Polygala alpestris

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Poligala alpestre
Polygala alpestris
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Fabidi
OrdineFabales
FamigliaPolygalaceae
TribùPolygaleae
GenerePolygala
SpecieP. alpestris
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdinePolygalales
FamigliaPolygalaceae
GenerePolygala
SpecieP. alpestris
Nomenclatura binomiale
Polygala alpestris
Rchb.
Sinonimi

Polygala vulgaris subsp. alpestris
(Rchb.) Rouy & Fouvaud
Polygala morisiana
Rchb.f.
Polygala amara subsp. alpestris
(Rchb.) Arcangeli

La poligala alpestre (Polygala alpestris Rchb.) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Polygalacee[1].


Nell'antichità l'infuso di questa pianta veniva usato perché (così si credeva) favoriva la produzione del latte nelle gestanti (ma anche nelle mucche), da qui il nome del genere “Polygala” = molto latte.
L'epiteto specifico invece è indicativo delle zone nelle quali la pianta è presente.

La forma biologica della pianta appartiene alle emicriptofite scapose (H scap ): ossia è una pianta perennante per mezzo di gemme adagiate al suolo (“emicriptofita”); mentre il portamento è tipico di una pianta con asse florale allungato e con poche foglie (“scaposo”).

Radice a fittone. Da ogni radice si possono formare da 10 a 20 fusti florali.

Il fusto è erbaceo (appena legnosetto) e brevemente strisciante; i rami sono ascendenti e glabri. Dimensione della pianta: da 8 a 20 cm.

Le foglie sono alterne (non opposte) e sessili.

  • Foglie inferiori: sono spatolate, di dimensioni minori rispetto a quelle superiori e più ravvicinate (ma non formano una rosetta basale). Dimensioni delle foglie inferiori: larghezza 3 mm; lunghezza 7 mm.
  • Foglie superiori: sono progressivamente allungate (lineari – lanceolate) e quelle finali avvolgono quasi il peduncolo del racemo. Dimensioni delle foglie superiori: larghezza 5 mm; lunghezza 25 mm.

Infiorescenza

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L'infiorescenza è composta da corti racemi piramidali multifloro con 10 – 50 fiori peduncolati (3 – 4 mm) di colore violetto (o blu – raramente bianchi) e penduli alla base (quelli apicali, immaturi, sono eretti). Il racemo presenta delle brattee lunghe quanto i peduncoli.

I fiori sono ermafroditi, pentameri, zigomorfi, gamosepali, pentaciclici.

  • Calice: il calice è petaloideo, (stesso colore dei petali); i sepali sono 5; quelli interni hanno la funzione di ali vessilari a forma ovale (lunghezza: 3 – 5 mm); sono mucronate e lievemente venate al centro.
  • Corolla: la corolla di aspetto papilionaceo è di colore violetto e composta da 3 petali (abortiti) concresciuti; formano un tubo alla base, mentre nella parte superiore sono liberi; il petalo inferiore è carenato e frangiato (può arrivare fino a 40 frange), sporgente dalle ali e di colore biancastro (più chiaro della corolla). Dimensioni del tubo corallino: 8 mm.
  • Androceo: gli stami sono 8 concresciuti alla corolla.
  • Gineceo: l'ovario è supero e bicarpellare.
  • Impollinazione: per entomogamia (tramite insetti).
  • Fioritura: da giugno ad agosto.

Il frutto consiste in una capsula compressa da un lato. La parte carnosa del seme (strofiolo) presenta delle appendici lunghe 1/3 del seme. La dispersione dei semi avviene mediante formiche (mirmecocoria).

Distribuzione e habitat

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È una specie endemica delle zone montane dell'Europa centrale e meridionale ( Orof. S-Europ.). Oltre che sulle Alpi, si può trovare sui Pirenei, sui Carpazi e sui Balcani[1].
In Italia vegeta nei pascoli subalpini e alpini in ambiente calcareo.
Altitudine: 1600 – 2400 m s.l.m..

Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Polygalaceae all'ordine Polygalales[2] mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine Fabales[3].

Sono state descritte le seguenti sottospecie[1]:

  • Polygala alpestris subsp. alpestris - sottospecie nominale, le ali sono lunghe 4 – 5 mm, strette e con scarse venature; capsula sessile.
  • Polygala alpestris subsp. angelisii (Ten.) Nyman
  • Polygala alpestris subsp. croatica (Chodat) Hayek - le ali sono lunghe 5 – 6 mm, più larghe e con venature ramificate (del tipo anastomosate); capsula con stipole.
  • Polygala alpestris subsp. meridionalis Arrigoni

Specie simili

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  • Polygala angelisii Ten. (sinonimi = P. amara Auct. Fl. Ital.; = P. croatica Hayek; = P. croatica var. valdarnensis, Fiori) – Poligala di De Angelis: si differenzia dalla nostra specie per avere le ali più larghe, la nervatura centrale delle ali ramificata e la capsula peduncolata brevemente. Inoltre la Poligala di De Angelis è presente nelle zone dove la nostra pianta è assente (Appennino e Italia centro-meridionale) e preferisce suoli acidi (e non calcarei).
  • Polygala vulgaris L. – Poligala comune: si differenzia dall'avere le foglie inferiori più rade di quelle superiori; il racemo ha un peduncolo più lungo (oltre a 1 cm). È presente su tutta la Penisola e anche a quote basse.

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b c (EN) Polygala alpestris, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10/4/2023.
  2. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  3. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 386.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, 1982 editore=Edagricole, p. 62, ISBN 88-506-2449-2.

Voci correlate

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Altri progetti

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