Salvino degli Armati
Salvino degli Armati (Firenze, XIII secolo – Firenze, 1317) è stato uno dei pretesi inventori degli occhiali. La critica lo ritiene un personaggio mai esistito, frutto di una falsificazione erudita del XVII secolo, motivata da intenti campanilistici.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'attribuzione dell'invenzione degli occhiali a Salvino degli Armati venne fatta nel 1684 dall'erudito fiorentino Ferdinando Leopoldo Del Migliore nell'opera Firenze città nobilissima illustrata. Secondo Del Migliore, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze esisteva la tomba di un tale Salvino degli Armati, figlio di Armato degli Armati, riportante la seguente scritta:
- QUI DIACE SALVINO D'ARMATO DEGL'ARMATI DI FIR.
- INVENTOR DEGL'OCCHIALI DIO GLI PERDONI LA PECCATA
- ANNO D.MCCCXVII.
Secondo Del Migliore, la tomba era andata persa durante i lavori di restauro eseguiti nella prima metà del XVII secolo, ma la scritta era registrata in un sepoltuario antico posseduto dallo stesso Del Migliore in unica copia[1]. Alcuni dati oggettivi (una lettera di Francesco Redi in cui si sosteneva genericamente che l'invenzione degli occhiali era avvenuta in Toscana fra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo[2] e l'esistenza di una famiglia "Degli Armati" nella Firenze del XIV secolo) convinsero della verosimiglianza della ricostruzione di Del Migliore.
Qualche anno dopo un altro erudito fiorentino, Domenico Maria Manni, scrisse addirittura un saggio su Salvino degli Armati e la sua invenzione[3]. Nonostante i numerosi punti oscuri o contraddittori nella documentazione relativa a Salvino degli Armati, messi in evidenza già nel XVIII secolo da numerosi storiografi, tra cui Ranieri Tempesti[4], Stanislao Canovai[5] e Lorenzo Cantini[6], Salvino degli Armati fu ritenuto l'inventore degli occhiali. Nel 1841, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, venne ricostruito il monumento che secondo il Del Migliore era stato distrutto, con la lapide in cui era riprodotto il testo da questi citato.
Nel 1920 Isidoro del Lungo sottopose l'epigrafe funebre di Salvino degli Armati a un'accurata analisi filologica al termine della quale dimostrò che tale epigrafe era falsa, scritta verosimilmente a scopo campanilistico per rivendicare a Firenze l'invenzione del pisano Alessandro della Spina; nel XIV secolo, infatti, non esisteva ancora nel volgare fiorentino il vocabolo "inventore", come pure la forma latineggiante "le peccata". Si trovò anche un Salvino degli Armati morto nel 1340; ma era un modesto artigiano, iscritto all'arte del Cambio, che mai si occupò di occhiali. Studi successivi di Giuseppe Albertotti[7] e di Edward Rosen[8] confermarono la fondatezza delle critiche fatte da Isidoro del Lungo. È probabilmente in seguito a questi studi che venne rimossa una lapide in via del Giglio 2, presso il chiasso degli Armati, che ricordava Salvino e che era stata posta nel 1885.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ferdinando Leopoldo Del Migliore, Firenze città nobilissima illustrata da Ferdinando Leopoldo Del Migliore, Prima, seconda, e terza parte del primo libro, Firenze: nella Stamperia della Stella, 1684, p. 431 (Google libri)
- ^ Francesco Redi, Lettera intorno all'invenzione degli occhiali, scritta da Francesco Redi all'illustriss. signor Paolo Falconieri, Firenze: per Francesco Onofri stampatore granducale, 1678 (LiberLiber)
- ^ Domenico Maria Manni, Degli occhiali da naso inventati da Salvino Armati, Firenze: Antonio Maria Albizzini, 1738 (Google libri)
- ^ Alidauro Ninfeo, Discorso accademico sull'istoria letteraria pisana, Pisa: Ranieri Prosperi, 1787, p. 60 e segg. (Google libri). L'identificazione di Alidauto Ninfeo con Ranieri Tempesti è riportata da Gaetano Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani, Milano: Pirola, Vol. I, p. 308 (Google libri)
- ^ Stanislao Canovai, Panegirici di Stanislao Canovai delle scuole pie, Vol. I, Firenze: nella stamperia di S. Giuseppe Calasanzio, 1817, p. 34, h e segg. (Google libri)
- ^ Lorenzo Cantini, Saggi istorici d'antichità toscane di Lorenzo Cantini socio colombario, Tomo V, pp. 189 e segg. (Google libri)
- ^ Giuseppe Albertotti, Ulteriori ricerche e studi intorno alla storia degli occhiali, Roma: Tipografia delle scienze, 1925
- ^ Edward Rosen, The invention of eyeglasses. II, in Journal of the history of medicine and allied sciences, vol. 11, n. 2, 1º aprile 1956, pp. 183-218, DOI:10.1093/jhmas/XI.2.183, ISSN 0022-5045 , PMID 13306950.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Isidoro Del Lungo, Le vicende d'un'impostura erudita (Salvino degli Armati), Firenze: Reale Deputazione toscana di storia patria, 1920. Estratto da: Archivio storico italiano. Dispensa n. 1 del 1920, pp. 5–53 (pdf, 16MB)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvino degli Armati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Armati, Salvino degli, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Chiesa di Santa Maria Maggiore, su brunelleschi.imss.fi.it.
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