Abbigliamento punk
L'abbigliamento punk è la moda tipica della subcultura punk. Nell'idea iniziale dei suoi precursori, lo stile doveva caratterizzarsi come un rifiuto dei canoni della moda stessa e delle regole[1], ma nei fatti l'abbigliamento punk si è diviso in moltissimi sottostili con caratteristiche peculiari.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anni '70
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente l'abbigliamento era costituito da vestiti strappati, pantaloni laceri, Dr. Martens e catene al collo[1][2]. Inoltre era frequente l'utilizzo di piercing[2] a orecchie, guance e sopracciglia, cosa considerata strana anche dopo la rivoluzione giovanile degli anni sessanta e non molto diffusa al tempo[1].
I piercing e i tatuaggi[2] erano volutamente ostentati per disprezzo verso la società[1]. Da notare che alla fine degli anni settanta il piercing era poco usato, e diventerà fenomeno di massa solo tra gli anni '80 e '90[1]. Altri elementi dell'abbigliamento erano giacche di pelle, soprattutto nel tipo "chiodo", talvolta decorate da scritte spray, spille e vestiti da bondage[2]. Come calzature i punk indossano inizialmente brothel creeper, sneakers (soprattutto Converse All Stars) e winklepicker; solo più tardi, con l'avanzare degli anni ottanta, i punk iniziano a indossare sempre più frequentemente anfibi Dr. Martens neri o colorati, talvolta personalizzati con scritte a pennarello o spray, divenendo via via sempre più inscindibile il legame tra punk e Dr. Martens nel decennio successivo.[3][4]
Il modo di vestire della subcultura punk divenne una moda da quando Malcolm McLaren e Vivienne Westwood aprirono un negozio di abbigliamento chiamato Sex a King's Road, Londra[1]. Nello stesso periodo iniziò anche la moda degli spike[2], ossia dei capelli trattati con brillantina, gel e altri prodotti per formare grandi creste, inventando così uno stile noto come Mohicano[1]. Parallelamente si diffuse l'abitudine di radere larghe porzioni del cuoio capelluto, mentre le donne si truccavano pesantemente di nero intorno agli occhi e usavano il rossetto sulle labbra per ottenere un look da vampiro[1].
Questo stile influenzò anche la moda vera e propria, ad esempio la stilista inglese Zandra Rhodes che attorno al 1977 iniziò ad inserire elementi dell'abbigliamento punk nelle sue collezioni, edulcorandone tuttavia gli aspetti più estremi e creando vestiti più eleganti e dal colore acceso[1]. Persino Gianni Versace inserì le spille tipiche dello stile punk in alcuni suoi vestiti, che Liz Hurley indossò per la prima mondiale di Quattro matrimoni e un funerale[1].
Si deve inoltre in larga parte alla popolarità del bassista e cantante Sid Vicious l'impronta allo stile del punk successivo al biennio 1977-1978: chiodo, pantaloni in pelle, stivali da motociclista, cintura di borchie, t-shirt rossa con svastica e capello "sparato". A dispetto dell'arcobaleno di stili che caratterizza i punk del primo periodo, alla fine, per imitazione del modello del mito, lo stile di Sid Vicious diverrà popolarmente lo stile punk per antonomasia.
Anni '80
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni '80, con l'arrivo dell'hardcore punk, l'abbigliamento si diversificò. Spesso gli esponenti di questa subcultura vestivano semplici magliette decorate con il nome di una band con la bomboletta spray[5]. Tuttavia l'abbigliamento tipico rimase nel suo complesso simile a quello del decennio precedente, ossia jeans, maglietta o camicia di flanella, stivali e catene[5].
Le donne della scena invece scelsero uno stile quasi asessuato, composto da pantaloni neri, abiti stracciati e testa rasata[5], mentre alcune si vestivano con gonna, stivali, giubbotto da motociclista e berretto[5]. Per quanto riguarda i capelli erano comuni sia gli spike sia la rasatura completa, e spesso e capelli erano colorati e sistemati autonomamente dai ragazzi della scena[5]. Con il passare degli anni si diffuse anche nuovamente la moda dei piercing e dei tatuaggi, portati anche da componenti di band come Black Flag e Cro-Mags[5]. All'interno dell'hardcore punk si sviluppò anche il sottogenere skate punk, con un look proprio e che sarebbe diventato enormemente popolare con l'esplosione del punk revival negli anni '90. L'abbigliamento tipico di uno skater era composto da pantaloni larghi, catene, felpe con il cappuccio e scarpe molto larghe[2].
Negli stessi anni dell'hardcore, ma in Inghilterra, si sviluppò anche l'anarcho punk, sostenuto da gruppi come Crass, Poison Girls e Subhumans. I seguaci di questo sottogenere vestivano solitamente indumenti neri in stile militare[6], evitando giacche di pelle e prodotti per i capelli testati su animali[6], a causa delle idee fortemente animaliste del movimento.
Anni '90 - '00
[modifica | modifica wikitesto]Gli anni '90 non presentarono modifiche sostanziali alla moda punk, mantenendo inalterati i vari stili[2]: tuttora molti punk vestono pantaloni stracciati, giacche di pelle e utilizzano lo stile Mohicano per quanto riguarda i capelli, mentre altri vestono in modo completamente fai da te o si ispirano all'abbigliamento hardcore degli anni '80.
Tuttavia negli anni '90 si sviluppò il movimento grunge, fortemente influenzato dall'estetica e dalla musica punk. Il classico grunger vestiva camicie di flanella, Dr. Martens, portava i capelli lunghi e scarpe Converse o da skateboard[2].
Indumenti e accessori
[modifica | modifica wikitesto]Indumenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j (EN) 1970s Punk Fashion History, su fashion-era.com. URL consultato il 28 ottobre 2009.
- ^ a b c d e f g h (EN) Punk Fashion, su reviewfashion.com. URL consultato il 30 ottobre 2009.
- ^ (EN) Martin Roach, Dr. Martens Air Wair, Airwair Limited, 1999. ISBN 1199176567
- ^ (EN) Martin Roach, Dr. Martens: The Story of an Icon, Chrysalis Impact, 2003. ISBN 1844110117
- ^ a b c d e f Steven Blush, American Punk Hardcore, Shake edizioni, pagg. 61-63, 2007
- ^ a b (EN) A Brief Punk Fashion History, su jedphoenix.com. URL consultato il 30 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2010).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Martin Roach, Dr. Martens Air Wair, Airwair Limited, 1999. ISBN 1199176567
- (EN) Martin Roach, Dr. Martens: The Story of an Icon, Chrysalis Impact, 2003. ISBN 1844110117
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Punk rock (dress style), su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.