AEG G.IV
AEG G.IV | |
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AEG G.IV | |
Descrizione | |
Tipo | bombardiere aereo da attacco al suolo (G.IVk) |
Equipaggio | 3 |
Costruttore | AEG |
Data primo volo | 1916 |
Data entrata in servizio | aprile 1917 |
Data ritiro dal servizio | 1918 |
Utilizzatore principale | Luftstreitkräfte |
Esemplari | 320 |
Sviluppato dal | AEG G.III |
Altre varianti | AEG G.V |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,70 m |
Apertura alare | 18,40 m |
Altezza | 3,90 m |
Superficie alare | 67,0 m² |
Carico alare | 54.2 kg/m² |
Peso a vuoto | 2 488 kg[1] |
Peso carico | 3 664 kg[1] |
Peso max al decollo | 3 628 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 Mercedes D.IVa 6 cilindri in linea raffreddati ad acqua |
Potenza | 260 PS (191 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 166 km/h (90 kn) |
Velocità di crociera | 145 kn (269 km/h)[1] |
Velocità di salita | a 1 000 m (3 281 ft) in 5 min |
Autonomia | 750 km |
Tangenza | 4 500 m (14 764 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 calibro 7,92 mm |
Bombe | fino a 400 kg |
Note | dati relativi alla versione G.IV |
dati estratti da German Aircraft of the First World War[2] integrati dove indicato | |
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L'AEG G.IV, designazione aziendale GZ4, era un bombardiere bimotore biplano realizzato dall'azienda tedesco imperiale Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft (AEG) negli anni dieci del XX secolo.
Utilizzato dalla Luftstreitkräfte, l'aeronautica militare tedesco imperiale, durante la prima guerra mondiale, il G.IV fu quello costruito in maggior numero tra i G-Typ prodotti dall'AEG.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Durante le prime fasi della prima guerra mondiale, nell'ambito della ricerca al fine migliorare prestazioni e capacità operative dei mezzi aerei, la AEG decise di avviare uno sviluppo del bombardiere AEG G.III. Il nuovo modello, al quale l'Idflieg assegnò la designazione G.IV in quanto quarto progetto relativo alla classe di velivoli G-Typ sviluppati dall'AEG, era finalizzato ad operazioni di bombardamento tattico e riproponeva l'impostazione del suo predecessore, bimotore biplano con fusoliera metallica ad abitacoli aperti e carrello fisso, introducendo alcune variazioni strutturali, come l'innalzamento della postazione difensiva posteriore, ed incorporando alcune nuove tecnologie, un'apparecchiatura radio ricetrasmittente e, per agevolare l'equipaggio costretto ad affrontare le rigide temperature in quota, giubbotti riscaldati da resistenze elettriche.
Il prototipo, portato in volo per la prima volta nei tardi anni 1916, venne proposto alla commissione esaminatrice dell'Idflieg che esprimendosi favorevolmente chiese di avviare il modello alla produzione in serie.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]L'AEG G.IV entrò in servizio nei reparti di bombardamento della Luftstreitkräfte (Kampfgeschwader) nel tardo 1916[3] e, a causa del suo relativamente limitato raggio d'azione, principalmente utilizzato come bombardiere tattico in missioni su obiettivi vicini alla linea del fronte, principalmente contro concentrazioni di truppe nelle retrovie o supporto diretto sul campo di battaglia. l'AEG G.IV fece la sua apparizione nel febbraio del 1917 in Macedonia, sul fronte balcanico con il Kampfgeschwader 1 (KG 1). Nei mesi successivi fu progressivamente introdotto nei Kampfgeschwader e nelle Staffeln autonome a diretto supporto delle armate terrestri: Il KG 1 con la 18. Armee (18ª Armata), il Kampfgeschwader 3 (KG 3) con la 4. Armee, il Kampfgeschwader 4 (KG 4) con la 18. Armee, il Kampfgeschwader 5 (KG 5) con la 17. Armee e il Kampfgeschwader 7 (KG 7) con la 2ª Staffeln autonoma,[4] operando in missioni sia diurne che notturne sui territori di Francia, Regno di Romania, Grecia e Regno d'Italia.
Col proseguire del conflitto il modello fu assegnato alle sole operazioni di bombardamento notturno, molte di queste considerate di disturbo, senza obiettivi specifici, ma con l'intenzione di interrompere l'attività nemica di notte e solo occasionalmente causando qualche danno collaterale.[5] Pur trasportando un carico bellico di 400 kg in bombe da caduta,[3] l'AEG G.IV, a differenza degli equipaggi dei pesanti bombardieri Gotha costretti a faticare per mantenerli in quota, era apprezzato per la facilità con cui riusciva a mantenere la linea di volo. Alcuni degli equipaggi del Kampfgeschwader 4 assegnati ai G.IV sono noti per avere effettuato, in una sola notte, fino a sette missioni sul fronte italiano. Una di queste, della quale fu protagonista l'Hauptmann Hermann Köhl, riuscì ad attaccare i capannoni della stazione di Padova.
L'AEG G.IV fu prodotto fino al 1917. Alla data dell'armistizio, 11 novembre 1918, ne restavano ancora in servizio 50 esemplari.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- AEG G.IV
- versione principale da bombardamento tattico.
- AEG G.IVb
- versione dalla incrementata capacità di carico di bombe, normalmente fino a 1 000 kg ed eccezionalmente fino a 1 500 kg, caratterizzato da un'ala dalla maggiore apertura portata dai 18 m originali ai 24 m.
- AEG G.IVk
- versione da attacco al suolo caratterizzata da pesanti corazzature sul naso, coda biplana con doppio timone di direzione ed equipaggiata con una coppia cannoncini automatici Becker Type M2 calibro 20 mm. Furono costruiti cinque AEG G.IVk che non videro comunque mai il servizio operativo.[5]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]L'unico esemplare di G.IV arrivato ai nostri giorni è quello conservato in Canada presso il Canada Aviation and Space Museum di Ottawa, esposto al pubblico nella struttura ricavata all'interno dell'aeroporto di Ottawa-Rockcliffe. La particolarità del velivolo non è solo quella di essere l'unico G.IV sopravvissuto al conflitto ma anche di essere l'unico bimotore tedesco sopravvissuto tra tutti i modelli utilizzati durante la prima guerra mondiale.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Уголок неба, AEG G.IV.
- ^ Gray e Thetford 1962, p. 8.
- ^ a b Sharpe 2000, p. 15.
- ^ Cooksley 2000, p. 9.
- ^ a b Gray e Thetford 1962, p. 9.
- ^ Molson 1988, p. 98.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Peter Cooksley, German Bomber of World War I in action (Aircraft number 173), Carrollton, Texas, Squadron Signal Pubblication Inc, 2000, ISBN 0-89747-416-3.
- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, London, Putnam, 1962, ISBN 0-933852-71-1.
- (EN) Peter Gray, Owen Thetford, German Aircraft of the First World War, 2nd edition, London, Putnam, 1970, ISBN 0-370-00103-6.
- (EN) Peter Grosz, AEG G.IV (Windsock Datafile 51), Albatros Production Ltd, 1995, ISBN 0948414669.
- (EN) Kenneth M. Molson, Canada's National Aviation Museum: Its History and Collections, Ottawa, Canada, National Museum of Science and Technology, 1988, ISBN 9780660120010.
- (EN) Kenneth Munson, Aircraft of World War I, Shepperton, UK, Ian Allan, 1967, ISBN 0-7110-0356-4.
- (EN) Michael Sharpe, Biplanes, Triplanes, and Seaplanes, London, Friedman/Fairfax Books, 2000, ISBN 1-58663-300-7.
- (EN) Anthony G. Williams, Emmanuel Gustin, Flying Guns: World War I and its Aftermath 1914–32, Ramsbury, Wiltshire, UK, Airlife Publishing, 2003, ISBN 1-84037-396-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su AEG G.IV
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) AEG G.IV, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 30 giugno 2009. URL consultato il 21 marzo 2010.
- (EN) Maksim Starostin, AEG G.IV, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 21 marzo 2010.
- (EN) A.E.G. G.IV, su Canada Aviation Museum, http://www.aviation.technomuses.ca/. URL consultato il 21 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2010).
- (EN) (RU) AEG G.I - G.IV, su Their Flying Machines, http://flyingmachines.ru/, 22 settembre 2011. URL consultato il 1º settembre 2012.
- (RU) AEG G.IV, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 21 marzo 2010.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Allgemeine Elekrizitätsgesellschaft (AEG) G.IV, su finemodelworks.com, http://www.finemodelworks.com/. URL consultato il 21 marzo 2010.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2012004734 · J9U (EN, HE) 987007600090305171 |
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