La stagione 1993-1994 vede il Foggia rilanciarsi in campionato: l’olandese Roy, acquistato l’estate precedente, viene impiegato con maggiore continuità al fianco di Bresciani e Kolyvanov e ripaga l’allenatore con dodici reti. In cabina di regia incanta Stroppa, affiancato dai mastini Di Biagio e Seno, mentre in difesa El Flaco Chamot (arrivato dal Pisa) garantisce affidabilità. La qualificazione europea non è mai stata così vicina, ma il sogno s'infrange all’ultima gara di campionato a causa della sconfitta interna subita contro il Napoli, che per tutto il campionato è stato il principale avversario della squadra pugliese nella lotta per il piazzamento UEFA; l'incredibile beffa, a cui seguono gli adii del tecnico Zeman (che si è accordato con la Lazio) e di diversi giocatori importanti (che hanno firmato per squadre più blasonate), segna per il Foggia la fine del glorioso ciclo "Zemanlandia" e l'inizio del tracollo societario (quest'ultimo in particolare è dovuto anche all'arresto del patron Casillo per sospetto concorso esterno in associazione mafiosa).