Remo (fratello di Romolo)
Remo (in latino Remus; Alba Longa, 24 marzo 771 a.C. – Roma antica, 21 aprile 753 a.C.) è, nella mitologia romana, uno dei due figli di Rea Silvia e del dio Marte, fratello gemello di Romolo fondatore di Roma.
Mito
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome rievocava quello del condottiero rutulo che venne decapitato nel sonno da Niso durante la guerra fra italici e troiani.
Sarebbe stato padre di due maschi, Senio e Ascanio, leggendari fondatori della città di Siena.
Secondo la leggenda più nota, per aver varcato in armi il confine sacro di Roma fu ucciso da Romolo e sepolto sull'Aventino. Secondo un'altra versione ad assassinarlo sarebbe invece stato il capo del corpo di guardia di Romolo, Celere.
Sempre secondo la tradizione, per espiare l'uccisione di Remo, Romolo istituì i Lemuria.[1]
Per Gaetano De Sanctis "la figura di Remo è scialba ed oscura", e il nome potrebbe essere legato a Remuria, una località non ben identificata, o alla dea Remurina.[2]
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Nel film di Matteo Rovere Il primo re (2019), una reinterpretazione del mito della fondazione di Roma, Remo, interpretato da Alessandro Borghi, è il vero protagonista della storia.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Lemures, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato l'11 maggio 2021.
- ^ Gaetano De Sanctis, Romolo e Remo, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 12 febbraio 2019.
- ^ Andrea Cauti, 'Il primo Re', il mito di Romolo e Remo diventa una tragedia greca, su agi.it, 1º febbraio 2019. URL consultato il 17 giugno 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Romolo e Remo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Remo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Remo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
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