Grumman HU-16 Albatross
Grumman HU-16 Albatross | |
---|---|
L'UF-1/HU-16C BuNo 131906 della U.S. Navy, costruito nel giugno 1953, riportato alle condizioni di volo. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo anfibio multiruolo |
Equipaggio | 4-6 |
Costruttore | Grumman |
Data primo volo | 24 ottobre 1947 |
Data entrata in servizio | 1949 |
Utilizzatore principale | USAF |
Altri utilizzatori | U.S. Coast Guard U.S. Navy Aeronautica Militare RCAF |
Esemplari | 466 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 19,16 m (62 ft 10 in) |
Apertura alare | 29,47 m (96 ft 8 in) |
Altezza | 7,88 m (25 in 10 ft) |
Superficie alare | 96,2 m² (1 035 ft²)[1] |
Peso a vuoto | 10 401 kg (22 883 lb) |
Peso carico | 13 797 kg (30 353 lb) |
Peso max al decollo | 17 045 kg (37 500 lb) |
Passeggeri | fino a 10 |
Capacità combustibile | 2 555 L (675 U.S. gal) interni più 1 514 L (400 U.S. gal) nei galleggianti più 1 136 L (300 U.S. gal) in serbatoi supplementari |
Propulsione | |
Motore | 2 radiali Wright R-1820-76 |
Potenza | 1 425 hp (1 063 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 380 km/h (236 mph, 205 kt) |
Velocità di stallo | 119 km/h (74 mph, 64 kt) |
Velocità di crociera | 200 km/h (124 mph, 108 kt) |
Velocità di salita | 7,4 m/s (1 450 ft/min) |
Corsa di decollo | 360 m[2] |
Atterraggio | 700 m (con ostacolo 15 m)[2] |
Autonomia | 4 587 km (2 850 mi, 2 477 nmi) |
Tangenza | 6 553 m (21 500 ft) |
Note | dati relativi alla versione HU-16B |
dati estratti da Albatross: Amphibious Airborne Angel[3] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Il Grumman HU-16 Albatross era un aereo anfibio bimotore a scafo centrale ad ala alta prodotto dall'azienda statunitense Grumman dagli anni quaranta agli anni sessanta.
Originariamente designato SA-16, è stato rinominato HU-16 nel 1962.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni quaranta venne emesso una specifica per la fornitura di un idrovolante destinato ad operare in pieno oceano per missioni di ricerca e soccorso dei piloti abbattuti; tra le richieste la necessità di poter ammarare in condizione di mare agitato.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Militare
[modifica | modifica wikitesto]Stati Uniti d'America
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte degli Albatross, inizialmente designati SA-16, vennero impiegati dall'USAF, principalmente nel servizio di soccorso aereo. L'USAF venne impiegato operativamente durante la guerra di Corea dove si guadagnò la reputazione di modello particolarmente robusto. Successivamente, ridesignato HU16 e nella versione B a lungo raggio, l'Albatross venne ampiamente utilizzato dal Aerospace Rescue and Recovery Service USAF durante la guerra del Vietnam.
La U.S. Navy impiegò gli HU-16D Albatross in missioni SAR (ricerca e soccorso) da basi aeree sulla costa sia dal territorio statunitense che in quelle presenti all'estero. Venne utilizzato anche in operazioni di supporto aereo in ogni parte del mondo e per le "skunk runs" dalla NAS Agana di Guam durante la guerra del Vietnam. Goodwill flights were also common to the surrounding Trust Territory of the Pacific Islands nei primi anni settanta. Vennero frequentemente utilizzati anche per i test di decollo ed ammaraggio assistiti dai sistemi JATO presso le NAS Agana di Guam, Naval Station Guantanamo Bay di Cuba, NAS Barbers Point nelle Hawaii e NAS Pensacola in Florida.
Gli HU-16 operarono per lunghi anni anche con la U.S. Coast Guard in operazioni dalla costa ed in operazioni SAR a lungo raggio fino a quando venne rimpiazzato dagli HU-25 Guardian e Lockheed HC-130.
Italia
[modifica | modifica wikitesto]Gli Albatross giungono in Italia, grazie al programma Mutual Defence Assistance Program, nel 1958 ed assegnati all'Aeronautica Militare. Gli esemplari sono degli HU-16A surplus ex USAF ma pur se sono modelli già sfruttati sono utilizzati per sostituire gli oramai obsoleti CANT Z.506 operativi nella Regia Aeronautica fin da prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Vennero assegnati al 15º Stormo con compiti SAR e Combat SAR[4] rimanendo in servizio operativo fino alla radiazione dell'ultimo esemplare avvenuta il 29 giugno 1979.
L'esemplare attualmente esposto presso il Museo storico dell'Aeronautica Militare apparteneva all'85º Gruppo C/SAR (85º Centro C/SAR) del 15º Stormo.
Civile
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1970, la Conroy Aircraft realizzò una conversione del HU-16A equipaggiandolo con 2 turboeliche Rolls-Royce Dart alla quale diede la designazione Conroy Turbo Albatross. Realizzato in un singolo prototipo, immatricolato N16CA, non ebbe sbocchi commerciali.
Molti esemplari surplus vennero venduti ad operatori civili ed acquistati, soprattutto, da utilizzatori privati. La compagnia aerea che maggiormente utilizzò l'Albatross fu la statunitense Chalk's International Airlines che operò con 5 esemplari in servizio di linea collegando la Florida con vari punti delle isole Bahamas, ammarando nelle lagune ed altre superfici acquatiche.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]- XJR2R-1
- designazione dei prototipi realizzati in 2 esemplari.
HU-16A (originalmente designato SA-16A)
- versione USAF.
HU-16A (originalmente UF-1)
- versione per l'Indonesia.
HU-16B (originalmente SA-16A)
- versione USAF.
SHU-16B
- versione da esportazione. HU-16B modificata per la lotta antisommergibile.
HU-16C (originalmente UF-1)
- versione U.S. Navy.
LU-16C (originalmente UF-1L)
- versione U.S. Navy.
TU-16C (originalmente UF-1T)
- versione U.S. Navy.
HU-16D (originalmente UF-1)
- versione U.S. Navy.
HU-16D (originalmente UF-2)
- versione per la Germania.
HU-16E (originalmente UF-1G)
- versione U.S. Coast Guard.
HU-16E (originalmente SA-16A)
- versione USAF.
G-111 (originalmente SA-16A)
- versione USAF.
CSR-110
- versione RCAF.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Governativi
[modifica | modifica wikitesto]Militari
[modifica | modifica wikitesto]- operò con 10 esemplari ridesignati CSR-110 consegnati tra il settembre 1960 ed il marzo 1961.[5]
- Cile
Civili
[modifica | modifica wikitesto](lista parziale)
Esemplari esistenti
[modifica | modifica wikitesto]In Italia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti:[2][9][10][11][12][13][14]
Constuction number | Data di consegna all'USAF | Data di consegna all'AMI | Matricola militare | Codice | Luogo di conservazione | Stato |
---|---|---|---|---|---|---|
c/n G-62 | 25 maggio 1951 | ? | MM 50-174 | 15-2 | Aeroporto di Cameri (NO) | condizioni buone |
c/n G-63 | 28 maggio 1951 | ? | MM 50-175 | 15-3 | sommerso nel lago di Bracciano | precipita per stallo in decollo nel lago di Bracciano 11 agosto 1971 con la morte del pilota cap. Angelo Natale |
c/n G-65 | 12 giugno 1951 | ? | MM 50-177 | 15-4 | Aeroporto di Lampedusa (AG) | condizioni pessime |
c/n G-68 | 20 luglio 1951 | ? | MM 50-179 | 15-5 | Vigna di Valle - Museo storico AM | condizioni ottime |
c/n G-69 | 23 luglio 1951 | ? | MM 50-180 | 15-6 | Musée historique de l'hydraviation di Biscarosse (Francia) | In attesa di restauro |
c/n G-72 | 12 settembre 1951 | ? | MM 50-182 | 15-7 | Air - Acqua - Park - Ditellandia Castel Volturno (CE) | smontato (se ancora esiste) |
c/n G-110 | 19 febbraio 1952 | ? | MM 51-035 | 15-8 | Aeroporto di Roma-Ciampino (RM) | condizioni ottime |
c/n G-112 | 18 febbraio 1952 | ? | MM 51-037 | 15-9 | Aeroporto di Gorizia-Merna | condizioni pessime |
c/n G-207 | ? | ? | MM 51-7157 | 15-10 | ? | Sorte sconosciuta |
c/n G-225 | ? | ? | MM 51-7175 | 15-11 | Aeroporto di Brindisi-Casale | condizioni sconosciute |
c/n G-342 | ? | ? | MM 51-7252 | 15-12 | ? | Sorte sconosciuta |
c/n G-344 | ? | ? | MM 51-7253 | 15-14 | Museo dell'Aria e dello Spazio - Due Carrare (PD) fino al 17/05/2013 | Demolito dopo acquisto all'asta[15] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Grumman HU-16A "Albatross".
- ^ Dorr 1991, p. 196.
- ^ Grumman HU-16A "Albatross" (U.S.A. 1948) (PDF), su Aeronautica Militare, http://www.aeronautica.difesa.it. URL consultato il 23 luglio 2009.
- ^ a b Ray Wolfe. Albatross Original Production List in The Grumman Albatross Web Site.
- ^ "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.
- ^ aeroflight
- ^ GRUMMAN SA-16 / UF ALBATROSS in US Warplanes.
- ^ 1950 USAF Serial Numbers Archiviato il 4 ottobre 2009 in Internet Archive..
- ^ 1951 USAF Serial Numbers Archiviato il 16 settembre 2009 in Internet Archive..
- ^ Albatrosses in Museums.
- ^ Albatross Current Status List.
- ^ Albatross census.
- ^ MASDC & AMARC Database Archiviato il 4 giugno 2016 in Internet Archive..
- ^ Comprano l’idrovolante all’asta e lo riducono subito in rottami - Cronaca - il Mattino di Padova Archiviato l'8 giugno 2013 in Internet Archive..
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Réne J. Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd Edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1962], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) William Green, War Planes of the Second World War, Volume Five Flying Boats, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1962, ISBN 0-356-01449-5.
- (EN) Richards, M.C. "Kawanishi 4-Motor Flying-Boats (H6K 'Mavis' and H8K 'Emily')". Aircraft in Profile Volume 11. Windsor, Berkshire, UK: Profile Publications Ltd., 1972.
- (EN) Gordon Swanborough, Peter M. Bowers, United States Navy Aircraft since 1911, 2nd edition, London, Putnam, 1976, ISBN 0-370-10054-9.
- (NL) Van der Klaauw, Bart. Water- en Transportviegtuigen Wereldoorlog II. Alkmaar, the Netherlands: Uitgeverij de Alk. ISBN 90-6013-6772.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Robert F. Dorr, Albatross: Amphibious Airborne Angel, in Air International, vol. 41, n. 4, ottobre 1991, ISSN 0306-5634 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Grumman HU-16 Albatross
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Gaëtan Pichon, Grumman HU-16 Albatross, su avionslegendaires.net, http://www.avionslegendaires.net/index.php. URL consultato il 20 aprile 2016.
- (EN) Maksim Starostin, Grumman UF/HU-16 Albatros, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 23 luglio 2009.
- Museo Storico di Vigna di Valle: Grumman HU-16A "Albatross", su Ministero della Difesa: Aeronautica Militare, http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx. URL consultato il 20 aprile 2016.
- (EN) Grumman HU-16B Albatross, su National Museum of the USAF, http://www.nationalmuseum.af.mil/, 29 maggio 2015. URL consultato il 20 aprile 2016.
- (EN) Grumman HU-16 Albatross Flying Boat / Utility Transport Aircraft, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 11 gennaio 2016. URL consultato il 20 aprile 2016.
- (EN) The Grumman Albatross Web Site, su hu-16.com. URL consultato il 23 luglio 2009.
- (EN) GRUMMAN SA-16 / UF ALBATROSS, su US Warplanes.net, http://www.uswarplanes.net. URL consultato il 23 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2016).
- (RU) Grumman HU-16 Albatross, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 20 aprile 2016.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85003215 · GND (DE) 7621353-5 · J9U (EN, HE) 987007292899605171 |
---|