Karl-Heinz Narjes
Karl-Heinz Narjes | |
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Commissario europeo per l'Industria, la Scienza e la Ricerca | |
Durata mandato | 6 gennaio 1985 – 5 gennaio 1989 |
Presidente | Jacques Delors |
Predecessore | Étienne Davignon (Affari industriali) |
Successore | Martin Bangemann (Affari industriali) Filippo Maria Pandolfi (Scienza e ricerca) |
Commissario europeo per il Mercato interno, l'Innovazione industriale, l'Unione doganale, l'Ambiente e la Tutela dei consumatori | |
Durata mandato | 6 gennaio 1981 – 5 gennaio 1985 |
Presidente | Gaston Thorn |
Predecessore | Étienne Davignon (Mercato interno, unione doganale ed imprese) Lorenzo Natali (Ambiente) Richard Burke (Unione doganale e tutela dei consumatori) |
Successore | Francis Arthur Cockfield (Mercato interno e unione doganale) Karl-Heinz Narjes (Industria, scienza e ricerca) Stanley Clinton Davis (Ambiente e tutela dei consumatori) |
Dati generali | |
Partito politico | Unione Cristiano Democratica |
Karl-Heinz Narjes (Soltau, 30 gennaio 1924 – Bonn, 26 gennaio 2015[1]) è stato un politico e funzionario tedesco. È stato commissario europeo.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Narjes crebbe a Neustrelitz e vi si diplomò alla scuola superiore "Carolinum" nel 1941[2]. Poco dopo entrò nella marina come sottotenente di vascello e partecipò alla seconda guerra mondiale[3]. Nel 1944 l'U-Boot su cui si trovava venne colpito dalla marina britannica[3] e Narjes fu catturato come prigioniero, venne liberato dopo tre anni e otto mesi nell'autunno 1947[2][4].
Narjes trascorse un anno di prigionia in Gran Bretagna e due in Canada, nell'Alberta[2]. In quegli anni cominciò a studiare giurisprudenza e dopo il ritorno in patria proseguì gli studi all'Università di Amburgo, superando il primo esame di stato nel 1949[2][4]. Nel 1952 conseguì il dottorato, con uno studio sulle unioni doganali ed economiche[4]. Dopo un periodo di pratica legale, nel 1953 superò il secondo esame di stato[4].
Carriera amministrativa
[modifica | modifica wikitesto]Lavorò brevemente all'ufficio delle finanze regionali di Brema. Nel maggio 1955 cominciò a lavorare per il ministero degli esteri tedesco e l'anno successivo venne nominato vice console generale della Germania Ovest a Basilea[2][4].
Nel 1958 Narjes venne nominato vice capo di gabinetto del primo presidente della Commissione della Comunità Economica Europea Walter Hallstein e nel 1963 divenne suo capo di gabinetto[4]. Nel 1967 divenne direttore generale per la stampa e l'informazione della Commissione delle Comunità europee[4].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1967 Narjes aderì all'Unione cristiano democratica (CDU).
Ministro regionale e parlamentare
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 novembre 1969 Narjes lasciò il suo incarico alla Commissione delle Comunità europee perché venne chiamato dal primo ministro dello Schleswig-Holstein Helmut Lemke come ministro regionale per l'economia e i trasporti[4]. Nel 1971 Narjes venne eletto membro del parlamento regionale dello Schleswig-Holstein e mantenne l'incarico di ministro per l'economia e i trasporti nel nuovo governo regionale guidato da Gerhard Stoltenberg.
Si dimise dagli incarichi di governo e rappresentanza a livello regionale nel 1972, dopo essere stato eletto membro del Bundestag in rappresentanza dello Schleswig-Holstein[5]. Venne rieletto anche in seguito e rimase in parlamento fino al gennaio 1981[6]. Dal 1972 al 1976 presiedette la commissione parlamentare per gli affari economici[6].
Commissario europeo
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 gennaio 1981 Narjes entrò in carica come commissario europeo per il mercato interno, l'innovazione industriale, l'unione doganale, l'ambiente e la tutela dei consumatori nell'ambito della Commissione Thorn. Fece parte anche della successiva Commissione Delors I, come commissario per l'industria, la scienza e la ricerca e come vicepresidente.
Attività successive
[modifica | modifica wikitesto]Narjes venne chiamato ad insegnare presso il Centro di studi europei dell'università di Treviri.
Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]Narjes era sposato ed aveva due figli.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- "Die integrierende Wirkung der Forschungspolitik der Europäischen Gemeinschaften", in Angewandte Chemie, vol. 102, nº 11, pagg. 1225–1232, novembre 1990.
- "Internal Market Problems of the European Community", in The World Economy, vol. 7, nº 2, pagg. 215–217, giugno 1984.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Necrologio su general-anzeiger-bonn.de
- ^ a b c d e f (DE) Europäische Integration aus historischer Erfahrung. Colloquio con Michael Gehler, Centro di studi sull'integrazione europea, Università di Bonn, 2004 Archive of European integration, University of Pittsburgh.
- ^ a b (DE) Discorso del segretario di Stato presso il ministero dell'economia e del lavoro Rezzo Schlauch in occasione delle celebrazioni per l'ottantesimo compleanno del ex vicepresidente della Commissione europea dott. Karl-Heinz Narjes Commissione europea.
- ^ a b c d e f g h (DE) Narjes, Karl-Heinz, su Archivi storici dell'Unione europea collection. URL consultato il 29 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2014).
- ^ a b (EN) Note biografiche su Karl-Heinz Narjes Archiviato il 15 ottobre 2007 in Internet Archive. Aventis Triangle Forum.
- ^ a b (DE) Karl-Heinz Narjes Konrad Adenauer Stiftung.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karl-Heinz Narjes
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Discorso del segretario di Stato presso il ministero dell'economia e del lavoro Rezzo Schlauch in occasione delle celebrazioni per l'ottantesimo compleanno del ex vicepresidente della Commissione europea dott. Karl-Heinz Narjes Commissione europea.
- (DE) Europäische Integration aus historischer Erfahrung. Colloquio con Michael Gehler, Centro di studi sull'integrazione europea, Università di Bonn, 2004 Archive of European integration, University of Pittsburgh.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51782603 · ISNI (EN) 0000 0000 8130 2641 · LCCN (EN) n85287591 · GND (DE) 118737996 · BNF (FR) cb12439565w (data) · J9U (EN, HE) 987007334631505171 |
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