Denver Broncos

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Denver Broncos
Football americano
Orange Crush (difesa 1977–83)
No Fly Zone (difesa 2014–18)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Colori socialiArancione, blu, bianco
              
MascotteThunder II e Miles
Dati societari
Città Denver (CO)
PaeseStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
LegaStati Uniti (bandiera) National Football League
ConferenceAFC
DivisionAFC West
Fondazione1960
DenominazioneDenver Broncos (1960-presente)
PresidenteStati Uniti (bandiera) Damani Leech
ProprietarioStati Uniti (bandiera) Rob Walton
Stati Uniti (bandiera) Greg Penner
General managerStati Uniti (bandiera) George Paton
Capo-allenatoreStati Uniti (bandiera) Sean Payton
StadioEmpower Field at Mile High
(76125 posti)
SedeBroncos Park Common Spirit in Dove Valley, Colorado
Sito webwww.denverbroncos.com
Palmarès
American Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football ConferenceAmerican Football Conference
Super Bowl3
Titoli AFC8
Titoli divisionali15
Apparizioni ai play-off22
Stagione in corso

I Denver Broncos sono una squadra di football americano della National Football League con sede a Denver, nel Colorado. Competono nella West Division della American Football Conference.

I Broncos iniziarono a giocare nel 1960 come membri fondatori della American Football League e si unirono alla NFL dopo la fusione tra le due leghe del 1970.

I Broncos furono poco competitivi durante i loro dieci anni nella AFL e nei primi sette anni nella NFL, non raggiungendo mai i playoff. La loro prima stagione con un bilancio di vittorie positivo fu nel 1973. Quattro anni dopo, nel 1977, raggiunsero i playoff per la prima volta, avanzando fino al Super Bowl XII. Da allora sono stati una delle franchigie più competitive della NFL, avendo disputato solo sei stagioni con un record negativo in 35 anni. Per otto volte hanno vinto il titolo di campioni della AFC, e per tre volte il Super Bowl, nel 1997, 1998 e 2015; detengono altresì il record negativo (condiviso con i New England Patriots) di cinque sconfitte all'atto finale. Disputano le loro gare casalinghe all'Empower Field at Mile High e sedici loro giocatori sono stati introdotti nella Pro Football Hall of Fame: John Elway, Willie Brown, Tony Dorsett, Floyd Little, Gary Zimmerman, Shannon Sharpe, Terrell Davis, Brian Dawkins, Ty Law, Champ Bailey, Steve Atwater, Peyton Manning, John Lynch, DeMarcus Ware e Randy Gradishar, insieme allo storico proprietario Pat Bowlen.

Al 2024, secondo la rivista Forbes, il valore dei Broncos è di circa 5,5 miliardi di dollari, quattordicesimi tra le franchigie della NFL.[1]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dei Denver Broncos.

1960–69: anni nella AFL

[modifica | modifica wikitesto]

I Denver Broncos furono fondati il 14 agosto 1959 quando il proprietario di una lega minore di baseball, Bob Howsam, fu premiato con una franchigia fondatrice della American Football League[2]. I Broncos vinsero la prima gara della storia della AFC contro i Boston Patriots 13–10, il 9 settembre 1960. Il 5 settembre 1967, essi divennero la prima squadra della storia della AFL a batterne una della NFL, i Detroit Lions per 13–7, in una gara di pre-stagione. Tuttavia, i Broncos non furono una franchigia di successo negli anni sessanta, terminando con un record complessivo di 39–97–4 nella lega[3].

Denver andò vicina a perdere la sua franchigia nel 1965, ma un gruppo di acquirenti locali acquisì la franchigia e la ristrutturò. La prima superstar della squadra, "Franchise" Floyd Little, grazie alla sua firma nel 1967 e alla sua stagione da Pro Bowl, fu fondamentale nel tenere la squadra a Denver. I Broncos furono l'unica delle franchigie fondatrici della AFL a non arrivare mai in finale e l'unica a non terminare mai con un record positivo nei dieci anni di esistenza della lega[4].

1970–82: "Orange Crush"

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1972, i Broncos assunsero l'ex capo-allenatore della Stanford University John Ralston. Nel 1973 fu nominato allenatore dell'anno dall'UPI dopo aver portato la squadra al suo primo record vincente, 7–5–2. In 5 stagioni coi Broncos, Ralston guidò la squadra a tre record positivi, le uniche stagioni della storia della squadra allora. Anche se Ralston terminò la stagione 1976 con un record di 9-5, la squadra mancò ancora i playoff. Dopo quella stagione, diversi importanti giocatori della squadra si lamentarono pubblicamente di Ralston, portando presto al suo licenziamento.

L'allenatore debuttante Red Miller, insieme alla sua difesa soprannominata "Orange Crush" e all'anziano quarterback Craig Morton, portò i Broncos alla loro prima apparizione nei playoff nel 1977 e al loro primo Super Bowl, dove furono sconfitti dai Dallas Cowboys, 27–10[5].

Nel 1981, il proprietario dei Broncos Gerald Phipps, che aveva acquistato la squadra nel maggio 1961 dal proprietario originale Bob Howsam, vendette la squadra a un finanziere canadese, Edgar Kaiser Jr., figlio dell'armatore Henry J. Kaiser[6].

1983–99: l'era di John Elway

[modifica | modifica wikitesto]
Il nome di John Elway nel Ring of Fame dei Broncos.

Il quarterback John Elway, che giocò al college a Stanford, arrivò nel 1983. Scelto in origine dai Baltimore Colts come primo assoluto nel Draft NFL 1983[7], Elway affermò che avrebbe smesso di giocatore football in favore del baseball (era stato scelto anche dai New York Yankees per giocare come center field ed era anche un ottimo prospetto come pitcher), a meno che non fosse stato scambiato con una squadra inclusa in una sua lista, inclusa Denver. Prima di Elway, Denver aveva avuto 24 diversi quarterback titolari in 23 stagioni fino a quel momento.

Nel 1984, mentre i Broncos dovevano affrontare la bancarotta sotto l'ex proprietario Edgar Kaiser, Pat Bowlen insieme ai suoi fratelli John, Bill e alla sorella Marybeth acquistarono una quota di maggioranza per circa 80 milioni di dollari. Un anno dopo si unì il resto della famiglia, che acquistó l'intera franchigia. Grazie a Pat Bowlen, la squadra che sembrava destinata ad un ricollocamento, rimase a Denver.

Con Pat Bowlen proprietario, Elway rimase il quarterback dei Broncos per 5 Super Bowl, conducendoli due volte alla vittoria. Memorabile tra le imprese di Elway quella nota come "The Drive" in cui guidò i Broncos, nella finale della AFC del 1986 alla rimonta e poi alla vittoria nei supplementari sui Cleveland Browns. Guidata dal quarterback, Denver perse il Super Bowl XXI coi New York Giants, 39–20; il Super Bowl XXII contro i Washington Redskins, 42–10, e il Super Bowl XXIV contro i San Francisco 49ers, 55–10, in quello che rimane il peggior divario in termini di punteggio nella storia dell'evento. Nel 1995, coi Broncos debuttarono un nuovo capo-allenatore, Mike Shanahan, e un nuovo rookie nel ruolo di running back, Terrell Davis. Nel 1996, i Broncos conclusero la stagione regolare con un record di 13–3, il migliore della AFC, dominando la maggior parte degli avversari quell'anno. Tuttavia, i Jacksonville Jaguars, numero 5 del tabellone, batterono a sorpresa i Broncos 30–27 nel divisional round dei playoff, concludendo la loro stagione.

Terrell Davis fu l'MVP del primo Super Bowl vinto dai Broncos.

Durante la stagione 1997, Elway e Davis condussero i Broncos al loro primo trionfo nel Super Bowl, una vittoria 31–24 sui campioni in carica, i Green Bay Packers, nel Super Bowl XXXII. Elway completò 13 passaggi su 22 tentativi con un touchdown su corsa e un intercetto subito, mentre Davis corse 157 yard e stabilì il record del Super Bowl segnando 3 touchdown vincendo il premio di MVP della gara, e tutto ciò malgrado nel secondo quarto di gioco gli fosse temporaneamente mancata la vista per qualche minuto[8]. I Broncos vinsero di nuovo il Super Bowl l'anno successivo, battendo gli Atlanta Falcons nel Super Bowl XXXIII per 34–19. Elway fu nominato MVP, completando 18 passaggi su 29 passes per 421 yard, con un passaggio da touchdown da 80 yard per il wide receiver Rod Smith, con un intercetto subito.

1999–2011: gli anni post-Elway, Cutler e Tebow

[modifica | modifica wikitesto]

John Elway si ritirò dopo la stagione 1998 e Brian Griese fu il quarterback titolare per le 4 stagioni successive. Dopo un record di 6–10 nel 1999, i Broncos si ripresero nel 2000, raggiungendo i playoff come wild card ma perdendo contro i Baltimore Ravens. Dopo aver mancato i playoff nelle due stagioni successive, l'ex quarterback degli Arizona Cardinals Jake Plummer sostituì Griese nel 2003, guidando i Broncos a due stagioni consecutive con un record di 10–6, raggiungendo sempre i playoff come wild card e venendo eliminati sempre dagli Indianapolis Colts.

Il quarterback Jay Cutler nel 2007.

Nel 2005 la squadra vinse il suo primo titolo di division dal 1998. Nei playoff vinse nel secondo turno coi New England Patriots prima di venire eliminata dai Pittsburgh Steelers nella finale della AFC.

Nel 2006, Plummer inizialmente guidò la squadra a un record di 7–2 record, ma dopo aver perso due gare consecutive fu sostituito dal quarterback rookie Jay Cutler. Cutler concluse 2–3 e i Broncos non si qualificarono per i playoff. L'anno successivo i Broncos furono guidati tutto l'anno da Cutler nella loro prima stagione perdente (7-9) dal 1999. Nel 2008, terminato con un record di 8-8, la squadra terminò per il terzo anno consecutivo fuori dai playoff e Shanahan fu licenziato. I Broncos cedettero Cutler ai Chicago Bears e come parte dello scambio ricevettero l'altro quarterback Kyle Orton, che rimase alla guida della squadra fino a metà del 2011, senza portare mai la squadra alla post-season.

Dopo la stagione 2010, Elway fu assunto come vicepresidente esecutivo mentre come allenatore, il 14° della storia della squadra, fu scelto John Fox. Dopo una partenza per 1-4 nella stagione 2011, Orton fu sostituito nella gara successiva dal quarterback al secondo anno Tim Tebow. Questi guidò la squadra a un record parziale di 7-4, incluse sei vittorie consecutive e, malgrado un record di 8-8, Denver vinse la sua division e si qualificò per i playoff per la prima volta dal 2005. Nel primo turno, la squadra superò gli Steelers ai supplementari, in quelli che furono i più brevi della storia dei playoff NFL, grazie a un passaggio da touchdown di Tebow dopo soli 11 secondi che chiuse il match in favore della sua squadra. Nel turno successivo, Denver fu eliminata nettamente, però, dai New England Patriots[9].

2012-2015: l'era di Peyton Manning

[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 marzo 2012 l'ex quarterback degli Indianapolis Colts Peyton Manning decise di firmare per i Denver Broncos[10][11] e il giorno seguente sottoscrisse un contratto quinquennale con la nuova franchigia del valore di 96 milioni di dollari[12][13]. Il giorno successivo, Tebow fu scambiato coi New York Jets. Nella stagione 2012, dopo una partenza da 2-3, i Broncos vinsero tutte le undici gare successive, terminando con un record di 13-3, il migliore della AFC, ottenendo la possibilità di saltare il primo turno di playoff. In un Mile High Stadium congelato nel divisional round dei playoff i Broncos furono però sconfitti dai Baltimore Ravens dopo due tempi supplementari[14].

I festeggiamenti dopo la vittoria del Super Bowl 50

Nel 2013 la squadra terminò con un record di 13-3, stabilendo diversi primati NFL tra quello di maggior numero di punti segnati nella storia. Manning fu premiato come MVP della NFL e la squadra nei playoff batté San Diego Chargers e New England Patriots, qualificandosi per il primo Super Bowl dal 1998. Nel Super Bowl XLVIII contro i Seattle Seahawks, i Broncos furono battuti con un netto 43-8, il Super Bowl col risultato più a senso unico degli ultimi vent'anni[15][16]. L'anno seguente, Denver vinse la propria division per il quarto anno consecutivo, ma fu subito eliminata nel secondo turno di playoff dai Colts[17][18]. Il giorno successivo, il capo-allenatore John Fox e la franchigia annunciarono la propria separazione consensuale dopo quattro stagioni[19].

Nel 2015, nell'ultima stagione in carriera di Manning, fu assunto come capo-allenatore l'ex riserva di Elway Gary Kubiak che guidò la squadra a terminare col miglior record della AFC, grazie in particolare alla difesa che si classificò al primo posto nella NFL. Nei playoff, i Broncos batterono gli Steelers e i Patriots qualificandosi per il Super Bowl 50, dove superarono i favoriti Carolina Panthers per 24-10, aggiudicandosi il loro terzo titolo[20]. Miglior giocatore della partita fu premiato il linebacker Von Miller.

2016-presente: Il post Manning

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro di Peyton Manning, nella stagione 2016 il ruolo di quarterback venne ricoperto dal giovane Trevor Siemian. Nonostante una buona partenza con alcune vittorie di fila, i Broncos finirono la stagione con un record di 9-7 e non si qualificarono per i playoff.

L'anno successivo Gary Kubiak decise di lasciare il posto di capo allenatore, e venne assunto Vance Joseph. I Broncos terminarono la stagione 2017 con un record negativo, Siemian venne ceduto ai Minnesota Vikings e la squadra del Colorado trovò un accordo per portare a Denver l'ex quarterback di Minnesota, Case Keenum. Sotto la sua guida, i Broncos nella stagione 2018 partirono con 2 vittorie di fila, per poi inanellare una serie di sconfitte, terminando con un record negativo.

Nei primi giorni del gennaio 2019 venne annunciato l'esonero di Vance Joseph e il trasferimento di Keenum ai Washington Redskins. Il 10 gennaio 2019 venne scelto per il ruolo di capo-allenatore Vic Fangio, ex coordinatore difensivo dei Chicago Bears. Il general manager dei Broncos Elway trovò poi un accordo con i Baltimore Ravens a febbraio 2019, ottenendo in uno scambio il quarterback Joe Flacco.

Sotto la guida di Flacco, i Broncos persero tutte le prime 4 partite, ottenendo la vittoria nella settimana 5 contro i Los Angeles Chargers e quella successiva con i Tennessee Titans. Dopo il turno 8 perso con gli Indianapolis Colts, Flacco fu inserito nella lista infortunati per un problema al collo, terminando la sua stagione. Al suo posto giocò la riserva Brandon Allen, che dopo aver vinto la prima partita, perse le due seguenti. Nella settimana 13 il quarterback rookie Drew Lock venne nominato titolare, facendo il suo debutto tra i professionisti nella vittoria contro i Chargers. Lock rimase il titolare fino alla fine della stagione, vincendo 4 partite su 5 e portando la squadra a terminare con un record di 7-9.

Risultati stagione per stagione

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Stagioni dei Denver Broncos.

La seguente è la lista delle ultime dieci stagioni dei Denver Broncos.

Cronistoriadei Denver Broncos
Stagione di lega Stagione di squadra Lega Conference Division Stagione regolare Play-off Premi individuali
Pos. V S P
2014 2014 NFL AFC West 1 12 4 0 S Divisional play-off contro gli Indianapolis Colts (13-24)
2015 2015 NFL AFC West 1 12 4 0 V Divisional play-off contro i Pittsburgh Steelers (23-16)

V AFC Championship contro i New England Patriots (20-18)
V Super Bowl 50 contro i Carolina Panthers (24-10)

2016 2016 NFL AFC West 3 9 7 0 non disputati
2017 2017 NFL AFC West 4 5 11 0 non disputati
2018 2018 NFL AFC West 3 6 10 0 non disputati
2019 2019 NFL AFC West 2 7 9 0 non disputati
2020 2020 NFL AFC West 4 5 11 0 non disputati
2021 2021 NFL AFC West 4 7 10 0 non disputati
2022 2022 NFL AFC West 4 5 12 0 non disputati
2023 2023 NFL AFC West 3 8 9 0 non disputati
Totale 508 465 10 Record di stagione regolare
23 19 Record dei play-off
531 484 10 Stagione regolare e play-off
Legenda
  •      Vittoria nel Super Bowl (dal 1966)
  •      Vittoria nella lega (1920-1969)
  •      Vittoria nella Conference
  •      Vittoria nella Division
  •      Qualificazione al Wild Card Game (dal 1978)
  • V = Vittorie
  • S = Sconfitte
  • P = Pareggi
  • T = Posizione a pari merito


Anno Allenatore Super Bowl Città Avversario Punteggio Record
1997 Mike Shanahan XXXII San Diego Green Bay Packers 31-24 12-4
1998 Mike Shanahan XXXIII Miami Atlanta Falcons 34-19 14-2
2015 Gary Kubiak 50 Santa Clara Carolina Panthers 24-10 12-4
Totale Super Bowl vinti: 3
Anno Allenatore Città Avversario Punteggio Record
1977 Red Miller Denver Oakland Raiders 20-17 12-2
1986 Dan Reeves Cleveland Cleveland Browns 23-20 (DTS) 11-5
1987 Dan Reeves Denver Cleveland Browns 38-33 10-4-1
1989 Dan Reeves Denver Cleveland Browns 37-21 11-5
1997 Mike Shanahan Pittsburgh Pittsburgh Steelers 24-21 12–4
1998 Mike Shanahan Denver New York Jets 23-10 14–2
2013 John Fox Denver New England Patriots 26-16 13–3
2015 Gary Kubiak Denver New England Patriots 20-18 12-4
Totale titoli AFC: 8

Giocatori importanti

[modifica | modifica wikitesto]

Membri della Pro Football Hall of Fame

[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla classe 2024, sedici giocatori e lo storico proprietario dei Denver Broncos sono stati inseriti nella Pro Football Hall of Fame.

Hall of Famer dei Denver Broncos
Induzione Ruolo Giocatore
1984 24 CB Willie Brown
1994 33 RB Tony Dorsett
2004 7 QB John Elway
2008 66 OT Gary Zimmerman
2010 44 RB Floyd Little
2011 84 TE Shannon Sharpe
2017 30 RB Terrell Davis
2018 20 S Brian Dawkins
2019 26 CB Ty Law
2019 24 CB Champ Bailey
2019 -- -- Pat Bowlen
2020 27 S Steve Atwater
2021 18 QB Peyton Manning
2021 80 S John Lynch
2023 94 DE DeMarcus Ware
2024 53 DE Randy Gradishar

Numeri ritirati

[modifica | modifica wikitesto]
Numeri ritirati dai Denver Broncos
N. Giocatore Ruolo Anni
7 John Elway QB 1983–99
181 Frank Tripucka
Peyton Manning
QB 1960–63
2012-15
44 Floyd Little RB 1967–75
Note:
  • 1 Il numero tornò disponibile per Peyton Manning (dal 2012 al 2015) dopo che Tripucka diede la sua approvazione.[21] Il nome di Manning fu aggiunto allo stendardo del numero ritirato come menzione onorevole.[22][23][24]

Membri del Ring of Fame

[modifica | modifica wikitesto]
Ring of Famer dei Denver Broncos
Induzione Ruolo Giocatore
1984 23 S Goose Gonsoulin
1984 87 DE Rich Jackson
1984 87 WR Lionel Taylor
1984 44 RB Floyd Little
1985 -- -- Gerald Phipps
1986 12 QB Charley Johnson
1986 70 DE Paul Smith
1986 18 QB Frank Tripucka
1987 36 S Billy Thompson
1988 7 QB Craig Morton
1988 25 WR Haven Moses
1988 15 PK Jim Turner
1989 53 LB Randy Gradishar
1992 57 LB Tom Jackson
1993 20 CB Louis Wright
1999 7 QB John Elway
2001 77 LB Karl Meckelenburg
2001 49 S Dennis Smith
2003 65 OT Gary Zimmerman
2005 27 S Steve Atwater
2007 30 RB Terrell Davis
2009 84 TE Shannon Sharpe
2012 80 WR Rod Smith
2013 66 C Tom Nalen
2014 21 RB/K Gene Mingo
2014 -- HC Dan Reeves
2014 80 WR Rick Upchurch
2015 -- -- Pat Bowlen
2016 1 PK Jason Elam
2016 73 LB/DE Simon Fletcher
2016 80 S John Lynch
2017 -- HC Red Miller
2019 25 CB Champ Bailey
2020 -- HC Mike Shanahan
2021 18 QB Peyton Manning
2024 88 TE Riley Odoms
2024 43 S Steve Foley

Formazione ideale del 50º anniversario

[modifica | modifica wikitesto]

I Denver Broncos annunciarono la formazione il 15 settembre 2009. Il team venne votato dai tifosi sul sito ufficiale della franchigia dal 6 giugno al 4 settembre 2009.

Premi individuali

[modifica | modifica wikitesto]
MVP della NFL
Anno Giocatore Ruolo
1987 John Elway QB
1998 Terrell Davis RB
2013 Peyton Manning QB
MVP del Super Bowl
SB Giocatore Ruolo
XXXII Terrell Davis RB
XXXIII John Elway QB
50 Von Miller LB
Giocatore offensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1996 Terrell Davis RB
1998 Terrell Davis RB
2013 Peyton Manning QB
Difensore dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1978 Randy Gradishar LB
Rookie offensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
2000 Mike Anderson RB
2002 Clinton Portis RB
Rookie difensivo dell'anno
Anno Giocatore Ruolo
1991 Mike Croel LB
2011 Von Miller LB

Record di franchigia

[modifica | modifica wikitesto]

Carriera

Record in carriera
Categoria Giocatore Numero
Yard passate John Elway 51.475
TD passati John Elway 300
Yard corse Terrell Davis 7.607
TD su corsa Terrell Davis 60
Yard ricevute Rod Smith 11.389
TD su ric. Rod Smith 68

Stagionali

Record stagionali
Categoria Giocatore Numero Anno
Yard passate Peyton Manning 5.477 2013
TD passati Peyton Manning 55 2013
Yard corse Terrell Davis 2.008 1998
TD su corsa Terrell Davis 21 1998
Yard ricevute Demaryius Thomas 1.619 2014
TD su ric. Demaryius Thomas 14 2013
Anthony Miller 14 1995
Roster dei Denver Broncos
Offensive Linemen
Defensive Linemen
Linebacker
Defensive Back
Special Team
Lista delle riserve
Squadra di allenamento



Roster aggiornato al 2 settembre 2024

53 attivi, 6 inattivi, 15 nella squadra di allenamento

Legenda
  • I rookie sono in corsivo.
  • Il primo ruolo è il principale mentre gli eventuali successivi indicano i ruoli secondari.
  • (IR) sta per Injured Reserve ed indica la lista ristretta per un solo giocatore infortunato che può tornare ad allenarsi dopo la settimana 6 e a rientrare in prima squadra dopo che questa ha giocato 8 partite.
  • (NF-Inj.) / (NF-Ill.) stanno rispettivamente per Non-Football Injured e Non-Football Illness ed indicano le liste dove viene inserito un giocatore che ha un infortunio o una malattia non dipendente dal football americano.
  • (PUP) sta per Physically Unable to Perform ed indica la lista dove viene inserito un giocatore mentre è in attesa di recuperare la condizione fisica. Nella stagione regolare dopo la sesta partita giocata dalla propria squadra, il giocatore ha tempo tre settimane per riprendere ad allenarsi, più tre settimane aggiuntive dal suo rientro agli allenamenti per rientrare in prima squadra.
Staff dei Denver Broncos
Organi dirigenziali
Capo allenatore
Altri allenatori
Allenatori dell'attacco
Allenatori della difesa
Allenatori dello special team
  1. ^ (EN) Justin Teitelbaum, The NFL’s Most Valuable Teams 2024, su forbes.com, Forbes, 29 agosto 2024. URL consultato il 5 settembre 2024.
  2. ^ (EN) Team – Pro Football Hall of Fame, Profootballhof.com. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  3. ^ (EN) Denver Broncos: American Football League Charter Members, Conigliofamily.com. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  4. ^ (EN) Denver Broncos Team Encyclopedia, Pro Football Reference. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  5. ^ (EN) "1977 Denver Broncos Statistics, Pro Football Reference. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  6. ^ (EN) "Clock runs out for ex-Broncos owner, Rocky Mountain News, 2 ottobre 2008. URL consultato il 3 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2008).
  7. ^ (EN) 1983 National Football League Draft, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 19 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  8. ^ (EN) Super Bowl XXXII box score, NFL.com. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  9. ^ (EN) Tom Brady leads Patriots' 45-10, Denver Post, gennaio 2012. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  10. ^ Peyton Manning will sign a deal with the Broncos, su nfl.com.
  11. ^ Peyton Manning sarà il nuovo quarterback dei Denver Broncos, su mondonfl.blogspot.it.
  12. ^ Peyton Manning, Broncos agree to five-year contract, su nfl.com.
  13. ^ Peyton Manning, Broncos OK deal, su espn.go.com.
  14. ^ (EN) Ravens top Broncos in double OT, NFL.com, 12 gennaio 2013. URL consultato il 13 gennaio 2013.
  15. ^ (EN) Seahawks crush Broncos for first Super Bowl win, NFL.com, 2 febbraio 2014. URL consultato il 3 febbraio 2014.
  16. ^ (EN) Super Bowl, la difesa annienta Manning, Seattle stravince: campione per la prima volta, La Repubblica, 3 febbraio 2014. URL consultato il 3 febbraio 2014.
  17. ^ Nfl, le finali sono Seattle-Green Bay e New England-Indianapolis, La Gazzetta dello Sport, 11 gennaio 2015. URL consultato il 12 gennaio 2015.
  18. ^ (EN) Luck, Colts send Broncos home, NFL.com, 11 gennaio 2015. URL consultato il 12 gennaio 2015.
  19. ^ (EN) John Fox, Denver Broncos part ways after four seasons, NFL.com, 12 gennaio 2015. URL consultato il 13 gennaio 2015.
  20. ^ (EN) Broncos outlast Panthers, claim third Super Bowl title, NFL.com, 7 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  21. ^ (EN) Ex-Bronco Tripucka says Manning can wear familiar No. 18, su NFL.com, NFL Enterprises, LLC, 20 marzo 2012. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  22. ^ (EN) Broncos to unveil retired number signage Sunday, KUSA-TV, 13 settembre 2016. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  23. ^ (EN) Denver Broncos to unveil retired number signage on Sunday, Mile High Report, 18 settembre 2016. URL consultato il 6 febbraio 2020.
  24. ^ (EN) Ben Swanson, Broncos unveil retired numbers tribute in pregame ceremony, su DenverBroncos.com, NFL Enterprises, LLC, 18 settembre 2016. URL consultato il 6 febbraio 2020.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN148890552 · LCCN (ENn50001604