Coordinate: 44°44′18″N 9°40′33″E

Guselli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guselli
frazione
Guselli – Veduta
Guselli – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Piacenza
ComuneMorfasso
Territorio
Coordinate44°44′18″N 9°40′33″E
Altitudine929 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale29021
Prefisso0523
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Guselli
Guselli

Guselli (I Gusei in dialetto piacentino e ligure) è una frazione del comune italiano di Morfasso, in provincia di Piacenza, posta in cima all'omonimo valico, sullo spartiacque fra la val Chero e la val d'Arda.

La frazione è diventata nota per essere stata teatro, durante la seconda guerra mondiale, di un'imboscata da parte dei nazisti e della divisione Turkestan nei confronti di un gruppo di partigiani, culminata con l'uccisione di venticinque di essi e la cattura di altri dieci.

L'eccidio del 4 dicembre 1944

[modifica | modifica wikitesto]

Nella mattinata del 4 dicembre 1944 una colonna di circa settanta militari appartenenti alla divisione Turkestan, senza mezzi a motore, proveniente da Bettola e diretta a Morfasso, supera la località di Prato Barbieri e si attesta ai Guselli, spargendosi nelle case alla ricerca di cibo. Notata una colonna partigiana proveniente da Morfasso, viene predisposto un agguato collocando alcune mitragliatrici in luoghi defilati della località[1].

Alle 9.30, i primi partigiani, arrivati a bordo di una motocicletta, vengono bloccati e fatte prigionieri senza spargimenti di sangue. Due ore più tardi, il grosso della colonna partigiana, composta da alcune auto, da un Fiat 626 adattato ad ambulanza e da un Fiat 666, vengono sorpresi dal fuoco delle mitragliatrici: dei circa sessanta partigiani presenti sui vari veicoli venticinque vengono uccisi nei combattimenti sul posto e dieci vengono fatti prigionieri: di questi ultimi due verranno rilasciati il giorno successivo, uno riuscirà a fare ritorno da un campo di prigionia in Germania, dove invece morirono gli altri sette catturati[1]. Considerando anche i morti dei combattimenti dei giorni successivi, il bilancio totale è di quarantaquattro partigiani uccisi[2].

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Stele ai partigiani caduti al passo dei Guselli
Monumento posto immediatamente prima dell'entrata della frazione, verso Morfasso, e dedicato ai caduti partigiani del 4 dicembre 1944. È formato da una lastra bronzea rettangolare con l'indicazione della data dell'episodio e dei nominativi dei 33 caduti. La lastra, che poggia su un basamento cementizio, è sormontata da una croce in ferro. Ai lati e sul retro della lastra si trovano tre grandi pietre che la circondano, insieme ad una catena in ferro che collega tre piccoli pilastri in cemento a forma di parallelepipedo. In posizione centrale davanti alla lastra si trova una lampada votiva[3].

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Guselli è raggiunta dalla strada provinciale 14 di Val Chero, proveniente da Carpaneto Piacentino e dalla strada provinciale 15 di Prato Barbieri che collega la località con Bettola e con Morfasso[4].

La frazione è servita dalla linea autobus extraurbana E29 Bettola-Groppoducale-Guselli[5], operata da Seta.

  1. ^ a b Prati, pp. 230-249.
  2. ^ Commemorazione Passo dei Guselli, su anpcnazionale.com. URL consultato il 25 aprile 2019.
  3. ^ Alessandro Bargellini, 180709 - Stele ai partigiani Caduti al Passo dei Guselli di Morfasso, su pietredellamemoria.it, 24 gennaio 2021. URL consultato il 29 giugno 2022.
  4. ^ Provincia di Piacenza - servizio edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere (PDF), su provincia.piacenza.it. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2016).
  5. ^ Bettola - Bramaiano - GroppoDucale - Guselli e ritorno (PDF), su setaweb.it. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2019).
  • Giuseppe Prati, La Resistenza in Val d'Arda, Piacenza, Casa Editrice Vicolo del Pavone, 1994.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Seconda guerra mondiale: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della seconda guerra mondiale