Io sono l'amore
Io sono l'amore è un film del 2009 diretto da Luca Guadagnino, tratto da un suo soggetto. La sceneggiatura è stata scritta con la collaborazione di Ivan Cotroneo, Barbara Alberti e Walter Fasano. È il primo film della "trilogia del desiderio" di Guadagnino, a cui hanno fatto seguito A Bigger Splash (2015) e Chiamami col tuo nome (2017).
Il film è prodotto da First Sun e Mikado Film con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La scrittura del film è iniziata 7 anni prima della distribuzione nelle sale cinematografiche, avvenuta il 19 marzo 2010.
È stato presentato nella sezione Orizzonti della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[1] e successivamente presentato, come unico film italiano, al Sundance Film Festival 2010.[2].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La ricca famiglia lombarda dei Recchi è composta da Emma e Tancredi e dai loro figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca. Tra riti borghesi e convenzioni sociali nel cuore di Milano, si consumano le storie dei vari membri della famiglia, alle prese con gli affari dell'azienda familiare e ruoli che la loro posizione gli impone. L'algida Emma trova conforto e amore tra le braccia del giovane cuoco, Antonio. Emma gli rivela il suo passato e come Tancredi sia stato il suo pigmalione, prendendola sotto la sua ala protettiva e cambiandole addirittura nome. La passione che scoppia tra due anime totalmente differenti sopra le montagne di Sanremo, come sono Emma e Antonio, rompe invece legami e convenzioni ben radicate, portando i due ad entrare in contatto con la loro vera natura. La stessa azienda di famiglia, che all'inizio del film viene trasmessa nelle mani di Tancredi e del figlio Edoardo, subisce una radicale trasformazione. La vita di Emma prende una svolta decisiva con la tragica fine di Edoardo.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese in esterni del film sono state realizzate a Milano, Sanremo, Dolceacqua, Castel Vittorio, Buggio e Londra. La dimora della famiglia Recchi è Villa Necchi Campiglio, conservata e gestita dal FAI.[3] Sebbene in Italia abbia incassato solo 240.000 euro[4], negli USA ha ricevuto buone recensioni ottenendo globalmente un discreto successo di pubblico con circa $10M di ricavi lordi.[5]
I piatti realizzati dal personaggio interpretato da Edoardo Gabbriellini sono creati dallo chef Carlo Cracco.[6]
Tra i realizzatori dei costumi del film, candidati all'Oscar, figurano diversi nomi noti: gli abiti indossati da Tilda Swinton sono disegnati da Raf Simons per Jil Sander, i personaggi maschili vestono Fendi e Alba Rohrwacher porta gioielli di Delfina Delettrez.[7]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 - Premio Oscar
- Nomination Migliori costumi a Antonella Cannarozzi
- 2011 - Golden Globe
- Nomination Miglior film straniero (Italia)
- 2011 - British Academy Film Awards
- Nomination Miglior film straniero (Italia)
- 2011 - Dorian Awards
- Film dell'anno
- 2010 - Nastro d'argento
- Nastro d'argento europeo a Tilda Swinton
- Nomination Miglior soggetto a Luca Guadagnino
- Nomination Migliori costumi a Antonella Cannarozzi
- 2010 - Alabarda d'oro
- Miglior regia a Luca Guadagnino
- Nomination Miglior film a Luca Guadagnino
- Nomination Migliore sceneggiatura a Luca Guadagnino
- 2010 - Satellite Award
- Nomination Migliore attrice in un film drammatico a Tilda Swinton
- Nomination Migliore fotografia a Yorick Le Saux
- Nomination Migliore scenografia a Francesca Balestra Di Mottola
- Nomination Miglior film straniero (Italia)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, su labiennale.org. URL consultato il 07-03-2010 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2010).
- ^ Guadagnino al Sundance con "Io sono l'amore" [collegamento interrotto], su ilquotidianodelcinema.tv. URL consultato il 07-03-2010.
- ^ Come da titoli di coda del film.
- ^ Io sono l'amore - MYmovies
- ^ Dati da boxofficemojo.com
- ^ Come da titoli di testa del film.
- ^ Come dai titoli di coda del film.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su iamlovemovie.com.
- Io sono l'amore, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Io sono l'amore, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- Io sono l'amore, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Io sono l'amore, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Io sono l'amore, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Io sono l'amore, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Io sono l'amore, su FilmAffinity.
- (EN) Io sono l'amore, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Io sono l'amore, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Io sono l'amore, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).