Fabrizio De Fornaris

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Fabrizio De Fornaris (Napoli, 1550Napoli, 1637) è stato un attore teatrale e commediografo italiano.

Fabrizio De Fornaris fu un attore comico che lavorò nella Compagnia dei Confidenti, una delle più celebri di quei tempi, assieme alla Compagnia dei Gelosi.[1]

Entrambe si trovarono in Francia attorno al 1572 e De Fornaris risultò uno degli attori più apprezzati dal pubblico e dalla critica, divenuto celebre per il suo ruolo di Capitan Coccodrillo.[1]

Nel biennio 1584-1585 si esibì a Parigi, dove pubblicò la sua commedia Angelica firmandosi come "comico Confidente".[1][2]

L'Angelica è una commedia in cinque atti. La protagonista è una veneziana, alla quale i Turchi hanno rapito il padre e il fratello. Lei e un giovane napoletano, Fulvio, si amano, ma è stata promessa in sposa dalla madre al Capitan Coccodrillo. Per poter incontrare il suo amato, Angelica decide di farlo passare per il fratello rapito. Quando però ritornano il vero fratello e il padre la situazione si complica, ma fortunatamente, la commedia termina con un lieto fine.[2]

L'Angelica è fortemente ispirate ad una commedia di Giovanni Battista Della Porta intitolata l'Olimpia. Le due commedie sono simili sia nella trama sia per le battute e le modifiche apportate dal De Fornaris riguardarono più che altro la parte del Capitan Coccodrillo, che rispetto all'originale Capitan Trasilogo dell'Olimpia ha un ruolo più importante ed esteso e si esprime non in toscano ma in lingua spagnola.[2]

Il Capitan Coccodrillo dell'Angelica risultò la prima figura di Capitano che sia stata pubblicata da un comico e influenzò per il suo linguaggio spagnolo tutte le figure di Capitani successive, come quelle di Lorenzo Franciosini, del Gaultier, di Vincenzo Belando.[2]

Scrive di lui lo storico del teatro Luigi Rasi: «... e per non essere un Capitan degenerato, appena trova chi voglia tenergli fronte, si ritrae spaventato, ma senza abbandonar l'innata arroganza».[1]

L'Angelica ebbe una traduzione francese intitolata Abel l'Angelier (1599), eseguita forse da Pierre de Laviry.[2]

  • Angelica (1585).
  1. ^ a b c d De Fornaris, Fabrizio, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 117.
  2. ^ a b c d e Mirella Schino, De Fornaris, Fabrizio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 36, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988. URL consultato il 2 aprile 2021.
  • M. Apollonio, Storia della commedia dell'arte, Firenze, 1982, pp. 191 s..
  • (a cura di) Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, II, 1944.
  • (ES) L. Franciosini, Rodomontadas españolas, Venezia, 1627.
  • F. Bartoli , Padova 1782, Notizie istoriche de' comici italiani ..., Padova, 1782.
  • (FR) A. Baschet, Les comédiens italienne à la cour de France sous Charles IX, Henri IV et Louis XIII, Parigi, 1882, p. 89.
  • S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano, 1933.
  • Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
  • Emilio Faccioli, Il Teatro Italiano, Einaudi, 1975.
  • (ES) Jacques Gaultier, Rodomontadas castellanas, recopiladas de los commentarios de los muy espantasos, terribles et invencibles capitanes, Matamoros, Crocodillo y Rojabroqueles, Parigi, 1607.
  • G. Gallina, Teatro completo, XVIII, Milano, Treves, 1930.
  • G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
  • N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, I, Milano, 1940.
  • C. Levi, Il teatro, Roma, 1919.
  • Paolo Puppa, Parola di scena: teatro italiano tra Otto e Novecento, Roma, Bulzoni, 1999.
  • (FR) M. Sand, Masques et Bouffons..., Parigi, 1862, pp. 46 s., 195.
  • Mirella Schino, Profilo del teatro italiano dal XV al XX secolo, Carocci, 2003.

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