Franz Pilati von Tassul

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Franz Pilati von Tassul, anche menzionato come Franz Pilati von Thassul e Franz Pilati von Tassulo (Bausin, 14 novembre 1746[1]Pécs?, 16 ottobre 1805[2]), è stato un generale austriaco.

Figlio del barone Josef Pilati von Tassul (Vienna, 1º ottobre 1708 - Linz, 3 luglio 1759) e della baronessa Maria Theresia von Manstorf-Daxberg (Linz, 29 ottobre 1702 - 18 luglio 1781),[3] entrò nell'accademia militare di Wiener Neustadt il 4 settembre 1764. Sottotenente nel 1768 servì nel Reggimento Cavalleggeri N.1 dell'esercito imperiale.[4]

Nell'ottobre del 1792 prese parte all'assedio di Spira contesa alle truppe francesi ed ebbe tra i suoi sottoposti il tenente Giuseppe Lechi, futuro generale di Napoleone Bonaparte.

Nel 1796 col grado di colonnello comandò il Reggimento Cavalleggeri N.1 a Radkersburg.[5] Nel 1799 promosso maggior generale comandò la brigata di cavalleria di stanza a Seghedino (Ungheria).[6] Nel maggio del 1800 fu comandato in Italia agli ordini del generale conte G. Palffy nel contrasto dell'avanzata francese di Napoleone Bonaparte in Piemonte.

Il 26 maggio partecipò alla battaglia del ponte sul torrente Chiusella nei pressi di Romano Canavese, ove il generale Palffy cadde in combattimento. Due giorni dopo, il 28 maggio, inquadrato nella divisione del generale Karl Hadik von Futak, si scontrò nuovamente con l'avanguardia nemica francese sul fiume Orco nei pressi di Foglizzo.[7]

Il 14 giugno 1800 combatté nella battaglia di Marengo. Verso mezzogiorno la "Brigata Pilati", composta da tre squadroni del Reggimento dragoni N.1 con 399 uomini e da sei squadroni del Reggimento dragoni N.4 con 1.053 uomini, fu attaccata dalla cavalleria del generale francese François Étienne Kellermann mentre in offensiva guadava il rio Fontanone in posizione sfavorevole e costretta a ripiegare dopo aspro combattimento. Le sorti della battaglia restarono comunque a favore degli austriaci fino all'inattesa entrata in campo del generale francese Louis Charles Antoine Desaix che mise in rotta gli austriaci. A sera, nella confusione della disfatta, i resti della Brigata Pilati tentarono un'ultima resistenza nel borgo di Marengo ma furono sbaragliati[8].

Nel 1805 era inquadrato nell'Esercito del Danubio. Ferito nel combattimento probabilmente presso Pécs, soccombette il 16 ottobre 1805. Altri indicano il 28 agosto (Roots Web World Connect Project) e il 31 agosto (Leopold Kudna "Biographical Dictionnary of all Austrian Generals etc.") date improbabili perché anteriori all'inizio delle ostilità (8 settembre 1805).

Fu membro degli Illuminati di Baviera.[9]

Tomba di Francesco Pellati della Torre nella cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria della Corte di Castellazzo Bormida.

Gli storici Hermann Hueffer, Alfred Julius Moritz Herrmann e il capitano V. Pittaluga[10] hanno avanzato l'ipotesi, non dimostrata, che Franz Pilati fosse in realtà il conte Giovanni Francesco Pellati della Torre di Mombisaggio, suddito sabaudo, nativo di Castellazzo Bormida che avrebbe optato da giovane per la carriera militare presso l'esercito austriaco, cambiando poi il suo gentilizio in Franz Pilati von Tassul.[11][12][13] Tale ipotesi sembrerebbe però essere smentita tanto da alcuni documenti ufficiali austriaci,[14] tanto da una lapide presente nella chiesa di S. Maria della Corte a Castellazzo Bormida, in cui viene indicato che Giovanni Francesco Pellati sarebbe nato il 3 ottobre 1749 (Castellazzo Bormida) e morto il 22 ottobre 1831 (Castellazzo Bormida).

  1. ^ Leopold Kudna "Biographical Dictionary of all Austrian Generals etc." [napoleon-series.org]
  2. ^ Theodor Ignaz Leitner v. Leitnertreu "Ausfuerliche Gechichte der Wiener-Neustaedter MiltaerAkademie" Hermannstadt 1852.
  3. ^ Rootsweb's World Connect Project
  4. ^ Johann Svoboda, Die Theresianische Militär-akademie zu Wiener-Neustadt und ihre Zöglinge: 1838-1893, 1897.
  5. ^ Istvan Nagy "Austrian Cavalry Regiments and Their Commanders 1792-1815: the Chevauxlegers" http://www.napoleon-series.org/military/ organization/Austria
  6. ^ " Schematismus der oesterreichisch-kaiserlichen Armèe" 1801 books.google.com
  7. ^ Virgilio Ilari e Ciro Paoletti, Storia militare dell'Italia giacobina: dall'armistizio di Cherasco ..., 2001.
  8. ^ Harald Scala "Die Schlacht bei Marengo am 14. Juni 1800" http://www.kuk-wehrmacht.de/gefechte[collegamento interrotto]
  9. ^ Deutsche aufklaererische Adelige als Erleuchtete 1776-93
  10. ^ V. Pittaluga, La battaglia di Marengo, in "Rivista di storia, arte, archeologia per le province di Alessandria e Asti" a cura della Società di storia, arte, e archeologia per le provincie di Alessandria e Asti, 1900.
  11. ^ Hermann Hueffer, Quellen zur Geschichte der Kriege von 1799 und 1800, 1901.
  12. ^ Alfred Julius Moritz Herrmann, Marengo, 1903.
  13. ^ Nicole Gotteri, La police secrète du Premier Empire, 1997.
  14. ^ Schematismus der oesterreichischen k. Armèe 1801 - 1812 books.google.com
  • Constant v. Wurzbach, "Biographisches Lexikon des Kaiserthums Oesterreich", 1870.
  • Claudio Pilati, Marina Pilati Lusuardi, "Un contributo alla genealogia della famiglia Pilati di Tassullo", 2009.
  • Rootsweb?s World Connect Project.
  • V. Pittaluga, La battaglia di Marengo, in "Rivista di storia, arte, archeologia per le province di Alessandria e Asti" a cura della Società di storia, arte, e archeologia per le provincie di Alessandria e Asti, 1900.
  • (DE) Johann Svoboda, Die Theresianische Militär-akademie zu Wiener-Neustadt und ihre Zöglinge: 1838-1893, 1897.
  • Centenario della battaglia di Marengo: memorie storiche: volumi 1-2, a cura della Società di storia della provincia di Alessandria, 1900.
  • Vittorio Emanuele Pittaluga, Battaglia di Marengo, 14 giugno 1800: con annessi due schizzi, 1898.
  • Marco Gioannini e Giulio Massobrio, Marengo, 2000.
  • (DE) Hermann Hueffer, Quellen zur geschichte der Kriege von 1799 und 1800, 1901.
  • (DE) Alfred Julius Moritz Herrmann, Marengo, 1903.
  • Antonino Ronco, Genova tra Massena e Bonaparte: storia della Repubblica Ligure, 1988.
  • (FR) Nicole Gotteri, La police secrète du Premier Empire, 1997.
  • (DE) Franz Joseph Adolf Schneidawind, Feldmarschall Graf Radetzky, sein kriegerisches Leben und seine ..., 1851.
  • Virgilio Ilari e Ciro Paoletti, Storia militare dell'Italia giacobina: dall'armistizio di Cherasco ..., 2001.