Mo Mowlam
Mo Mowlam | |
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Ministro nell'Ufficio di Gabinetto Cancelliere del Ducato di Lancaster | |
Durata mandato | 11 ottobre 1999 – 7 giugno 2001 |
Monarca | Elisabetta II |
Capo del governo | Tony Blair |
Predecessore | Jack Cunningham |
Successore | Gus Macdonald |
Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord | |
Durata mandato | 3 maggio 1997 – 11 ottobre 1999 |
Monarca | Elisabetta II |
Capo del governo | Tony Blair |
Predecessore | Patrick Mayhew |
Successore | Peter Mandelson |
Segretario di Stato ombra per l'Irlanda del Nord | |
Durata mandato | 20 ottobre 1994 – 2 maggio 1997 |
Capo del governo | Kevin McNamara |
Predecessore | Andrew Mackay |
Segretario di Stato ombra per il patrimonio nazionale | |
Durata mandato | 21 ottobre 1993 – 21 luglio 1994 |
Predecessore | Ann Clwyd |
Successore | Chris Smith |
Ministro ombra per le donne e la parità | |
Durata mandato | 18 luglio 1992 – 21 ottobre 1993 |
Predecessore | Jo Richardson |
Successore | Clare Short |
Cancelliere ombra del Ducato di Lancaster | |
Durata mandato | 18 luglio 1992 – 29 settembre 1992 |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Michael Meacher |
Membro della Camera dei Comuni | |
Durata mandato | 11 giugno 1987 – 14 maggio 2001 |
Predecessore | James Tinn |
Successore | Vera Baird |
Gruppo parlamentare | Laburista |
Collegio | Redcar |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Partito politico | Laburista |
Marjorie "Mo" Mowlam (Watford, 18 settembre 1949 – Canterbury, 19 agosto 2005) è stata una politica britannica.
Fu membro del primo governo Blair come Cancelliere del Ducato di Lancaster e Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord. In queste vesti, fu promotrice e firmataria dell'accordo del Venerdì Santo[1]. Membro della Camera dei Comuni dal 1987 al 2001, era considerata una degli esponenti di spicco del Partito Laburista[2][3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Seconda di tre figli, nacque a Watford e crebbe a Coventry, dove il padre lavorava nelle Poste[4]. Sua madre lavorò come telefonista per mantenere la famiglia in seguito ai gravi problemi di alcolismo del marito[2]. Studiò sociologia e antropologia presso l'Università di Durham. In quegli anni, aderì al Partito Laburista e fu attiva nei movimenti studenteschi fino a divenire vicepresidente dell'Unione degli Studenti[4]. Fu quindi collaboratrice del deputato Tony Benn e dello scrittore Alvin Toffler; si trasferì per un periodo negli Stati Uniti d'America con il suo fidanzato, conseguendo un dottorato di ricerca in scienze politiche presso l'Università dell'Iowa[4][5] sul sistema referendario svizzero[6].
Fu docente presso l'Università del Wisconsin-Milwaukee e l'Università statale della Florida dal 1977 al 1979. In questo periodo, subì un'aggressione nel suo appartamento da un uomo che vi si era introdotto; la ragazza riuscì a scappare e si disse sempre convinta che l'aggressore fosse il serial killer Ted Bundy[7], che fu arrestato alcune settimane dopo e che aveva ucciso due donne che abitavano vicino a lei[2].
Nel 1979, Mo Mowlam rientrò in patria accettando una docenza presso l'Università di Newcastle[4]. Poco dopo, il suo fidanzato dell'epoca, Dan, morì annegando in un lago[2][8].
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1983 non riuscì ad essere candidata per le elezioni generali, ma venne eletta nella tornata del 1987 per rappresentare il collegio di Redcar[9]. Quando John Smith divenne leader del Partito Laburista nel 1992, Mo Mowlam entrò a far parte del governo ombra[10][11]. Nelle elezioni del 1997 fu rieletta alla Camera dei Comuni con una maggioranza di oltre ventunomila voti[12] e, una volta formatosi il primo governo di Tony Blair, Mo Mowlam venne nominata Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord. Inizialmente, Mowlam avrebbe preferito un incarico maggiormente orientato sui temi economici[2], ma si rivelò particolarmente adatta per il ruolo assegnatole[5].
Nel periodo in cui era ministro ombra, fece discutere la sua proposta di vendere Buckingham Palace e il castello di Windsor per finanziare la costruzione di un "palazzo del popolo"[13]. Anni dopo, dichiarò nuovamente che la famiglia reale avrebbe dovuto trasferirsi in una residenza più moderna e che i palazzi antichi dovessero essere utilizzati come musei[14]; i reali risposero tramite dei loro portavoce che non avrebbero spostato la propria sede altrove e a loro favore si espressero anche altri politici tra cui Norman St John-Stevas, che definì le dichiarazioni di Mowlam "un mucchio di sciocchezze male informate"[15]. Nella stessa intervista, si era descritta come "non una grande fan della monarchia"[16]. Lo stesso Blair prese le distanze dalla proposta[17] e Mo Mowlam porse pubblicamente le proprie scuse alla famiglia reale[18].
Il suo maggior successo politico fu rappresentato dalle negoziazioni che portarono alla stipula dell'accordo del Venerdì Santo, considerato il passaggio che pose fine al conflitto nordirlandese[19]. Nel 1997, incontrò Gerry Adams, leader del Sinn Féin ed ottenne l'ingresso del partito alle trattative[2]. Nel mese di gennaio, un gruppo di lealisti dell'Ulster detenuti nel carcere di Maze annunciò la propria contrarietà rispetto al processo di pace e ne chiese l'interruzione. Dopo un consulto interno al governo, Mo Mowlam si recò personalmente in carcere[20] ad incontrare gli esponenti dell'Ulster Defence Association e, nello stesso giorno, anche i detenuti dell'Irish Republican Army e dell'Ulster Volunteer Force[21]. Questa operazione senza precedenti[22], che da alcune parti venne appoggiata e da altre criticata[23], venne definita "un punto focale di un travagliato processo di pace" e "un audace azzardo"[20]; Mowlam si disse intenzionata ad utilizzare il dialogo come strumento per raggiungere l'accordo più ampio possibile[24]. Alla fine, si rivelò estremamente efficace[25], in quanto il supporto dei prigionieri fu cruciale per l'approvazione, tre mesi dopo, dell'accordo definitivo[26]. Di Mo Mowlam e del suo ruolo nella vicenda, Peter Hain ebbe a dire: "È stata il catalizzatore che ha permesso alla politica di andare avanti e di portare alla firma dell'Accordo del Venerdì Santo nell'aprile 1998"[27]. Ken Livingstone, a proposito del rapporto di Mo Mowlam con gli unionisti irlandesi, affermò "Li tocca in un modo in cui nessuno, tranne le loro mogli, li ha mai toccati prima"[5].
Nel 1999 fu sostituita alla carica di Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord e le venne affidato l'incarico di ministra nell'Ufficio di Gabinetto, in quella che i notisti politici lessero come una retrocessione[5]. Lei stessa non apprezzò mai particolarmente l'incarico e decise di lasciare il Parlamento al termine del suo mandato nel 2001[2][28]. In veste di ministra, si era occupata della politica del governo sul tema delle droghe e fece scalpore quando ammise pubblicamente di aver fatto uso di cannabis in gioventù[29]. Nel 2002, cessato il suo incarico, fu una sostenitrice pubblica della legalizzazione delle droghe[30]. Fondò poi un ente benefico, MoMo Helps, dedicato alle persone che seguivano percorsi di disintossicazione e ai genitori di bambini disabili[31]. Fu inoltre una voce critica rispetto al governo sul tema dell'invasione dell'Iraq del 2003[32].
In seguito al ritiro dalla politica, tenne una rubrica sulla rivista maschile Zoo[33]. Accusò alcuni colleghi di averla messa alla porta[34] e fu nota a tutti la scarsa simpatia tra lei e Gordon Brown[5].
Malattia e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel mese di dicembre del 1996, le fu diagnosticato un tumore cerebrale. Si sottopose ai trattamenti, che le causarono la perdita dei capelli. Per tale motivo, indossava una parrucca che spesso toglieva in maniera ironica durante le conferenze stampa[5][35][36]. Il suo approccio comunicativo, infatti, fu spesso caratterizzato da irriverenza, ironia e metodi poco convenzionali[37][38]. Il modo in cui affrontò pubblicamente la malattia, le valse una grande popolarità; nel corso della conferenza del Partito Laburista del 1998, il semplice fatto di essere menzionata da Blair come "la nostra Mo"[39] le valse una calorosa standing ovation[2][40].
Nell'agosto del 2005, i giornali riportarono che Mo Mowlam era ricoverata in ospedale e versava in gravi condizioni[41][42][43]. Nel suo testamento biologico aveva chiesto di non essere rianimata e, dopo due settimane di coma, venne presa la decisione di staccarla dai macchinari che la tenevano in vita artificialmente[44]. Mo Mowlam morì il 19 agosto, all'età di cinquantacinque anni[45], alcuni giorni dopo la scomparsa di un altro esponente del Partito Laburista, Robin Cook[46].
Mowlam, che era atea, venne cremata. Il suo servizio funebre aconfessionale, con gli ospiti in abiti colorati e musica gioiosa, fu tenuto dal reverendo Richard Coles, che negli anni ottanta era stato un componente del duo musicale pop The Communards[47]. Le sue ceneri vennero sparse in parte attorno all'Hillsborough Castle in cui c'era stata la sede del suo segretariato e in parte nel territorio del collegio di Redcar che l'aveva eletta[48]. Nel mese di novembre si tenne una funzione commemorativa in suo onore presso l'abbazia di Westminster[49].
In sua memoria, venne realizzato un mosaico celebrativo della sua vita composto da 800 tasselli[50]. Sul muro di quella che era stata la sua casa, venne apposta una targa commemorativa.
Nel 2010, venne rivelato che la donna era consapevole del fatto che il suo tumore fosse di natura maligna, ma che tenne nascosta la verità ai colleghi e alla stampa[51]. Il suo medico la invitò a rivelare la notizia, temendo le conseguenze negative che il tumore avrebbe potuto avere sulle sue facoltà mentali, ma lei si rifiutò di farlo e continuò a gestire la sua agenda politica nonostante la malattia[52].
Nel 2009, l'emittente Channel 4 aveva prodotto e trasmesso un film biografico sulla sua vita, intitolato Mo. Il ruolo di protagonista venne affidato a Julie Walters[53], che per la sua interpretazione venne premiata con il British Academy Television Award per la miglior attrice[54]. Il film ottenne un grande successo di ascolti[55][56] e fu apprezzato anche in termini di critica[57].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1995 sposò il banchiere Jonathan Norton, un finanziatore del Partito Laburista[5]. La coppia non ebbe figli, ma Norton aveva avuto due figli da un precedente matrimonio[58].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Momentum: The Struggle for Peace, Politics and the People, Londra, Hodder & Stoughton, 2002, ISBN 9780340793947.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alla pace servono le donne, su iodonna.it. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ a b c d e f g h (EN) A political star of considerable courage, su smh.com.au. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) 15 years after her death, Mo Mowlam remains a figure held in high esteem, su labourlist.org. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ a b c d (EN) Mo Mowlam, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ a b c d e f g (EN) Obituary: Mo Mowlam, former N Ireland secretary, su ft.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ Gerhard Loewenberg, Marjorie Mowlam, in PS: Political Science & Politics, vol. 39, n. 1, 2006, pp. 167–168, DOI:10.1017/S1049096506240319.
- ^ (EN) Mo Mowlam Presented International Woman of the Year Award, su seamusdubhghaill.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam: Personality of the year, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Dr. Mo Mowlam, su members.parliament.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Record five women in Shadow Cabinet, su independent.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) John Smith and Mo Mowlam led the original prawn cocktail offensive, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Results & Constituencies, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Labour cool over People's Palace: Party distances itself from Mowlam proposal for showpiece of modern design as sightseers voice disapproval, su independent.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mowlam calls for royals to be rehoused, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) We shall not be moved, say the royals, as Mo Mowlam's palace coup falls flat, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Royal Family should quit palace: Mo, su belfasttelegraph.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Blair distances himself from Mowlam's ideas on Buckingham Palace, su irishtimes.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mowlam 'sorry' for royal remarks, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Tom Kelly: We need more women like Mo Mowlam and Sue Gray in public life, su irishnews.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ a b (EN) Mowlam visits the Maze, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Anniversary of day Mo Mowlam visited the Maze to persuade prisoners to try peace, su irishnews.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mowlam defends move to meet Maze killers, su independent.ie. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Praise and scorn for Mowlam's decision to visit Maze, su irishtimes.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam In Maze Prison1998, su rte.ie. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mowlam clears the first loyalist hurdle as the prisoners tell her to keep going, su irishtimes.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) THE ROLE OF THE MAZE AND LONG KESH IN THE PEACE PROCESS, su prisonsmemoryarchive.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
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- ^ (EN) 'Million' march against Iraq war, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam: 'People like me. I've no idea why', su independent.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Popular minister career ended in acrimony, su walesonline.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlan's vote is number one, su myhackney.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2007).
- ^ (EN) Wigless in Washington, Mo wows them all, su independent.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
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- ^ (EN) Mo Mowlam in hospital as health deteriorates, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
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- ^ (EN) Mo Mowlam and the politics of disgruntlement, su spiked-online.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Colourful goodbye to our Mo, su mirror.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Celebration of Mo Mowlam's life, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Memorial service for Mo Mowlam, su kentonline.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mowlam memorial mosaic unveiled, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) How Mo Mowlam misled Tony Blair for nine years about her killer cancer, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam lied to Blair about her brain tumour, su independent.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Julie Walters to play Mo Mowlam in Channel 4 drama, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Television Leading Actress in 2010, su awards.bafta.org. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam biopic gets 3.5m viewers, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Mo Mowlam drama big hit for Channel 4, su belfasttelegraph.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Scots MP reveals agony over Mo Mowlam TV drama, su dailyrecord.co.uk. URL consultato l'8 marzo 2024.
- ^ (EN) Why deny Mo Mowlam, my stepmum, credit for the Good Friday agreement?, su theguardian.com. URL consultato l'8 marzo 2024.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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