Fede Galizia
Fede Galizia (Milano, 1578? – Milano, 1630) è stata una pittrice italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pittrice barocca, figlia del pittore miniaturista trentino Nunzio Galizia, iniziò a lavorare all'età di 12 anni. Fra le sue opere ci sono ritratti e scene di soggetto religioso; ma è conosciuta soprattutto per i dipinti di nature morte.
La sua data di nascita (1578) è incerta. Ricavata da una lunga iscrizione - non di mano dell'autrice - sul Ritratto di Paolo Morigia, potrebbe essere anticipata al 1574; ma l'iscrizione è stata riconosciuta spuria.[1] Nella bottega paterna Fede Galizia divenne pratica nell'incisione e nella miniatura. La prima opera a noi nota è il ritratto inciso di Gherardo Borgogni, per le edizioni del 1592 e del 1593 di due raccolte di rime.[2]
Eseguì il ritratto di suo padre, di sua madre e di due nobildonne milanesi - purtroppo perduti - e il Ritratto di Paolo Morigia, seduto al suo scrittoio - conservato alla Pinacoteca Ambrosiana - in cui espresse forte caratterizzazione fisiognomica e diede precisa e dettagliata attenzione, in particolare, al riflesso delle finestre sulle lenti degli occhiali che lo storico tiene in mano. Nel 1596 firmò e datò Giuditta con la testa di Oloferne, dipinto in cui indugiò più nella cura di vesti e di gioielli, che nella esaltazione della drammaticità della scena. L'opera è comunque fondamentale per essere la prima documentata su questo soggetto da parte di una donna pittrice, seguita quindi da quelle eseguite da Lavinia Fontana e da Artemisia Gentileschi.[3]
Morì di peste, a Milano, nel 1630.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Noli me tangere, Pinacoteca di Brera, Milano.
- Cristo nell'orto, Museo Diocesano, Milano.
- Ritratto di Paolo Morigia, Pinacoteca Ambrosiana, Milano.
- Giuditta con la testa di Oloferne (1596), Ringling Museum of Art, Sarasota (Florida).
- Giuditta con la testa di Oloferne (1601), Galleria Borghese di Roma
- Natura morta con mele e pesche, Metropolitan Museum of Art, New York.
- Ritratto di uomo con teschio
- San Carlo in processione con il Santo Chiodo, Milano, Museo del Duomo
- Noli me tangere (1616) (pala d'altare), Basilica di Santo Stefano Maggiore, Milano.
- Natura morta con alzata di pere, terzo decennio XVII secolo, Museo civico Amedeo Lia, La Spezia.
- San Carlo in estasi davanti alla croce (tela, 1611), Chiesa di San Carlo alle Mortelle, Napoli.
- ritratto del benefattore Pietro Martire Mascheroni
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Berra, p. 14.
- ^ Gherardo Borgogni, Nuova scielta di rime, Bergamo, per Comin Ventura, 1592, SBN IT\ICCU\LO1E\000197. e Girolamo Casoni, Gioie poetiche di madrigali del sig. Hieronimo Casone, e d'altri celebri poeti de' nostri tempi, dal signor Gherardo Borgogni, di nuouo raccolte, e poste in luce., Pauia, per gli heredi del Bartoli, 1593, SBN IT\ICCU\CNCE\009852.
- ^ Kevin R. Brine, Elena Ciletti, and Henrike Lähnemann, eds., The Sword of Judith: Judith Studies across the Disciplines, Cambridge: OpenBook, 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ann Sutherland Harris e Linda Nochlin, Women artists: 1550-1950: Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles, County Museum of Art, 1976, SBN IT\ICCU\UBO\1475244.
- (EN) Ilya Sandra Perlingieri, Sofonisba Anguissola: the first great woman artist of the Renaissance, Rizzoli, 1992, SBN IT\ICCU\BVE\0032355.
- Giacomo Berra, Appunti per Fede Galizia, in Arte cristiana, vol. 80, 1989, pp. 14-29.
- (EN) Sam Segal, An early still life by Fede Galizia, in The Burlington Magazine, CXL, n. 1140, marzo 1998, pp. 164–171.
- (EN) AA. VV., Italian women artists from Renaissance to Baroque, Milano, Skira, 2007, SBN IT\ICCU\VEA\0702687.
- (EN) Whitney Chadwick, Women, art, and society, London, Thames & Hudson, 2007, SBN IT\ICCU\BCT\0021991. 4. edizione.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fede Galizia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galìzia, Fede, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Maria Elena Massimi, GALIZIA, Fede, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95761649 · ISNI (EN) 0000 0000 8168 2736 · SBN LO1V035476 · CERL cnp01328621 · Europeana agent/base/5019 · ULAN (EN) 500013207 · LCCN (EN) nr90026031 · GND (DE) 11907107X · BNF (FR) cb14974363d (data) · J9U (EN, HE) 987007527014105171 |
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