Per la Democrazia Sociale

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Per la Democrazia Sociale
LeaderDidalco Bolívar
StatoVenezuela (bandiera) Venezuela
SedeCaracas, Venezuela
Fondazione2002
IdeologiaSocialdemocrazia
CollocazioneCentro-sinistra
CoalizioneGrande Polo Patriottico
Affiliazione internazionaleInternazionale Socialista
Seggi Assemblea nazionale
4 / 165

Per la Democrazia Sociale (in spagnolo: Por la Democrazia Social - PODEMOS) è un partito politico del Venezuela fondato nel 2002 in seguito una scissione dal Movimento al Socialismo.

Riconosciuto ufficialmente nel 2003, è membro della COPPPAL[1] e membro di consulenza dell'Internazionale Socialista[2].

Alle elezioni legislative del 2005 il partito, allora guidato da Ismael García e Didalco Bolívar, ha ottenuto 15 seggi su 165. Fino al 2007 ha supportato il presidente Hugo Chávez, ma in seguito ha rifiutato di fondersi nel Partito Socialista Unito del Venezuela e si è opposto alla riforma costituzionale voluta da Chávez. Quando i rapporti tra il PSU e PODEMOS si sono deteriorati, quest'ultimo è passato all'opposizione, entrando poi a far parte della coalizione anti-chavista Unità Nazionale (MUD). Chávez ha accusato García di aver "alzato le bandiere della destra"[3].

Nel 2012 il partito si è diviso: la fazione anti-chavista, guidata da García, è entrata a far parte della coalizione Avanzada Progresista insieme alla componente anti-chavista di Patria Para Todos; la leadership è stata quindi assunta dal solo Bolívar. PODEMOS ha poi abbandonato Unità Nazionale e si è unito al Grande Polo Patriottico guidato da Chávez[4].

  1. ^ (ES) Partidos Miembros, su Coppal (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2014).
  2. ^ (EN) Member Parties of the Socialist International, su Socialist International. URL consultato il 10 giugno 2012.
  3. ^ (ES) Presidente Chávez: dirigentes vacilantes deben explicar al pueblo razones para no adherirse al PSUV, su Aporrea, 6 marzo 2007.
  4. ^ (ES) Podemos manifiesta unidad con Chávez y saluda ratificación de Diosdado Cabello en AN, su Venezolana de Televisión (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).

Collegamenti esterni

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