Salle Pleyel
Salle Pleyel | |
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La Salle Pleyel. | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Parigi |
Indirizzo | 252, rue du faubourg Saint-Honoré (Parigi) |
Dati tecnici | |
Tipo | Auditorium |
Fossa | SI |
Capienza | 1.913 posti |
Realizzazione | |
Costruzione | 18 ottobre 1927 |
Inaugurazione | 1927 |
Architetto | Gustave Lyon, Jacques Marcel Auburtin, André Granet e Jean-Baptiste Mathon |
Sito ufficiale | |
La Salle Pleyel è una sala per concerti sinfonici sita nell'IX arrondissement di Parigi, in rue du Faubourg-Saint-Honoré. Inaugurata nel 1927, dal mese di settembre 2006 al 2015 è stata la sede dell'Orchestre de Paris e dell'Orchestre Philharmonique de Radio France.
Costruita in stile art déco, è considerata una delle grandi sale da concerto del XX secolo ed un « passaggio obbligato per i musicisti famosi a livello mondiale »[1]. Ha contribuito all'animazione della vita musicale di Parigi accogliendo circa 25 milioni di spettatori che hanno presenziato ad oltre 20.000 concerti[2][3]. Più volte rinnovata, ha riaperto nel settembre 2006 dopo quattro anni di chiusura.
Era l'unico auditorium costruito specificamente per la musica sinfonica a Parigi, prima dell'apertura della Philharmonie de Paris al Parc de la Villette nel 2015. Altri concerti hanno luogo alla Salle Olivier-Messiaen de la maison de Radio France e alla Salle Gaveau, e, per formazioni più piccole, anche al Théâtre des Champs-Élysées e al Théâtre du Châtelet.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La vecchia Salle Pleyel
[modifica | modifica wikitesto]La Salle Pleyel origina dalle due sale da concerto precedentemente costruite da Camille Pleyel, figlio di Ignace Pleyel, fondatore nel 1807 della celebre fabbrica di pianoforti Pleyel.
Un salone con circa 150 posti venne aperto nel gennaio del 1830 al nº 9 di rue Cadet, nel IX arrondissement di Parigi. Accolse i grandi pianisti del tempo come Fryderyk Chopin nel 1832 e Franz Liszt nel 1833.
La prima Salle Pleyel venne costruita nel 1838–1839 al nº 22 di rue Rochechouart, a fianco della fabbrica di pianoforti, ed inaugurata nel dicembre 1839. In questa sala dotata di 550 posti, avevano luogo concerti per pianoforte e per orchestra da camera che occupavano uno spazio importante nella vita musicale parigina del XIX secolo. Fra i numerosi grandi musicisti che vi si sono esibiti, si ricordano Chopin che diede qui il suo ultimo concerto parigino nel 1848, e, fra gli altri, il debutto di Camille Saint-Saëns, all'età di 11 anni nel maggio 1846, di César Franck, di Anton Rubinstein etc.. In questa sala sono state realizzate le seguenti prime esecuzioni[4]:
- La Terza ballata e il Terzo Improvviso per pianoforte di Chopin, il 21 febbraio 1842;
- Secondo concerto per piano di Saint-Saëns, nel 1868 e del Quinto concerto per piano il 2 giugno 1896;
- diverse opere di Maurice Ravel, e in particolare:
- Habanera, versione per due pianoforti, il 5 marzo 1898, eseguita da Marthe Dron e Ricardo Viñes,
- Pavane pour une infante défunte e Jeux d'eau, il 5 aprile 1902, da Ricardo Viñes,
- Sonata per violino e violoncello il 6 aprile 1922, da Hélène Jourdan-Morhange e Maurice Maréchal.
- Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore il 14 gennaio 1932
Programmazione
[modifica | modifica wikitesto]Dall'autunno 2006, la Salle Pleyel è divenuta la sede delle seguenti orchestre:
- Orchestre de Paris, che tiene qui tutta la sua stagione concertistica il mercoledì ed il giovedì, per un totale di circa cinquanta concerti per anno con circa trenta programmi diversi;
- Orchestre Philharmonique de Radio France, tiene alla Salle Pleyel circa venti concerti l'anno normalmente il venerdì.
La London Symphony Orchestra ha firmato una convenzione che prevede, per la durata di tre anni, l'esecuzione di tutti i suoi concerti parigini con quattro o cinque programmi per stagione.
Nel corso dell'anno la sala accoglie anche altre orchestre fra le quali si ricordano :
- l’Orchestre Pasdeloup, l'Orchestre Colonne, l’Orchestre national d'Île-de-France, l’Orchestre du Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris e l’Orchestre national du Capitole de Toulouse;
- alcune orchestre regionali;
- produzioni pubbliche di Radio France o il Festival d'automne à Paris;
- concerti organizzati da istituzioni private;
- altre orchestre straniere, una quindicina negli anni 2006–2007, e qualcuna di più nelle stagioni seguenti.
Oltre ai concerti sinfonici, che costituiscono la maggior parte della sua produzione, la Salle Pleyel accoglie dei recital vocali, musica da camera e concerti di musica jazz. In totale vengono realizzati circa centocinquanta spettacoli per anno, di cui la metà assicurati dalle tre orchestre residenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Jean-Jacques Trinques, Le Piano Pleyel d'un millénaire à l'autre, Trinques, 2003 p. 147
- ^ "Le Monde de la musique 04/2006", La nouvelle Salle Pleyel : le moment de vérité », nº 308, aprile 2006, p. 53
- ^ Fonte : Base de données Brahms da l'Institut de recherche et coordination acoustique/musique
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renaud Donnedieu de Vabres, Communiqué et discours sur le développement de la vie symphonique musicale à Paris, Ministère de la Culture et de la Communication, 6 mars 2006, su culture.gouv.fr. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2013).
- Maxime Kaprielian, « Or et dessous d'une réouverture », ResMusica, 13 settembre 2006 https://web.archive.org/web/20070927223200/http://www.resmusica.com/aff_articles.php3?num_art=2766
- Arnaud Marion, Pleyel. Une histoire tournée vers l'avenir, La Martinière, Paris, 2005 ISBN 2-7324-3338-1 [1]
- Arnaud Marion (direction), « La salle Pleyel », Connaissance des arts, nº hors-série 295, settembre 2006 ISBN 2-7580-0035-0
- Arnaud Marion, La Salle Pleyel, lieu de modernité, La Martinière, Paris, 2006 ISBN 2-7324-3494-9 [2]
- Jean-Jacques Trinques, Le Piano Pleyel d'un millénaire à l'autre, L'Harmattan, Paris, 2003 ISBN 2-7475-4781-7 [3]
- Dossier de presse sur le grand auditorium symphonique de Paris, Ministère de la Culture (France), 11 dicembre 2003 [4]
- La Rénovation de la salle Pleyel, dossier de presse d'IDSH, febbraio 2006 [5]
- « La nouvelle Salle Pleyel : le moment de vérité », Le Monde de la musique nº 308, aprile 2006, pp. 47–57
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla sala Pleyel
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Salle Pleyel, su sallepleyel.fr.
- Visita virtuale della nuova Salle Pleyel, su www1.sallepleyel.fr. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2009).
- La salle Pleyel en images, galleria di foto sul sito L'Internaute