Giuditta di Boemia
Giuditta di Boemia | |
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Stemma del Regno di Boemia, Paese d'origine di Giuditta | |
Duchessa consorte di Polonia | |
In carica | 1080-1086 |
Predecessore | Wyszesława di Kiev |
Successore | Giuditta Maria di Baviera |
Nascita | tra il 1056 e il 1058 |
Morte | 25 dicembre 1086 |
Dinastia | Přemyslidi |
Padre | Vratislao II di Boemia |
Madre | Adelaide d'Ungheria |
Consorte di | Ladislao Herman di Polonia |
Figli | Boleslao III |
Giuditta di Boemia (tra il 1056 e il 1058 – 25 dicembre 1086) fu una principessa boema della dinastia Premyslide e, per matrimonio, Duchessa di Polonia.
Essa era una figlia del duca Vratislao II di Boemia e della seconda moglie, Adelaide d'Ungheria, figlia di re Andrea I;[1][2] ricevette il proprio nome dalla nonna paterna, Giuditta di Schweinfurt, morta poco tempo dopo la sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Famiglia natale
[modifica | modifica wikitesto]Giuditta fu la seconda dei quattro figli nati dal matrimonio di Vratislao II di Boemia con la principessa ungherese Adelaide; gli altri furono Bratislao II, Ludmilla (in seguito divenne monaca) e Vratislao, morto giovane in battaglia. Lo zio di Giuditta, il duca Spytihnev II, morì nel 1061 e venne succeduto al trono dal fratello Vratislao II; un anno dopo, nel 1062, morì la Duchessa, madre di Giuditta.
Nel 1063 Vratislao II, rimasto vedovo, si risposò con Świętosława, figlia del duca Casimiro I di Polonia; con questo matrimonio, Giuditta guadagnò cinque fratellastri: Boleslao, duca di Olomouc, morto poco tempo dopo il padre; Borivoj II, duca di Znaim e Brünn; Vladislao I, Sobeslao I Udalrico, duca di Znaim e Brünn; Giuditta, che in seguito sposò Wiprecht II di Groitzsch, burgravio di Magdeburgo.
Matrimonio, discendenza e morte
[modifica | modifica wikitesto]Attorno al 1080 Giuditta sposò Ladislao I Herman, duca di Polonia (fratello della matrigna), come garanzia della recente alleanza polacco-boema.
Secondo i cronisti dell'epoca, la duchessa Giuditta compì un rimarchevole lavoro caritatevole, aiutando i bisognosi e assicurando il proprio conforto ai sudditi e ai prigionieri. Dopo circa cinque anni di matrimonio sterile, la necessità di assicurare un erede al trono di Polonia si fece più pressante:
«Dal momento che è sterile prega Dio ogni giorno con lacrime ed orazioni, compiendo sacrifici e rimettendo debiti, aiutando vedove ed orfani e dando generosi quantitativi d'oro e d'argento per i monasteri, ordinando ai preti di pregare i santi e la grazia di Dio per un figlio.»
Il 10 giugno 1085 Giuditta ed il marito presenziarono all'incoronazione del padre di lei, il duca Vratislao II, come primo Re di Boemia. L'anno seguente, nel 1086, le preghiere di Giuditta vennero infine esaudite e, il 20 agosto, diede alla luce il tanto atteso figlio ed erede, il futuro Boleslao III; essa, però, non si riebbe mai dagli effetti del parto e morì quattro mesi più tardi, il 25 dicembre.
Tre anni più tardi, nel 1089, il marito si risposò con Giuditta Maria di Baviera, vedova dello zio materno di Giuditta, il re Salomone d'Ungheria; la nuova Duchessa venne quindi ribattezzata Sofia per distinguerla dalla prima moglie di Ladislao Herman.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuditta di Boemia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda di Giuditta di Boemia su thePeerage.com, su thepeerage.com.