Fiat A.10
Fiat A.10 | |
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Il motore Fiat A.10 | |
Descrizione generale | |
Costruttore | Fiat Aviazione |
Tipo | motore in linea |
Numero di cilindri | 6 |
Alimentazione | 1 carburatore doppio corpo |
Schema impianto | |
Cilindrata | 9,5 L |
Alesaggio | 120 mm |
Corsa | 140 mm |
Distribuzione | SOHC 2 valvole per cilindro |
Combustione | |
Combustibile | benzina |
Raffreddamento | ad acqua |
Uscita | |
Potenza | 110 CV (81 kW) a 1 400 giri/min |
Dimensioni | |
Lunghezza | 1 470 mm [1] |
Larghezza | 400 mm [1] |
Altezza | 820 mm [1] |
Peso | |
A vuoto | 190 kg [1] |
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Il Fiat A.10 era un motore aeronautico 6 cilindri in linea raffreddato ad acqua prodotto dall'azienda italiana FIAT, successivamente Fiat Aviazione, nel 1914.
Fu il primo motore aeronautico prodotto in serie dall'azienda torinese.
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il Fiat A.10 presentava una configurazione con i cilindri disposti in blocchi di tre coppie con camicie d'acciaio saldate e collegate tra loro dalla canalizzazioni per il raffreddamento. Ogni coppia poggiava imbullonata sul basamento realizzato in alluminio da due semigusci che conteneva l'albero a gomiti. La distribuzione era affidata ad un singolo albero a camme posizionato in testa e che andava ad azionare le 2 valvole di aspirazione e di scarico.
La trasmissione del moto al perno dell'elica avveniva direttamente.
L'unità era accreditata di 100 CV (73,5 kW) nominali.[2]
Velivoli utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bill Gunston, (1986). World Encyclopaedia of Aero Engines. Patrick Stephens: Wellingborough. pag. 62
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fiat A-10, in The History of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 19 lug 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
- (EN) Fiat A-10, in WWI Aviation Pictorial History - An Illustrated History of World War I, http://www.wwiaviation.com/toc.html, 20 mag 2000. URL consultato il 24 mar 2010 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2010).