Antonio Sarti
Antonio Sarti (Budrio, 18 ottobre 1797 – Roma, 24 settembre 1880) è stato un architetto e incisore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Antonio Sarti nacque a Budrio nel 1797, nei dintorni di Bologna, come primo di sette fratelli da una famiglia di condizione umile.[1] Dopo avere dimostrato la sua attitudine per le arti già in età giovanile, nel novembre 1813 fu ammesso a studiare all'Accademia di belle arti di Bologna.[2] Nel 1820 si poté trasferire a Roma per approfondire lo studio dell'Architettura, grazie ad un premio dall'Accademia.[3] Grazie anche all'interessamento del cardinal Ercole Consalvi, Sarti poté entrare in contatto con diversi artisti attivi nella Roma dell'epoca.[4]
Tra le sue realizzazioni figurano la facciata in stile rinascimentale di Palazzo Maffei Marescotti, e il Palazzo della Manifattura Pontificia dei Tabacchi, eretto in tardo stile neoclassico a piazza Mastai, nel quartiere Trastevere,[5][6] entrambi a Roma.
Antonio Sarti fu sepolto al cimitero del Verano.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa del Santissimo Salvatore, Terracina.
- Chiesa del Gesu altare maggiore, Roma.
- Palazzo della Prefettura (Frosinone).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Cavallini, Sarti Prof. Comm. Antonio: Monografie, Roma, Tip. dell'Opinione, 1879.
- Sergio Delli, Le strade di Roma, Roma, Newton & Compton, 1988.
- Laura Gigli, Guide rionali di Roma, Borgo (I), Roma, Fratelli Palombi Editori, 1990, ISSN 0393-2710 .
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Raffaella Catini, SARTI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 90, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
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