Lucio Quarantotto
Lucio Quarantotto | |
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Nazionalità | Italia |
Genere | Pop |
Periodo di attività musicale | 1982 – 2012 |
Lucio Quarantotto (Venezia, 29 aprile 1957 – Venezia, 31 luglio 2012) è stato un cantautore e compositore italiano. È noto per essere l'autore del testo di Con te partirò, interpretata da Andrea Bocelli.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Esordisce nel 1982[1] con l'album Di mattina molto presto (Conveyor), di cui è autore dei testi e coautore delle musiche con Piercarlo D'Amato e con il quale vince due anni dopo la Targa Tenco come migliore opera prima. Si mette in luce per «una voce tagliente e "feroce" come poche altre in Italia».[2]
L'album successivo, Ehi là. (Conveyor), esce nel 1986, «testi scavati fino all'osso, sempre detti-cantati con magica lentezza, addirittura con cautela, per la preoccupazione di far arrivare parola dietro parola».[3]
Malgrado il buon successo di critica, i due album non riscuotono successo nelle vendite, anche per una certa ritrosia ad apparire in pubblico e in televisione.[2]
Tra il 1988 e il 1990 nascono alcune canzoni, commissionate da Franco Battiato per il progetto di un mini LP: Viaggiando verso Jesolo (presentata al Cantagiro 1991), Tripoli, Pulito e Come le onde. Caterina Caselli include E se questa fosse l'ultima (cantata anche al concerto del primo maggio) nel suo disco Amada mia dello stesso anno. Esce l'album L'ultima nuvola sui cieli d'Italia, contenente 8 brani, presentato al premio Tenco di Sanremo il 25 ottobre 1990.[4][5] Gli arrangiamenti e la produzione, a cura della Sugar Music della Caselli, sono di livello superiore ai precedenti, e nei ringraziamenti compaiono lo stesso Battiato e Giusto Pio, oltre ai soliti Piercarlo D'Amato e Francesco Sartori.
Da quel momento entra nella scuderia della Caselli come autore. Negli anni successivi diverse sue canzoni vengono rese celebri da altri artisti, tra cui Andrea Bocelli, per il quale ha scritto Canto della terra e Con te partirò (nella versione in inglese Time to Say Goodbye). Filippa Giordano presenta Amarti sì, di cui è coautore, al Festival di Sanremo 2002.[6] Nel 1997 si vocifera di un duetto realizzato con i Marlene Kuntz inerente al brano I templi indù, notizia che tuttavia, come da successiva intervista al collaboratore Piercarlo D'Amato, non ha trovato ancora del tutto fondamento, rimanendo una leggenda metropolitana[7].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Muore suicida il 31 luglio 2012 all'età di 55 anni, gettandosi dal sesto piano del suo appartamento a Mestre, dove viveva con l'anziana madre[8].
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ sito ufficiale[collegamento interrotto]
- ^ a b Roberto Gatti su l'Espresso
- ^ Roberto Roversi, citato in sugarmusic.com Archiviato il 18 luglio 2010 in Internet Archive.
- ^ sugarmusic.com. URL consultato il 18 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2010).
- ^ Repubblica - 30 ottobre 1990
- ^ Sanremo 2002 su Repubblica
- ^ Anatomia di un rissoso - Lucio Quarantotto - L'Isola della Musica Italiana, su lisolachenoncera.it, 3 maggio 2016. URL consultato il 3 maggio 2016.
- ^ È morto Lucio Quarantotto, aveva scritto “Con te partirò”, su nuovavenezia.gelocal.it, 31 luglio 2012. URL consultato il 31 luglio 2012.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- sito ufficiale di Lucio Quarantotto, su lucioquarantotto.it. URL consultato il 18 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 53584048 · ISNI (EN) 0000 0000 3615 5689 · SBN BVEV094324 · Europeana agent/base/129708 · LCCN (EN) n2006085338 · GND (DE) 1126441139 · J9U (EN, HE) 987008816730405171 |
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