Koloneia (thema)
Koloneia | |
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I themata asiatici dell'Impero bizantino intorno al 950. | |
Informazioni generali | |
Nome ufficiale | Κολωνεία, θέμα Κολωνείας |
Nome completo | Thema di Koloneia |
Dipendente da | Impero bizantino |
Amministrazione | |
Forma amministrativa | Thema |
Evoluzione storica | |
Inizio | prima dell'863 |
Fine | dopo il 1071 |
Causa | Caduta in mano selgiuchide. |
Il Thema di Koloneia (in greco θέμα Κολωνείας?) è stata una provincia civile-militare (thema) dell'Impero bizantino ubicata nella Cappadocia settentrionale e nel Ponto meridionale, nell'odierna Turchia. Fu istituita intorno alla metà del IX secolo e sopravvisse fino alla conquista selgiuchide avvenuta immediatamente in seguito alla Battaglia di Manzikert nel 1071.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In origine parte dell'Armeniakon, il tema si formò intorno alla città di Koloneia sulle rive del fiume Lykos (odierna Şebinkarahisar).[1] Il thema è attestato per la prima volta nell'863,[1][2][3] ma sembra che fosse esistito come distretto separato già in precedenza: Nicolas Oikonomides interpreta un riferimento del geografo arabo al-Masudi in modo tale da implicare che esso costituisse in un primo momento una kleisoura (un distretto di frontiera fortificato).[2][4] Inoltre, una versione della Vita dei quarantadue martiri di Amorio menziona che l'Imperatore Teofilo (r. 829–842) assunse un certo spatharios Kallistos come doux intorno all'842, rendendola la data probabile dell'elevazione del distretto al rango di thema (insieme alla confinante Chaldia).[1][3][4]
L'ubicazione remota di Koloneia la preservò dalle peggiori delle incursioni arabe, se si eccettua l'incursione di Sayf al-Dawla nel 939/940. Nel 1057, il reggimento locale, comandato da Catacalo Cecaumeno, appoggiò la rivolta di Isacco I Comneno. Nel 1069, il thema fu occupato dal mercenario ribelle normanno Roberto Crispino. La regione fu conquistata dai Turchi Selgiuchidi immediatamente in seguito alla Battaglia di Manzikert nel 1071.[1][5]
Nel De Thematibus, l'Imperatore Costantino VII Porfirogenito (r. 913–959) descrive il thema come un circuscrizione di piccole dimensioni, comprendente, oltre a Koloneia, Neocesarea ad est, Arabraca, Monte Phalakros (probabilmente da identificare con l'odierno Karaçam Dağı), Nicopolis e Tephrike. Comprendeva inoltre sedici fortezze il cui nome non viene menzionato.[3][4] Porfirogenito narra anche che suo padre, Leone VI il Saggio (r. 886–912), separò la tourma di Kamacha dalla Koloneia per formare (insieme al Keltzene) il nuovo thema di Mesopotamia.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Kazhdan 1991, p. 1138.
- ^ a b Oikonomides 1972, p. 349.
- ^ a b c Pertusi 1952, pp. 141–142.
- ^ a b c Bryer e Winfield 1985, p. 147.
- ^ Bryer e Winfield 1985, pp. 147–148.
- ^ Kazhdan 1991, p. 1092.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Anthony Bryer e David Winfield, Byzantine Monuments and Topography of the Pontos, Volume 1, Washington, District of Columbia, Dumbarton Oaks Research Library and Collection, 1985, ISBN 0-88402-122-X.
- Alexander Petrovich Kazhdan (a cura di), The Oxford Dictionary of Byzantium, New York, New York and Oxford, United Kingdom, Oxford University Press, 1991, ISBN 978-0-19-504652-6.
- (FR) Nicolas Oikonomides, Les Listes de Préséance Byzantines des IXe et Xe Siècles, Paris, France, Editions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1972.
- A. Pertusi, Constantino Porfirogenito: De Thematibus, Rome, Italy, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1952.