Marmaridi
I Marmaridi (in latino Marmaridae[1]) erano una popolazione di lingua berbera che abitava a sud-est della Cirenaica. Confinavano ad ovest con l'oasi di Augila, i Nasamoni della costa ed i Garamanti dell'entroterra, ad est con la provincia romana d'Egitto, mentre a sud con il deserto del Sahara.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Epoca romana
[modifica | modifica wikitesto]Poco si sa di questo popolo. Attorno al 2 a.C.-1 d.C. furono battuti dagli eserciti romani congiunti delle province dell'Africa proconsolare (sotto il comando di Publio Sulpicio Quirinio) ed d'Egitto[2]. Resta il dubbio che la campagna contro queste popolazioni di nomadi possa essere stata condotta da Publio Sulpicio Quirinio all'epoca del suo proconsolato di Creta e Cirene nel 15 a.C. È vero, anche, che Dione non ne fa menzione per quell'anno e la lacuna degli eventi raccontati nella sua Storia romana appartiene agli anni 6 a.C. – 4 d.C. e che per l'1-2 d.C. si fa un breve accenno ad una guerra condotta contro le tribù berbere lungo i confini egiziani.
È forse in seguito a queste operazioni che le legioni III e XXII presero l'appellativo di Cyrenaica[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Strabone, Geografia, libro XVII, 3, 1 e 23.
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, V, 33 e 39. - ^ Floro, Epitome di Storia romana, II, 31 e 41.
R.Syme, L'Aristocrazia Augustea, Milano 1993, p.472 e p.485, n.64. - ^ Il cognomen di Cyrenaica lo troviamo attribuito anche alla legio XXII Deiotariana nell'iscrizione del Dessau (Inscriptiones Latiane Selectae 2690).
Confronta anche Parker, Roman legions, Oxford 1928, Appendix A, p.264.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Strabone, Geografia, libro XVII.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, libro LV.
- Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, libro V.
- Floro, Epitome di Storia romana, libro II.
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- R.Syme, L'Aristocrazia augustea, Milano 1993.
- C.Daniels, Africa, in Il mondo di Roma imperiale, a cura di John Wacher, parte IV: le frontiere, Bari-Roma 1989.