Angelo di Acquapagana
Beato Angelo di Acquapagana | |
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Religioso | |
Nascita | 1261 |
Morte | Acquapagana, 19 agosto 1313 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1845 da papa Gregorio XVI |
Angelo di Acquapagana (1261 – Acquapagana, 19 agosto 1313) è stato un religioso italiano.
Eremita camaldolese, il suo culto come beato è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1845.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Abbracciò ventiquattrenne la vita religiosa come fratello converso nel monastero camaldolese di San Salvatore ad Acquapagana; passò poi al monastero di Valdicastro e infine fu riassegnato a quello di Acquapagana.[1]
Con il permesso dei superiori, si ritirò a condurre vita eremitica in una grotta nei pressi del cenobio ma continuò a partecipare quotidianamente alla celebrazione dei sacramenti in comunità e alla recita corale dell'ufficio divino.[1]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Fu sepolto nella chiesa abbaziale di Acquapagana e il 19 agosto 1630 Emilio Altieri, vescovo di Camerino, fece sistemare le sue reliquie nella chiesa eretta in suo onore.[1]
Papa Gregorio XVI, con decreto del 24 luglio 1845, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 19 agosto.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.