [ʎɔn] quella in romancio[3]) è un comune svizzero di 4 851 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Surselva della quale è capoluogo.

Geografia fisica

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La regione è piuttosto soleggiata ed è caratterizzata da precipitazioni modeste[senza fonte].

Il comune di Ilanz/Glion è stato istituito il 1º gennaio 2014 con la fusione dei comuni soppressi di Castrisch, Duvin, Ilanz (il quale nel 1978 aveva inglobato il comune soppresso di Strada), Ladir, Luven, Pigniu, Pitasch, Riein, Rueun, Ruschein, Schnaus, Sevgein e Siat; capoluogo comunale è Ilanz, del quale il comune di Ilanz/Glion ha adottato lo stemma[3][4].

Geografia antropica

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Ilanz

Le frazioni di Ilanz/Glion sono[3][5]:

Infrastrutture e trasporti

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La stazione di Ilanz

Ilanz/Glion è servito dalle stazioni di Castrisch, di Ilanz, di Rueun e di Schnaus-Strada della Ferrovia Retica (linea Reichenau-Disentis).

  1. ^ (DEFR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 18 aprile 2023.
  2. ^ (DEENFRIT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2021, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 25 agosto 2022. URL consultato il 18 aprile 2023.
  3. ^ a b c Ilanz/Glion, in Dizionario storico della Svizzera, 22 settembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  4. ^ (DERM) Gemeindewappen, su ilanz-glion.ch, sito istituzionale del comune di Ilanz/Glion. URL consultato il 18 aprile 2023.
  5. ^ (DERM) Fraktionen, su ilanz-glion.ch, sito istituzionale del comune di Ilanz/Glion. URL consultato il 18 aprile 2023.
  6. ^ Martin Bundi, Castrisch, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  7. ^ Adolf Collenberg, Duvin, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  8. ^ Martin Bundi, Ilanz, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  9. ^ Martin Bundi, Strada, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  10. ^ Adolf Collenberg, Ladir, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  11. ^ Martin Bundi, Luven, in Dizionario storico della Svizzera, 12 luglio 2017. URL consultato il 18 aprile 2023.
  12. ^ Adolf Collenberg, Pigniu, in Dizionario storico della Svizzera, 12 luglio 2017. URL consultato il 18 aprile 2023.
  13. ^ Martin Bundi, Pitasch, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  14. ^ Martin Bundi, Riein, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  15. ^ Adolf Collenberg, Rueun, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  16. ^ Adolf Collenberg, Ruschein, in Dizionario storico della Svizzera, 5 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  17. ^ Martin Bundi, Schnaus, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  18. ^ Martin Bundi, Sevgein, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  19. ^ Adolf Collenberg, Siat, in Dizionario storico della Svizzera, 7 dicembre 2016. URL consultato il 18 aprile 2023.
  • AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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