Diocesi di Tarnów

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Diocesi di Tarnów
Dioecesis Tarnoviensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Cracovia
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoAndrzej Jeż
AusiliariStanisław Salaterski[1],
Leszek Leszkiewicz[2]
Presbiteri1.415, di cui 1.285 secolari e 130 regolari
781 battezzati per presbitero
Religiosi170 uomini, 930 donne
 
Abitanti1.111.907
Battezzati1.105.524 (99,4% del totale)
StatoPolonia
Superficie7.566 km²
Parrocchie454 (43 vicariati)
 
Erezione13 marzo 1786
Ritoromano
CattedraleAssunzione di Maria Vergine
IndirizzoKuria Diecezjalna, ul. Piłsudskiego 6, 33-100 Tarnów, Polska[3]
Sito webwww.diecezja.tarnow.pl
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Polonia
Il monastero benedettino di Tyniec e la chiesa abbaziale dei Santi Pietro e Paolo, che fu cattedrale della diocesi di Tyniec dal 1821 al 1826.
Il seminario diocesano.
La sede del museo diocesano.

La diocesi di Tarnów (in latino Dioecesis Tarnoviensis) è una sede della Chiesa cattolica in Polonia suffraganea dell'arcidiocesi di Cracovia. Nel 2022 contava 1.105.524 battezzati su 1.111.907 abitanti. È retta dal vescovo Andrzej Jeż.

La diocesi comprende la parte orientale del voivodato della Piccola Polonia e il distretto di Mielec nella parte orientale del Voivodato della Precarpazia.

Sede vescovile è la città di Tarnów, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. In diocesi sorgono 7 basiliche minori:

  • la basilica di Nostra Signora dei Dolori a Limanowa;
  • la basilica collegiata di Santa Margherita a Nowy Sącz;
  • la basilica di San Nicola a Bochnia;
  • la basilica di Santa Maria Maddalen e San Stanislao a Szczepanów;
  • la basilica di San Matteo Apostolo ed Evangelista a Mielec;
  • la basilica della Visitazione della Beata Vergine Maria a Tuchów;
  • la basilica di San Caterina d'Alessandria a Grybów.

Il territorio si estende su 7.566 km² ed è suddiviso in 43 decanati e 454 parrocchie.

Nei suoi primi 40 anni di vita, la storia della diocesi di Tarnów fu condizionata fortemente dai successivi e repentini cambiamenti geopolitici che videro coinvolti la Polonia e la regione di Cracovia.

La diocesi di Tarnów, suffraganea dell'arcidiocesi di Leopoli, fu canonicamente eretta il 13 marzo 1786 da papa Pio VI con la bolla In suprema Beati Petri. Il Papa riconobbe essenzialmente l'erezione della diocesi fatta dall'imperatore Giuseppe II il 20 settembre 1783 con quella parte della diocesi di Cracovia che in seguito alla prima spartizione della Polonia era stata assegnata al nuovo Regno di Galizia e Lodomiria (un dominio degli Asburgo-Lorena), ossia i territori a sud della Vistola. Il primo vescovo di Tarnów, eletto dall'imperatore, non ottenne mai il riconoscimento della Santa Sede.

Il 13 giugno 1805, con la bolla Indefessum personarum di papa Pio VII, il capitolo della cattedrale fu trasferito a Kielce, a nord della Vistola, dove fu contestualmente eretta una nuova diocesi. Il 24 settembre successivo, con la bolla Operosa atque indefessa del medesimo papa, il territorio della diocesi di Tarnów fu diviso fra le diocesi di Cracovia e di Przemyśl. Con questi provvedimenti fu soppressa la diocesi di Tarnów.

In seguito al congresso di Vienna e alla nascita della repubblica di Cracovia, la diocesi di Cracovia si trovò nuovamente divisa. Nei territori dipendenti dall'impero (a sud della Vistola), il 20 settembre 1821, per effetto della bolla Studium paterni affectus di Pio VII, fu eretta la nuova diocesi di Tyniec (oggi sobborgo di Cracovia, sede di una storica abbazia), anch'essa suffraganea di Leopoli, la cui sede cinque anni più tardi, il 23 aprile 1826, fu traslata a Tarnów con la bolla Sedium episcopalium translationes di papa Leone XII.

Il 20 gennaio 1880 furono rivisti e precisati i confini con la vicina diocesi di Cracovia.[4]

Il 28 ottobre 1925 in forza della bolla di papa Pio XI Vixdum Poloniae unitas i confini della diocesi subirono alcune variazioni; contestualmente la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Cracovia.

Il 25 marzo 1992 ha ceduto una porzione del suo territorio, corrispondente a 49 parrocchie, a vantaggio dell'erezione della diocesi di Rzeszów[5] e un'altra porzione di territorio alla diocesi di Sandomierz[6].

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Jan Duwall † (1783 - 1785) (vescovo eletto)

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.111.907 persone contava 1.105.524 battezzati, corrispondenti al 99,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 979.795 982.000 99,8 684 614 70 1.432 70 1.156 310
1970 1.122.000 1.132.000 99,1 990 855 135 1.133 167 1.352 356
1980 1.178.000 1.185.000 99,4 1.114 966 148 1.057 264 1.350 402
1990 1.305.000 1.315.000 99,2 1.289 1.133 156 1.012 294 1.372 477
1999 1.116.240 1.119.740 99,7 1.260 1.129 131 885 228 1.158 437
2000 1.116.600 1.119.600 99,7 1.237 1.112 125 902 196 1.133 438
2001 1.121.200 1.124.700 99,7 1.277 1.142 135 877 199 1.155 438
2002 1.121.252 1.126.920 99,5 1.301 1.153 148 861 213 1.115 436
2003 1.124.125 1.139.951 98,6 1.318 1.176 142 852 191 1.106 442
2004 1.128.115 1.134.319 99,5 1.334 1.184 150 845 227 1.105 442
2010 1.115.647 1.122.583 99,4 1.415 1.266 149 788 203 1.080 447
2014 1.091.829 1.097.279 99,5 1.455 1.307 148 750 175 970 450
2017 1.111.156 1.115.900 99,6 1.438 1.289 149 772 194 950 452
2020 1.099.345 1.130.130 97,3 1.481 1.342 139 742 184 952 454
2022 1.105.524 1.111.907 99,4 1.415 1.285 130 781 170 930 454
  1. ^ Vescovo titolare di Tigillava.
  2. ^ Vescovo titolare di Bossa.
  3. ^ Variazioni all'Annuario Pontificio n. 17, 1º ottobre 2021.
  4. ^ (LA) Decreto Sanctae apostolicae sedis, in «Leonis XIII. pontificis maximi Acta», vol. II, p. 4.
  5. ^ La diocesi di Rzeszów ha acquisito l'intero decanato di Kolbuszowa e altre 37 parrocchie: Brzeziny, Chechły, Glinik, Łączki Kucharskie, Mała, Nawsie, Niedźwiada, Ropczyce, Wielopole Skrzyńskie (scorporate dal decanato di Ropczyca); Będziemyśl, Borek Wielki, Bystrzyca, Czarna Sędziszowska, Góra Ropczycka, Kamionka, Klęczany, Nockowa, Sędziszów Małopolski, Witkowice, Zagorzyce (dal decanato di Sędziszów); Biecz, Binarowa, Kryg, Libusza, Lipinki, Rożnowice, Wójtowa (dal decanato di Gorlice Nord); Gładyszów, Gorlice-Santissima Vergine Maria, Gorlice-Glinik Mariampolski, Małastów, Ropica Dolna, Sękowa, Smerekowiec (dal decanato di Gorlice Sud). Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 148
  6. ^ La diocesi di Sandomierz ha acquisito il decanato di Baranów. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 156
  7. ^ Nominato vescovo titolare di Tlos.

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