Guido Masiero

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Guido Masiero
NascitaPadova, 24 agosto 1895
MorteCinisello Balsamo, 26 novembre 1942
Cause della morteincidente aereo
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
Regia Aeronautica
ArmaCavalleria
CorpoCorpo aeronautico militare
Aviazione Legionaria
Reparto7ª Squadriglia da ricognizione e combattimento (poi 26ª Squadriglia)
78ª Squadriglia Caccia
3ª Sezione SVA poi 57ª Squadriglia
GradoTenente colonnello
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra civile spagnola
DecorazioniMedaglia d'argento al valor militare (3)
Croix de guerre 1914-1918 (Belgio)
wwiaviation.com[1]
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Guido Masiero (Padova, 24 agosto 1895Cinisello Balsamo, 26 novembre 1942) è stato un ufficiale e aviatore italiano, pluridecorato con medaglia d'argento al valor militare. Asso dell'aviazione da caccia, è accreditato di 5 abbattimenti durante la prima guerra mondiale.

Dal 5º Reggimento "Lancieri di Novara" passò volontario nel Battaglione Aviatori nel 1915 poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale si affermò abbattendo sette velivoli in cinque mesi e meritando per questo tre medaglie d'argento ed una di bronzo. Il 9 gennaio 1916 il Sottotenente Masiero arriva come pilota alla 7ª Squadriglia da ricognizione e combattimento che dal 15 aprile 1916 diventa 26ª Squadriglia e nel novembre 1917 vola nella 78ª Squadriglia Caccia. Alla fine di marzo 1918 passa alla 3ª Sezione SVA del Campo di aviazione di Isola di Carturo (della mai costituita 86ª Squadriglia) che dal 20 ottobre diventa 57ª Squadriglia.

Nel 1920 compì il raid aereo Roma-Tokyo con Arturo Ferrarin a bordo di velivoli S.V.A. 9 del Corpo Aeronautico, in legno e tela privi di cabina chiusa: 18.000 km a tappe, in 109 ore di volo. Con loro, i motoristi Cappannini e Maretto.

Rimase in congedo fino al 1935 quando, da volontario, andò in Etiopia. Laggiù ebbe la promozione a maggiore per meriti di guerra.

Fu poi ancora in Spagna con i reparti d'assalto dell'Aviazione Legionaria prendendo parte a difficili azioni militari che gli valsero poi la quarta medaglia d'argento.

Nel marzo del 1942 venne promosso a tenente colonnello per poi cadere il 26 novembre di quello stesso anno insieme al capitano pilota Francesco Agello durante un volo di collaudo di un Macchi M.C.202.[2]

Il portale web dell'Aeronautica Militare ha proposto una pagina, intitolata "I grandi aviatori", dove vengono citate le maggiori personalità storiche dell'aviazione italiana, ponendo Masiero tra di esse.[3]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota d'aeroplano, mirabile per ardire, attività ed entusiasmo, riaffermava costantemente il suo valore in qualsiasi genere di volo. Nel corso di vari combattimenti aerei, abbatteva sei velivoli ed una draken nemici.»
— Cielo del Brenta e del Piave, dicembre 1917 gennaio-maggio 1918.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota addetto ad una squadriglia da caccia, dimostrò sempre audacia e perizia non comuni, affrontando in combattimento avversari forti e bene armati. Il 13 novembre 1917, in collaborazione con altro pilota della squadriglia, avvista, raggiunge, attacca un velivolo germanico, abbattendolo in fiamme, dopo breve brillante combattimento, entro le nostre linee. Il 19 novembre, assalito da 3 caccia nemici e colpito ripetutamente nell'apparecchio dal fuoco preciso degli avversari, con mirabile calma e splendida manovra ne abbatte uno e costringe gli altri alla fuga. Il 20 novembre, avvistato un velivolo nemico da ricognizione entro le sue linee, con pronta decisione e fulmineo attacco lo fa precipitare infranto nelle prime case di Moriago.»
— Cielo di Arcade, 19 novembre 1917; Cielo di Moriago, 20 novembre 1917.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, già pilota nella grande guerra e in Africa Orientale, partecipava come pilota d'assalto a molte azioni di guerra sfidando la vivace reazione aerea e contraerea nemica, assolvendo sempre con perizia e cosciente ardimento la missione affidatagli.»
— Cielo di Spagna, novembre 1937 - marzo 1938-XVI.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ardito pilota d'aeroplano, eseguì numerosi voli di ricognizione e di bombardamento, ritornando talvolta con l'apparecchio colpito dall'artiglieria avversaria. Sostenne brillantemente alcuni combattimenti con velivoli nemici, dimostrando in ogni circostanza le sue belle doti di ardimento, di tenacia e di abilità.»
— Regione Carsica, gennaio 1916-febbraio 1917.
  1. ^ William Ira Boucher, Italian Aces of WW1 - Guido Masiero, su wwiaviation.com. URL consultato l'11 agosto 2014.
  2. ^ Masiero e Agello caduti durante voli di collaudo, in La Stampa, Torino, 27 novembre 1942. URL consultato il 24 giugno 2016.
  3. ^ I grandi aviatori, su aeronautica.difesa.it. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2013).
  • Paolo Varriale - "Gli Assi Italiani della Grande Guerra" L.E.G. 2011
  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentili e Paolo Varriale, 1999

Voci correlate

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