Carl Vogt
August Christoph Carl Vogt (Gießen, 5 luglio 1817 – Ginevra, 5 maggio 1895) è stato un filosofo e zoologo tedesco con cittadinanza svizzera.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Zoologo e chimico di rango e allievo di Liebig inizia la sua carriera come professore di zoologia a Giessen.
Nel 1845 studia alla Sorbona e a Nizza. Durante questo periodo frequenta Proudhon, Marx, Herzen e Bakunin.
Fu eletto deputato al Parlamento di Francoforte, ma avendo poi partecipato ai moti del 1848 è costretto a lasciare la Germania e passare nella vicina Svizzera. Qui continua ad occuparsi di medicina e zoologia, ma diventa anche promotore culturale e assume cariche politiche di una certa importanza: naturalizzato ginevrino, è eletto consigliere agli Stati e poi Consigliere nazionale.
Nel 1854 pubblica Superstizione e scienza, scritto polemico contro Richard Wagner, in cui, oltre ad attaccare le derive spiritualistiche negli ultimi drammi del musicista, si scaglia anche contro tutti gli spiritualismi e in particolare contro la dottrina del fisiologo di Gottinga, suo quasi omonimo, Rudolf Wagner. Continua a scrivere articoli e libri che lo pongono in evidenza come uno dei più radicali filosofi materialisti del tempo, ma anche come uno studioso di antropologia fisica di tutto rispetto. Notevoli infatti le sue ricerche di biologia marina e i suoi studi sui salmonidi, sui cefalopodi, sui sinofori e su alcuni tipi di rettili, nonché studi geologici e sui fossili.
Nel 1872, è nominato professore titolare di zoologia e direttore dell'Istituto di zoologia dell'Università di Ginevra, della quale sarà rettore dal 1874 al 1876, posto che occuperà fino alla sua morte il 5 maggio 1895.
Pensiero
[modifica | modifica wikitesto]Vogt vede la realtà in maniera analoga agli altri materialisti del suo tempo, facendo suoi molti elementi dell'evoluzionismo darwiniano, di cui si fa promotore. Però egli radicalizza anche i termini del pensiero materialistico, in senso fortemente riduzionista e fisicalista. Per lui tutto l'essere si riduce a processi rigorosamente materiali. Egli arriva perciò a sostenere, in maniera più brutale, ciò che già aveva ipotizzato Diderot; cioè che il pensiero è materiale. Esso per Vogt non sarebbe altro che un "prodotto" dei meccanismi biologici come ogni altro. Quindi la sua affermazione (Superstizione e scienza, 1854): «il pensiero sta al cervello come la bile sta al fegato e l'orina ai reni».
Carl Vogt fece parte della Massoneria[1].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Suo figlio William (1859-1918)[2] è un politico e autore di pamphlet antimassonici.
Attualità
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2022 l'Università di Ginevra ha tolto il suo nome ad un immobile che lo portava[3] e intende "contestualizzare" il suo busto, che si trova su terreno pubblico davanti all'entrata principale dell'Università[4].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Histoire naturelle des poissons d'eau douce de l'Europe centrale, Neuchâtel, Nicolet, 1842.
- Manuale di geologia e di scienza dei fossili, 1846
- Superstizione e scienza, 1854
- Lezioni sull'uomo e sul suo posto nella creazione e nella storia della terra, 1863
- Memorie sui microcefali o uomini scimmie, 1866
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Plaquette della Loggia ginevrina "L'union des cœurs" (PDF) (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016)., 8 e 9 novembre 2003, p. 17
- ^ Dizionario storico della Svizzera.
- ^ L’Uni Carl Vogt sera débaptisée, su tdg.ch, 29 settembre 2022..
- ^ Uni Carl Vogt va changer de nom!, su radiolac.ch, 29 settembre 2022..
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Carl Vogt
- Wikisource contiene una pagina in lingua francese dedicata a Carl Vogt
- Wikisource contiene una pagina in lingua tedesca dedicata a Carl Vogt
- Wikiquote contiene citazioni di o su Carl Vogt
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carl Vogt
- Wikispecies contiene informazioni su Carl Vogt
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vogt, Karl, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Edoardo Zavattari, VOGT, Carl, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Vogt, Karl, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Carl Vogt, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Karl Vogt, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Carl Vogt, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Carl Vogt / Carl Vogt (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- Carl Vogt, su parlament.ch, Assemblea federale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27222938 · ISNI (EN) 0000 0001 0882 2816 · SBN UFIV081728 · BAV 495/259433 · CERL cnp00399774 · LCCN (EN) n86138215 · GND (DE) 118769014 · BNF (FR) cb135103819 (data) · J9U (EN, HE) 987007269558505171 · CONOR.SI (SL) 199732579 |
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