Iñigo Pérez

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Iñigo Pérez
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza178 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
SquadraRayo Vallecano
Termine carriera1º luglio 2022 - giocatore
Carriera
Giovanili
????-20??Bilbao Athletic
Squadre di club1
2006-2008Baskonia38 (8)
2006-2010Bilbao Athletic81 (9)
2009-2011Bilbao Athletic6 (1)
2011Huesca13 (0)
2011-2013Athletic Bilbao27 (0)
2013-2014Maiorca13 (0)
2014-2018Numancia142 (5)
2018-2022Osasuna75 (4)
Carriera da allenatore
2022-2023Rayo VallecanoVice
2024-Rayo Vallecano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 14 febbraio 2024

Iñigo Pérez Soto (Pamplona, 18 gennaio 1988) è un allenatore di calcio ed ex calciatore spagnolo, di ruolo centrocampista, tecnico del Rayo Vallecano.

Prodotto della cantera dell'Athletic Bilbao, ha fatto il suo debutto in prima squadra il 28 ottobre 2009, in una partita di Coppa del Re contro il Rayo Vallecano.

Il suo debutto nella Liga risale invece al 21 settembre durante Athletic Club-Mallorca (3-0), partita nella quale sigla anche la terza rete della propria squadra.

Nel marzo 2011 passa in prestito all'Huesca in Segunda División, per fare ritorno all'Athletic a fine stagione.

Il 18 luglio 2014 si accasa al CD Numancia, sempre in Segunda División.[1] Il 2 luglio 2018 firma un contratto quadirennale con l'Osasuna dopo il pagamento di una clausola rescissoria di 750000 €.[2]

Dopo esserne stato allenatore in seconda nel 2022-2023, nel 2024 viene chiamato ad allenare il Rayo Vallecano ottenendo la salvezza nella Liga arrivando quartultimo.

  1. ^ (ES) Iñigo Pérez ya es nuevo jugador del Numancia, su marca.com, 18 luglio 2014. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato il 9 agosto 2022).
  2. ^ (ES) El Club Atlético Osasuna ficha a Iñigo Pérez, su osasuna.es, 2 luglio 2018. URL consultato il 3 settembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2019).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]