Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo
L'Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo (abbreviato ACGSF) è stata un'istituzione straordinaria del Regno d'Italia per giudicare gravi crimini del regime fascista.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il tribunale fu istituito nelle zone dell'Italia liberate dal fascismo tra il 1944 e il 1945, durante la luogotenenza di Umberto di Savoia, per perseguire i gerarchi del regime precedente. La corte venne istituita dall'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale n. 159 del 27 luglio 1944, mentre il suo funzionamento venne determinato dal decreto legislativo luogotenenziale n. 198 del 13 settembre 1944.
Composizione e funzioni
[modifica | modifica wikitesto]La corte si componeva di un presidente e otto membri nominati dal Consiglio dei ministri tra alti magistrati e personalità civili, al fine di fare giustizia nei confronti del governo e dei gerarchi del Partito Nazionale Fascista deferiti dall'Alto commissariato per i crimini fascisti.
In casi di eccezionale gravità potevano essere deferiti al giudizio dell'alta corte anche persone diverse dai gerarchi fascisti, ma sempre colluse col passato regime. Gli imputati avevano facoltà di presentare memorie difensive e richiedere di essere interrogati. Prima del giudizio, l'Alta corte di giustizia poteva procedere a indagini e ascoltare l'interessato. Durante il dibattimento, l'accusa era sostenuta dall'Alto Commissariato. Le sentenze, le ordinanze e gli altri provvedimenti dell'Alta corte di giustizia erano definitive ed esecutive e non ammettevano alcun tipo di impugnazione.
Cessazione
[modifica | modifica wikitesto]La corte venne soppressa con decreto legislativo luogotenenziale n. 625 del 5 ottobre 1945 e i procedimenti pendenti vennero conferiti alla Corte d'assise speciale per i crimini fascisti.
L'intero fondo relativo all'Alta corte è stato digitalizzato ed è disponibile nell'archivio[1] del Senato della Repubblica; gli originali cartacei sono invece parte delle raccolte dell'Archivio centrale dello Stato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo - Affari generali e fascicoli personali - Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica, su patrimonio.archivio.senato.it. URL consultato il 24 marzo 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Woller, Hans, I conti con il fascismo. L'epurazione in Italia, 1943-1948, Il Mulino, 2004 [1997], ISBN 978-88-15097095.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Alta corte di giustizia
- Fascismo
- OVRA
- Storia del fascismo italiano
- Partito Nazionale Fascista
- Governo Mussolini
- Caduta del fascismo
- Partito Fascista Repubblicano
- Governo della Repubblica Sociale Italiana
- Caduta della Repubblica Sociale Italiana
- Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo
- Ufficio speciale per le sanzioni contro il fascismo
- Commissione per la pubblicazione delle liste dei fiduciari OVRA - "Commissione Cannarsa"
- Commissione per la pubblicazione delle liste dei fiduciari OVRA - "Commissione Brugner"
- Commissione per l'esame dei ricorsi dei confidenti dell'OVRA - "Commissione Cataldi"
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Archivio online del Senato della Repubblica, su archivionline.senato.it. URL consultato il 2 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).