Rattus exulans
Ratto del Pacifico | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Rattus |
Specie | R.exulans |
Nomenclatura binomiale | |
Rattus exulans Peale, 1848 | |
Sinonimi | |
R.aemuli , R.aitape, R.apicus , R.basilanus , R.bocourti , R.browni , R.buruensis , R.calcis , R.clabatus , R.concolor , R.echimyoides , R.ephippium , R.equile, R.eurous , R.gawae, R.hawaiiensis, R.huegeli , R.jessook , R.lassacquerei, R.leucophaetus , R.luteiventris , R.malengiensis, R.manoquarius, R.maorium , R.mayonicus , R.melanoderma , R.meringgit, R.micronesiensis, R.negrinus , R.obscurus , R.ornatulus , R.otteni, R.pantarensis , R.praecelsus, R.pullus , R.querceti , R.raveni, R.rennelli, R.schuitemakeri, R.solatus, R.stragulum , R.suffectus, R.surdus , R.tibicen, R.todayensis , R.vigoratus , R.vitiensis , R.vulcani , R.wichmanni |
Il ratto del Pacifico o ratto polinesiano (Rattus exulans Peale, 1848; in māori: kiore, tahitiano: ‘iore, hawaiano: ʻiole) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Ecozona orientale e in quella australasiana.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 140 mm, la lunghezza della coda tra 108 e 159 mm, la lunghezza del piede tra 20 e 28 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 19 mm e un peso fino a 100 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è ruvida e particolarmente spinosa. Le parti dorsali variano dal bruno-grigiastro delle forme continentali al bruno-rossiccio delle forme insulari mentre le parti ventrali sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Il dorso delle zampe anteriori è ricoperto da peli brunastri, mentre quello dei piedi è ricoperto da peli bianchi. Le vibrisse sono molto lunghe. La coda è molto più lunga della testa e del corpo, è uniformemente marrone ed è rivestita da 13-18 anelli di scaglie per centimetro. Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e due paia inguinali. Il cariotipo è 2n=42 FN=58-60.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie arboricola. Si arrampica su piccoli alberi, nell'erba alta e dentro le case. Costruisce nidi di erba nei prati a circa 20 cm dal suolo o nelle soffitte.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di parti vegetali e di invertebrati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Danno alla luce 1-10 piccoli alla volta fino a 13 volte l'anno, dopo una gestazione di 19-21 giorni. Vengono svezzati dopo 2-4 settimane. Diventano sessualmente maturi a 2 - 3 mesi di vita. L'aspettativa di vita in natura è di circa un anno, mentre in cattività è di 15 mesi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è ampiamente diffusa in Asia orientale e nell'Oceania, dal Bangladesh orientale, attraverso l'Indocina fino alle isole Yongxing, nel Mar Cinese Meridionale, Taiwan, Isole Ryukyu, Sumatra, Borneo, Giava, Isole Mentawai, Enggano, Nias, Simeulue, Isola di Natale, Sulawesi, isole Filippine, isole Molucche, Piccole Isole della Sonda, Nuova Guinea, isole di Adele e Murray, lungo le coste nord-occidentali e nord-orientali dell'Australia, Nuova Zelanda, Micronesia, Polinesia, Hawaii e Isola di Pasqua. Nella maggior parte delle isole dell'Oceania è stato introdotto intenzionalmente o involontariamente o probabilmente ha attraversato l'oceano su grossi tronchi di alberi od altri relitti galleggianti alla deriva.
Vive in diversi tipi di habitat, dai prati alle boscaglie e le foreste con adeguata disponibilità di cibo e rifugi fino a 1.000 metri di altitudine.
Conservazione[4]
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza ad una varietà di habitat e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.exulans come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Ruedas, L., Heaney, L. & Molur, S. 2008, Rattus exulans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rattus exulans, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
- ^ Rodent pests and their control, 2014, DOI:10.1079/9781845938178.0000. URL consultato il 19 marzo 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rattus exulans
- Wikispecies contiene informazioni su Rattus exulans
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Polynesian rat, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.