Kobayashi Issa
Issa Kobayashi 小林一茶 (Kobayashi Issa?) (15 giugno 1763 – 5 gennaio 1828) è stato un poeta e pittore giapponese.
Con Matsuo Bashō, Yosa Buson e Masaoka Shiki, rappresenta uno degli haijin più apprezzati e conosciuti al mondo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Kobayashi Issa nasce nel villaggio di Kashiwabara (nella provincia di Shinano, oggi nella Prefettura di Nagano) da una famiglia di agricoltori. Resta orfano di madre a tre anni, e viene cresciuto dalla nonna (che lo lascerà quando lui ne avrà quattordici). Cinque anni dopo il padre si risposa, e due anni più tardi nasce il suo fratellastro. Spedito dopo la morte della nonna a guadagnarsi da vivere a Edo (l'odierna Tokyo), torna ventinovenne al suo villaggio natale. La sua attività in quegli anni risulta poco chiara: il suo nome fu collegato a Kobayashi Chikua, della scuola di haiku Nirokuan, ma non è chiara la correlazione. Negli anni successivi viaggiò per tutto il Giappone, scrivendo moltissimo. Nel 1801 entra in disputa con la matrigna per l'eredità del padre. Si sposa tre volte (e gli muoiono vari figli in tenera età), per la terza volta piuttosto anziano, nel 1826, con Yao. Il 5 gennaio del 1828 (secondo il calendario occidentale) un incendio distrugge la sua casa; Issa muore pochi mesi dopo, senza neppure avere il tempo di vedere la bambina che sua moglie porta in grembo.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]«Questo mondo come goccia di rugiada –
È forse una goccia di rugiada,
Eppure – eppure –[1]»
«anche l'augurio –
sta nel giusto mezzo:
la mia primavera[2]»
Scrisse più di 20.000 poesie, introspettive e descrittive, ancora oggi molto celebri. Nonostante questo successo, ebbe sempre molti problemi economici.
Il suo stile, non risentendo dei suoi numerosi problemi personali, mantiene una semplicità quasi fanciullesca, con un uso piuttosto libero anche di frasi colloquiali e termini dialettali. Tra le sue numerose raccolte, si ricordano Oraga Haru ("La mia primavera") e Shichiban Nikki ("Diario numero sette").
Poesie
[modifica | modifica wikitesto]Tada oreba
Oru tote yuki no
Furi ni keri
C'ero soltanto.
C'ero. Intorno
mi cadeva la neve.
Tooyama ga
Medama utsuru
Tombo kana
Montagne remote -
specchiate negli occhi
delle libellule.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Oh lumaca,
scala il Fuji-san,
ma piano, piano!
Questo haiku di Issa compare nell'opera di J. D. Salinger Franny e Zooey (1961).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Kobayashi Issa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kobayashi Issa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kobayashi, Issa, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Issa, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Kobayashi Issa / Kobayashi Issa (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Kobayashi Issa, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- Oradistelle - Haiku e cultura giapponese: Sito dedicato agli haiku e alla poesia giapponese - Pagina dedicata all'autore giapponese Kobayashi Issa, biografia e poesie del grande haijin
- Haiku of Kobayashi Issa: sterminata raccolta di componimenti del maestro Kobayashi, con traduzione in inglese
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14771916 · ISNI (EN) 0000 0000 8093 4217 · CERL cnp01317601 · LCCN (EN) n79041765 · GND (DE) 118556037 · BNE (ES) XX1148793 (data) · BNF (FR) cb119098963 (data) · J9U (EN, HE) 987007263935305171 · NSK (HR) 000294657 · NDL (EN, JA) 00270501 · CONOR.SI (SL) 68570979 |
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