Coordinate: 40°09′N 18°21′E

Bagnolo del Salento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bagnolo del Salento
comune
Bagnolo del Salento – Stemma
Bagnolo del Salento – Bandiera
Bagnolo del Salento – Veduta
Bagnolo del Salento – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Amministrazione
SindacoIrene Chilla (lista civica Impegno per Bagnolo) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate40°09′N 18°21′E
Altitudine96 m s.l.m.
Superficie6,74 km²
Abitanti1 745[1] (31-7-2024)
Densità258,9 ab./km²
Comuni confinantiCannole, Castrignano de' Greci, Cursi, Maglie, Palmariggi
Altre informazioni
Cod. postale73020
Prefisso0836
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT075008
Cod. catastaleA572
TargaLE
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona C, 1 231 GG[3]
Nome abitantibagnolesi
Patronosan Giorgio
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bagnolo del Salento
Bagnolo del Salento
Bagnolo del Salento – Mappa
Bagnolo del Salento – Mappa
Posizione del comune di Bagnolo del Salento all'interno della provincia di Lecce
Sito istituzionale

Bagnolo del Salento (Bagnulu in dialetto salentino[4], fino al 1862 chiamata Bagnolo) è un comune italiano di 1 745 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia. Nel referendum monarchia-repubblica del 1946, col 99,41% di voti a favore della prima, fu il comune più monarchico d'Italia.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Il territorio del comune di Bagnolo del Salento, che si estende per 6,76 km² nel versante orientale della penisola salentina, presenta una morfologia omogenea ed è compreso tra gli 82 e i 104 m s.l.m., con un'escursione altimetrica complessiva pari a 22 metri. È situato nell'ondulato altipiano a nord est di Maglie in prossimità del gradino occidentale della Serra di Montevergine.

Confina a nord con il comune di Castrignano de' Greci, a est con il comune di Cannole, a sud con i comuni di Palmariggi e Maglie e a ovest con il comune di Cursi.

Dal punto di vista meteorologico Bagnolo del Salento rientra nel territorio del Salento orientale che presenta un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +24,7 °C. Le precipitazioni, frequenti in autunno ed in inverno, si attestano attorno ai 626 mm di pioggia/anno. La primavera e l'estate sono caratterizzate da lunghi periodi di siccità.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del Salento orientale sono influenzati fortemente dal vento attraverso correnti fredde di origine balcanica, oppure calde di origine africana[5].

Bagnolo del Salento Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 14,915,717,920,226,832,133,133,430,626,419,015,215,321,632,925,323,8
T. min. media (°C) 11,112,213,315,417,117,918,819,914,913,011,87,110,115,318,913,214,4
Precipitazioni (mm) 71606540332016224980977420513858226627
Umidità relativa media (%) 78,778,277,877,376,272,970,972,476,579,280,580,379,177,172,178,776,7

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Il nome viene fatto derivare dal latino Balneum-Balneolum (bagno) in quanto tradizionalmente si ritiene che il centro sia sorto in epoca romana e avrebbe ospitato stabilimenti termali. Nel tempo, a partire dal periodo normanno, il casale è citato nei documenti con le diciture Banghiolo, Bagniulo, Balneolus. Recenti studi, in contrapposizione a tale teoria, individuano l'origine del toponimo nella parola greco-bizantina "Βαλανεῖον" ("Balaneîon" in greco classico; "Valanìon" in grico e greco moderno), stante a significare, più genericamente, "Vasca", a riprova di un antico insediamento formatosi contestualmente al fiorire dell'antica e ormai desueta produzione del calcestruzzo. Le antiche vasche, di cui si attesta la presenza nel sentire popolare, in cui questo matierale sarebbe stato prodotto avrebbero conferito nei secoli al paese il nome attuale. Rimarrebbe, con tale teoria, fondamentale la presenza delle falde acquifere sotterranee, essendo l'acqua elemento essenziale nella produzione del calcestruzzo.

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.

La presenza umana nella zona risale all'età del bronzo come testimoniato dalla presenza di alcuni menhir. Secondo la tradizione, ripresa anche da molti studiosi locali[7], la fondazione del centro è da ricondurre all'epoca romano-imperiale, al tempo dell'imperatore Vespasiano, periodo in cui Otranto divenne una colonia romana. Sorse col nome di Bagneum e avrebbe ospitato siti termali.

Sicuramente fu centro bizantino e successivamente normanno. Nel 1190 l'allora casale Balneoli venne assegnato da Tancredi d'Altavilla al barone Ruggero Montefusco, in compenso per aver contribuito alla liberazione dei suoi familiari esiliati in Grecia da Ruggero II.

Nel 1332 il feudo era sotto la signoria della famiglia Castruccio, passò poi ai Costello. Nel 1400 divenne di proprietà di Maria d'Enghien, moglie di Raimondello Orsini del Balzo, che il 12 agosto 1429 lo vendette all'ospedale di Santa Caterina in Galatina, fondato dal marito e guidato dai frati minori francescani. Da quella data le vicende di Bagnolo furono legate esclusivamente all'Istituto Cateriniano fino all'eversione della feudalità e alla soppressione, nel 1807, delle attività degli olivetani, subentrati ai francescani nel 1507[8].

Nel 1485 re Ferdinando I di Napoli infeudo Giovanni Castriota, figlio di Giorgio, con le terre di San Pietro in Galatina e Soleto col titolo di duca e conte. Più tardi egli ebbe la giurisdizione criminale sulle terre di Torrepaduli, Bagnolo e Aradeo.[9]

Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 15 aprile 1929.[10] L'attuale stemma di Bagnolo del Salento mostra una sirena, dalle forme prosperose, in atto di suonare la lira.[11]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa madre e colonna di San Giorgio
Chiesa madre
Chiesa di Santa Maria dei Martiri
Chiesa Mater Domini

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa madre di San Giorgio

[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale chiesa sorge sulle fondamenta dell'antica parrocchiale risalente al XV secolo. Fu ricostruita tra la fine del 1848 e il 1851 e consacrata dal vescovo di Otranto Vincenzo Andrea Grande il 3 settembre dello stesso anno.

La facciata è in stile neoclassico a doppio ordine coronata da un timpano triangolare. Sull'architrave del portale centrale è posizionata la statua equestre di san Giorgio, proveniente dal precedente edificio.

L'interno ha un'aula divisa in tre navate da dieci colonne, di cui quattro inglobate nei muri, e possiede una copertura con volta a spigolo. Conserva alcune opere dell'antica chiesa. Nel presbiterio, dominato dal settecentesco organo ligneo stuccato, accoglie l'altare maggiore in marmo policromo. Lungo le navate vi sono gli altari minori dedicati a san Giuseppe, alla Vergine del Rosario con tela cinquecentesca, al Crocifisso con opera in legno di fine Cinquecento attribuibile al gallipolino Genuino Vespasiano, a san Giorgio con tela risalente al XVII secolo, alla Madre del Buon Consiglio e alla Madonna del Carmine con tela anteriore al 1750.

Proveniente dall'antica chiesa è anche la statua processionale in legno veneziano di san Giorgio.

Chiesa di Santa Maria dei Martiri

[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu edificata alla fine del XV secolo e conserva un'immagine bizantina della Madonna. L'intitolazione originaria a Santa Maria dei Martiri è in ricordo dell'eccidio di Otranto del 1480. Nel 1587 diviene cappella dei Padri Conventuali ed è per questo conosciuta anche come chiesa di san Francesco.

L'attuale fisionomia si deve ai lavori di restauro eseguiti nel 1707. Nel XIX secolo, soprattutto dopo la soppressione del monastero nel 1809 per le leggi napoleoniche, la chiesa divenne luogo di sepoltura del paese e vi rimane fino al collaudo del cimitero comunale nel 1885.

L'interno ha una pianta ad aula unica e presenta sei altari barocchi in pietra leccese dedicati al Santissimo Sacramento, a san Francesco d'Assisi, a san Giuseppe da Copertino, a sant'Antonio da Padova, alla Madonna dei Martiri e al Crocifisso.

Chiesa Mater Domini

[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Mater Domini, di origine bizantina, fu ricostruita nel 1921 mantenendo dell'antico edificio solo la parte absidale databile tra l'XI e il XIII secolo.

Possiede una semplice facciata neoclassica e un interno ad aula unica rettangolare con volta piana. L'abside bizantina conserva affreschi chiaramente rimaneggiati o del tutto rifatti come i dipinti raffiguranti le varie fasi della passione di Cristo.

L'affresco centrale è costituito dall'immagine della Vergine col Bambino affiancata sulla destra dalla figura di san Gregorio Nazianzeno e sul lato opposto dalla figura di san Giovanni Crisostomo, in seguito trasformata in quella di san Francesco di Sales.

Grotta basiliana

[modifica | modifica wikitesto]

La grotta basiliana è un insediamento rupestre di epoca bizantina situata nell'estremo lembo orientale del feudo di Bagnolo, nei pressi della serra di Montevergine.

La grotta, completamente scavata nella calcarenite, è costituita da un'ampia sala con volta sorretta da un pilastro centrale ricavato nella roccia medesima. Lungo le pareti rimangono deboli tracce di affreschi, danneggiati dall'umidità e dall'abbandono, e mensole utilizzate per appoggiarvi le lucerne.

  • Cappella del Crocifisso, fu restaurata nelle forme attuali nel 1896.

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Monumenti megalitici della provincia di Lecce.

Menhir Bagnolo

[modifica | modifica wikitesto]
Il menhir Croce di Bagnolo

Si tratta di uno dei menhir più notevoli del Salento per dimensioni ed è realizzato in pietra leccese. Posto sulla strada provinciale che porta a Cursi, è alto 4,1 m e presenta dimensioni di base pari a  cm 46x31. Le facce più larghe sono orientate sull'asse est-ovest.

Monumento a San Giorgio

[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento a san Giorgio martire venne eretto nel 1838 in segno di riconoscenza per aver salvato i bagnolesi da un fulmine abbattutosi sulla chiesa parrocchiale durante un violento temporale. Il monumento si compone di una colonna realizzata in pietra leccese poggiante su un basamento con balaustra traforata. Sulla sommità è posta una statua lapidea di san Giorgio raffigurato in tenuta guerriera nell'atto di trafiggere il drago ai suoi piedi.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Diffusione del dialetto salentino

Lingue e dialetti

[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto parlato a Bagnolo del Salento è il dialetto salentino nella sua variante centrale che corrisponde al dialetto leccese. Il dialetto salentino, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.

  • Biblioteca comunale "Angelo Salvatore"[13]

Nel comune di Bagnolo del Salento hanno sede una Scuola dell'infanzia, una Scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado, facenti parte dell'Istituto Comprensivo Statale di Cursi[14].

  • Festa di San Giorgio

Il culto per il santo fu sicuramente introdotto dai Basiliani tra il X e il XII secolo. Da rimarcare il fatto che, mentre la tradizione vuole che il Santo sia sempre rigorosamente raffigurato a cavallo mentre combatte il drago, a Bagnolo è raffigurato appiedato, con corazza, elmo e lancia, nell'atto di trafiggere il mostro che è ai suoi piedi. San Giorgio si festeggia civilmente la prima domenica di agosto. La festività religiosa ricorre invece il 23 aprile.

  • Fiera di Mater Domini, prima domenica di novembre
Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

L'economia di Bagnolo del Salento è prevalentemente agricola. Negli ultimi decenni tuttavia, si è registrato un abbandono delle campagne, e si è sviluppato il settore terziario e le piccole imprese familiari.

In passato, la più importante attività artigianale del paese era la produzione di corde (in dialetto salentino zuche), che venivano realizzate impiegando paglia di palude (pilieddhi) che vegetava soprattutto lungo le rive dei laghi Alimini. Questa veniva raccolta, ammassata e battuta con il mazzuolo (grande martello di legno) affinché assumesse l'elasticità e la flessibilità necessarie ed indispensabili per favorire l'intreccio. L'intreccio si eseguiva utilizzando un rudimentale arnese formato da una ruota fissata ad un supporto e munita di una manovella centrale che serviva per trasmettere il movimento di rotazione alla corda; l'artigiano, uniformandosi al movimento e lavorando con i palmi delle mani, aggiungeva continuamente fili di paglia in modo da allungare sempre di più la corda; contemporaneamente, per tenere sempre in tensione la corda, era costretto a camminare all'indietro. Questa attività, per le mutate condizioni di vita e per l'avvento del nylon, smise di essere remunerativa e oggi è praticamente inesistente. Ancora oggi, gli abitanti di Bagnolo sono detti zucari (cordai) in riferimento alla loro specializzazione produttiva del passato.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti stradali che interessano il comune sono:

Il comune è servito da una stazione ferroviaria posta sulla linea locale Lecce-Otranto gestita dalle Ferrovie del Sud Est.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
29 giugno 1985 7 giugno 1990 Gaetano Leone Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
11 giugno 1990 28 settembre 1992 Antonio Serio Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [15]
6 ottobre 1992 24 aprile 1995 Gaetano Leone Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Vincenzo Iaconisi centro-sinistra Sindaco [15]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Vincenzo Iaconisi lista civica Sindaco [15]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Sonia Mariano centro-destra Sindaco [15]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Sonia Mariano lista civica Sindaco [15]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Sonia Mariano lista civica Impegno per bagnolo Sindaco [15]
27 maggio 2019 in carica Irene Chilla lista civica Impegno per bagnolo Sindaco [15]

Altre informazioni amministrative

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte dell'Unione dei comuni Entroterra idruntino [16].

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 56, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(332)Lecce%20Galatina.pdf Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
  6. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it. URL consultato il 9 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  7. ^ Arditi, il De Giorgi, il De Simone, il Giustiniani, il Maselli e il Tanzi
  8. ^ L. A. Montefusco, Le successioni feudali in Terra d'Otranto - Istituto Araldico salentino, Lecce, 1994
  9. ^ Cesare Golafemmina, Albanesi a San Giovanni Rotondo nel XV secolo (PDF), su archeologiadigitale.it. URL consultato il 2 aprile 2019.
  10. ^ Bagnolo del Salento, decreto 1929-04-15 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 14 novembre 2022.
  11. ^ Stemma Civico e Toponimo del Comune di Bagnolo del Salento, su salentoviaggi.it.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Informazioni sulla biblioteca, su sudsalentocultura.it. URL consultato il 2 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  14. ^ Sito ufficiale dell'Istituto Comprensivo Archiviato il 5 febbraio 2013 in Internet Archive.
  15. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Sito web dell'Unione dei comuni Entroterra idruntino, su unione.entroterraidruntino.le.it.
  • L. A. Montefusco, Le successioni feudali in Terra d'Otranto, Lecce, Istituto Araldico salentino, 1994.
  • AA.VV., Salento. Architetture antiche e siti archeologici, Edizioni del Grifo, 2008.
  • I monumenti megalitici in Terra d'Otranto, Napoli, 1879.
  • I Menhirs in Terra d'Otranto, Roma, 1880.
  • Antonio Rizzolomini, Bagnolo... il cammino di un paese del Salento, Imago, 2004.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN295397004
  Portale Lecce: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Lecce