Ferrovia Treviglio-Bergamo
Treviglio–Bergamo | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Treviglio |
Fine | Bergamo |
Attivazione | 1857 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | Südbahn (1857-1865) SFAI (1865-1885) RA (1885-1905) FS (1905-2001) |
Lunghezza | 22 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V CC |
Ferrovie | |
La ferrovia Treviglio–Bergamo è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale a scartamento ordinario che collega la città di Treviglio al capoluogo orobico.
La gestione dell'infrastruttura e degli impianti ferroviari è affidata a RFI SpA, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che definisce la linea come complementare[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Treviglio-Bergamo fu progettata come parte della linea ferroviaria Milano-Venezia, allo scopo di permettere alla città di Bergamo di essere servita dall'importante infrastruttura.
Nei progetti originari degli anni quaranta del XIX secolo, la Milano-Venezia escludeva la città orobica: fu per questo motivo che nel 1846 era stato costruito e inaugurato il tratto Milano-Treviglio[2]. Tuttavia, negli anni successivi, il notabilato bergamasco rimarcò la necessità che la linea dovesse passare nei pressi del capoluogo. Grazie alla risoluzione sovrana del 12 novembre 1853, i bergamaschi ottennero che la Milano-Venezia sarebbe passata lungo la direttrice Monza-Bergamo-Coccaglio, piuttosto che attraverso la Treviglio-Brescia[3].
Con la convenzione del 14 marzo 1856, il governo austriaco aveva ceduto la proprietà delle linee ferroviarie del Lombardo-Veneto e degli stati emiliani e toscani al gruppo bancario dei Rothschild che costituì la Imperial Regia Privilegiata Società delle ferrovie lombardo-venete poi confluita nella IRP Società delle ferrovie meridionali dello Stato, del Lombardo-Veneto e dell'Italia centrale (Südbahn). Pochi mesi dopo, la società austriaca ottenne di poter utilizzare il tratto già costruito fino a Treviglio, limitandosi a realizzare una linea ferroviaria che da questa cittadina si unisse alla stazione di Bergamo[4]. La convenzione del 27 novembre 1856 sancì questa modifica[5] e la ferrovia fu inaugurata il 12 ottobre dell'anno successivo[6]
Nei decenni successivi, la linea seguì le vicende delle proprietà ferroviarie dei Rothschild. Con la convenzione dal 1865 fu gestita dalla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia, la quale fu acquistata dallo Stato nel 1875. Conseguentemente il Governo procedette al riscatto della strada ferrata[7].
Nel 1878 con il completamento della linea diretta Treviglio-Rovato, il nodo riguardante le stazioni trevigliesi fu rivoluzionato. Fu realizzata la nuova stazione, e il tronco per Bergamo fu declassato a linea di interesse locale[8].
A seguito delle convenzioni ferroviarie del 1885, la ferrovia entrò nella Rete Adriatica, esercita dalla Società Italiana per le strade ferrate meridionali. Dal 1905, per il processo di statizzazione delle ferrovie, fu esercita dalle Ferrovie dello Stato.
Nel 1908 fu aperta la stazione di Treviglio Ovest e il raccordo fra questa e il Bivio Bergamo[9], che permetteva di evitare il regresso ferroviario per i convogli che da Bergamo erano diretti a Milano e viceversa.
Il tratto Treviglio–Bergamo rimase dotato di due binari fino al 1919, quando si decise di disarmarne uno perché era ritenuto troppo oneroso per una linea declassata a provinciale[10].
Il 3 ottobre 1954 fu attivata l'elettrificazione della linea[11].
Tratta | Inaugurazione[12] |
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Treviglio-Bergamo | 12 ottobre 1857[13] |
Nei decenni successivi, l'aumento del traffico pendolare fece considerare l'idea di riattivare il raddoppio della linea. Il progetto fu approvato nel 2001 dall'amministrazione regionale. Il doppio binario fu attivato nel dicembre 2004, sulla tratta Treviglio-Verdello, e, nel luglio dell'anno seguente, fino a Bergamo[14].
Il 13 luglio 2008 furono attivate le fermate di Stezzano, Levate e Arcene[15], che iniziarono ad essere servite da treni passeggeri solo a partire dal 6 settembre dell'anno successivo[16][17].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La linea è una ferrovia a doppio binario ed è elettrificata a 3000 volt in corrente continua.
Il distanziamento dei treni è regolato dal blocco automatico banalizzato a correnti codificato a quattro codici.
La stazione di Verdello-Dalmine è dotata di apparato ACEI adeguato al prossimo SCC-M della tratta Torino-Padova, la quale comprende la diramazione per Bergamo, sebbene la stazione di questa città risulti esclusa dallo stesso.
La velocità massima della linea, secondo i ranghi, è di 150 km/h.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | ||||||||
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linea per Cremona | |||||||
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linea per Brescia | |||||||
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Treviglio Molino | |||||||
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0+000 | Treviglio Centrale * 1878 | ||||||
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linea per Milano | |||||||
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Treviglio (II) * 1857 † 1878 | |||||||
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1+344 | Treviglio Ovest * 1908 | ||||||
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7+555 | Arcene * 2008 | ||||||
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11+175 | Verdello-Dalmine * 1857 | ||||||
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raccordo Stabilimento Dalmine spa | |||||||
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13+441 | Levate * 2008 | ||||||
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Autostrada A4 - Strada europea E64 | |||||||
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17+229 | Stezzano * 2008 | ||||||
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linea per Lecco e per Seregno | |||||||
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21+882 | Bergamo * 1857 | ||||||
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raccordo | |||||||
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linee FVB per Piazza Brembana († 1966) e FVS per Clusone († 1967) | |||||||
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linea per Brescia |
Traffico
[modifica | modifica wikitesto]La linea è servita da due categorie di treni esercite da Trenord[18][19]:
- treni regionali Treviglio–Bergamo a frequenza oraria, che sale a trenta minuti nelle ore di punta, che servono tutte le stazioni della linea;
- treni RegioExpress Milano Centrale–Bergamo e Milano Porta Garibaldi-Bergamo a frequenza oraria (il collegamento con Porta Garibaldi è attivo solo dalle 6 alle 9 e dalle 16 alle 19 nei soli giorni lavorativi), con fermata nella sola stazione di Verdello e, negli orari di punta, anche a Treviglio Ovest.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 15 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ Ganzerla (2004), p. 86.
- ^ Ganzerla (2004), p. 121.
- ^ Zaninelli (1995), p. 116.
- ^ Dal Negro (1978), p. 33.
- ^ Ganzerla (2004), p. 136.
- ^ Dal Negro (1978), p. 46.
- ^ Guerini Rocco (1996), pp. 57-58.
- ^ Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 5 settembre 2008.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (1988), p. 12.
- ^ Corsana (2011), p. ?.
- ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it.
- ^ Giornale dell'ingegnere-architetto ed agronomo, 1857, pagina 229, su trenidicarta.it.
- ^ Corsana (2011), p.?.
- ^ Impianti FS, in "I Treni" n. 307 (settembre 2008), p. 7
- ^ Nuove fermate bergamasche, in "I Treni" n. 319 (ottobre 2009), p. 4
- ^ Redazione, Folla a Stezzano, Levate e Arcene. Al via la tratta metropolitana, in Eco di Bergamo, 6 settembre 2009. URL consultato il 6 settembre 2009.
- ^ Trenord - Quadro orario 185 Milano-Treviglio-Bergamo (PDF), su trenord.it. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2012).
- ^ Trenord - Orari del Lombardia Express, su trenord.it. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 29
- Domenico Corsana, Due binari da Treviglio a Bergamo, in i Treni, vol. 335, marzo 2011, pp. 12-19. ISSN 0392-4602
- Francesco Dal Negro, 1863, la ferrovia a Crema: storia della progettazione, costruzione e primi anni di esercizio della strada ferrata Treviglio-Cremona, Crema, Arti Grafiche Cremasche, 1978. ISBN non esistente
- Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda - Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004. ISBN 8873856330.
- Antonio Guerini Rocco, Dalla diligenza al cavallo a vapore: il treno approda a Crema, in La ferrovia e le attività economiche a Crema nel tempo, Crema, Tipolito Uggè, 1996. ISBN non esistente
- Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della bergamasca, 1ª ed., Clusone, Cesare Ferrari Editore, 1988.
- Sergio Zaninelli, Le ferrovie in Lombardia tra Ottocento e Novecento, Milano, 1995. ISBN 8870501957.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene il testo completo di La prima corsa di prova sul tronco di ferrovia Coccaglio-Bergamo-Treviglio
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