Here Comes the Sun

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Here Comes the Sun
ArtistaThe Beatles
Autore/iGeorge Harrison
GenereFolk rock
Pop rock
Pubblicazione originale
IncisioneAbbey Road
Data1969
Durata3:06
Certificazioni (digitale)
Dischi d'oroGermania (bandiera) Germania[1]
(vendite: 250 000+)
Dischi di platinoDanimarca (bandiera) Danimarca (2)[2]
(vendite: 180 000+)
Italia (bandiera) Italia[3]
(vendite: 70 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (3)[4]
(vendite: 1 800 000+)
Spagna (bandiera) Spagna (2)[5]
(vendite: 120 000+)

Here Comes the Sun è un brano musicale del gruppo musicale britannico The Beatles, contenuta nell'undicesimo album in studio Abbey Road del 1969.

È considerata una delle migliori composizioni di George Harrison.

Tra il 1968 e il 1969 il chitarrista George Harrison stava passando un periodo molto sgradevole a causa delle spiacevoli registrazioni per il White Album seguite dalle ancora peggiori di Let It Be, dopo le quali aveva temporaneamente lasciato il gruppo. Intorno allo stesso periodo era stato inoltre arrestato per possesso di marijuana.

Un giorno della primavera del 1969, Harrison, invece di partecipare agli affari burocratici della neonata Apple, si presentò a casa dell'amico Eric Clapton per fargli ascoltare dei nastri.[6] Finita la seduta di ascolto, i due si riposarono nel giardino della villa, dove il sole batteva forte, e proprio in quel momento venne a George l'ispirazione per questa canzone, dedicata al sole.[7] Il pezzo fu registrato senza l'apporto di John Lennon, ancora ricoverato in ospedale dopo un incidente stradale.

L'astronomo Carl Sagan propose che nella Registrazione d'Oro (Voyager Golden Record) della sonda spaziale Voyager 1 fosse inclusa questa canzone, per rappresentare agli occhi di un eventuale extraterrestre la specie umana. I Beatles furono molto entusiasti della proposta, ma non possedevano il copyright del loro brano e perciò, quando la sonda partì nel 1977, la canzone non fu inclusa.[8]

Nel 1979 George Harrison incluse nel suo album George Harrison un seguito della canzone, intitolato Here Comes the Moon.[9]

L'uso peculiare della chitarra acustica con capotasto al settimo tasto crea quel suono scintillante e cristallino che contraddistingue tutto il brano, e soprattutto l'inconfondibile introduzione. Harrison adotta uno stile di pennata molto in voga al tempo: usando il plettro, riesce a pizzicare più corde con diverso accento, in modo da suonare contemporaneamente melodia e armonia.

L'andamento ritmico è complesso: alternando battute in 11/8, 4/4 e 7/8 e con un astuto quanto studiato uso delle cadenze, questa sezione risulta strana, eppure di facile ascolto, come le simili soluzioni adottate da John Lennon in She Said She Said o Happiness Is a Warm Gun.[7]

Gruppo
Altri musicisti
  1. ^ (DE) The Beatles – Here Comes The Sun – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 12 giugno 2023.
  2. ^ (DA) Here Comes the Sun, su IFPI Danmark. URL consultato il 20 agosto 2024.
  3. ^ Here Comes the Sun (certificazione), su FIMI. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  4. ^ (EN) Here Comes the Sun, su British Phonographic Industry. URL consultato il 25 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 21 febbraio 2024. Digitare "The Beatles" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  6. ^ Bill Harry, Beatles - L'enciclopedia, Arcana, Roma 2001, pag. 352.
  7. ^ a b Pepperland.it. URL consultato il 9 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2014).
  8. ^ (EN) Tony Phillips, Voyager, The Love Story, su science.nasa.gov, NASA Science. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2012).
  9. ^ (EN) Graham Calkin, George Harrison, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 16 agosto 2014.
  10. ^ (EN) Al Campbell, Flaming Schoolgirls, su allmusic.com, allmusic. URL consultato il 7 maggio 2012.

Collegamenti esterni

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