Per il campionato 1985-1986 di massima serie, in cui il Bari torna dopo quindici anni d'attesa, la società pugliese conferma l'allenatore Bruno Bolchi, con cui i biancorossi hanno compiuto in due anni il salto consecutivo dalla Serie C1 alla categoria di vertice. Tra gli acquisti si segnalano Gordon Cowans, ex regista dell'Aston Villa (squadra della First Division, futura Premier League inglese) e della nazionale inglese (viene a rimpiazzare il trentatreenne Lopez che, in scadenza di contratto, per le prestazioni offerte nel torneo precedente non convince a pieno la società).[1] Sempre dall'Aston Villa arriva Paul Rideout, promessa dell'Under 21 inglese mentre dall'Arezzo giunge Amedeo Carboni, reduce da una stagione positiva in Serie B (il cui acquisto è stato trattato da molti club di massima serie).[1] Viene ingaggiato anche il centrocampista Sclosa. La squadra si ritrova con un basso numero di centrocampisti interditori (quasi tutti quelli del Bari sono infatti cursori) e con poca esperienza della nuova rosa, in quanto tredici calciatori su diciannove vedono per la prima volta la massima serie.[1]
Il ritiro estivo ha luogo ancora a Cornaiano. Nel precampionato la squadra non soddisfa a sufficienza.[2] Ad Ascoli, nella fase a gironi di Coppa Italia Cowans s'infortuna gravemente: rimarrà inattivo per circa due mesi. Un grosso problema, quello di Cowans per Maciste, che non potrà disporre di un elemento importante per la squadra.[2] In Coppa Italia i galletti vengono eliminati nella fase preliminare.
Il massimo campionato inizia per i biancorossi con due sconfitte a opera di Milan e Sampdoria. Alla terza giornata, in casa, vittoria 2-0 dei biancorossi contro la Roma, con doppietta della new entry Rideout (che firma il gol numero 600 in Serie A per il Bari, senza contare la Divisione Nazionale).[3]
La dirigenza non effettua alcuna operazione nel mercato di riparazione.
Il Bari conclude il girone d'andata con tre vittorie, tutte ricavate in casa: oltre a quella sulla Roma, il 2-0 del derby contro il Lecce e l'1-0 sull'Udinese (con i galletti assediati dai friulani dopo il vantaggio, scaturito da un gran tiro di Cowans e deviato fortuitamente dalla spalla di Bivi, la cui traiettoria inganna l'estremo difensore bianconero), con i galletti salvati nell'ultimo incontro citato, anche dalle parate di Pellicanò.[4] Il giovane Rideout ha messo a segno cinque reti. La formazione ottiene pochi risultati utili.
Nelle prime due giornate di ritorno l'andamento dei biancorossi migliora, in virtù di altri due pareggi (da aggiungere ai due pari ricavati nelle ultime del girone d'andata); uno di questi ottenuto a Milano contro i rossoneri (i galletti rimangono quindi imbattuti per quattro giornate consecutive). Nella terza di ritorno, all'Olimpico di Roma il Bari è di scena contro i lupacchiotti: sono i pugliesi a passare in vantaggio con Piraccini e dopo una rete annullata a Sclosa che provoca le proteste dei baresi, la Roma giunge al pareggio con Pruzzo e allo scadere passa in vantaggio su rigore (trasformato ancora da Pruzzo) concesso per un contatto al limite dell'area, anch'esso contestato dagli ospiti che finiscono per perdere 1-2.[3] Nel derby di Lecce l'arbitro Agnolin concede ai salentini una punizione che lo storico G. Antonucci afferma dovesse essere assegnata al Bari;[3] il leccese Pasculli la trasforma, determinando l'1-1 finale. Al terzultimo turno vittoria interna (3-1) contro il campione d'Italia uscente Verona. Nella seconda metà di campionato il Bari ha realizzato pochi goal; Rideout, nel 19º turno ha siglato a Como la sua sesta e ultima rete stagionale grazie alla quale i biancorossi pareggiano con i lariani. Il rendimento di Bivi (capocannoniere dei cadetti nell'anno precedente) diminuisce e l'attaccante segna in totale 2 reti in campionato. I galletti retrocedono penultimi, con una giornata d'anticipo sulla fine del campionato.
Lo sponsor tecnico per la stagione 1985-86 fu Adidas, mentre lo sponsor ufficiale fu Cassa di Risparmio di Puglia. Lo stile delle magliette della stagione precedente (bianco con strisce rosse orizzontali sulle spalle) fu inizialmente confermato per poi lasciare spazio a una più classica divisa bianco-bordata.
^abcdefghijk1908-1998: 90 Bari (Gianni Antonucci, Uniongrafica Corcelli Bari, 1998) «…e Loseto I al Pescara che riscattava, per 2 miliardi, le comproprietà di Baldini, Ronzani, De Rosa e De Martino. Lopez, invece, non veniva confermato soprattutto per alcuni dubbi sorti fra i tecnici, sulle sue prove nella seconda parte del precedente torneo. Rimaneva così libero e si tesserava per il Taranto in C1. …» 1985-1986, par. "I «primi» inglesi": pag.853-854
^ab1908-1998: 90 anni di Bari (Gianni Antonucci, Uniongrafica Corcelli Bari, 1998) 1985-1986, par. "I sudditi di «sua maestà»", "L'infortunio di Cowans": pag.855-858
^abc1908-1998: 90 anni di Bari (Gianni Antonucci, Uniongrafica Corcelli Bari, 1998) pag.858-868
^www.solobarinews.it Pellicanò blocca una buona Udinese (3 gennaio 2010) - URL consultato il 23 gennaio 2012
^Franco Valdevies, La grande storia dello scudetto. Sorpresa Verona e poi ancora Juve, da «Calcio 2000», agosto 2004, p. 136