British Army of the Rhine

Con il termine Armata britannica del Reno (in lingua inglese British Army of the Rhine o BAOR) si fa riferimento alle forze di occupazione britanniche presenti sul territorio tedesco, stanziate la prima volta al termine della prima guerra mondiale e la seconda volta al termine della seconda guerra mondiale.

British Army of the Rhine
(BAOR)
Descrizione generale
Attiva1919-1929
1945-1994
NazioneRegno Unito (bandiera) Regno Unito
ServizioBritish Army
RuoloOccupazione della Renania (1919-1929)
Difesa della settore settentrionale della Repubblica Federale Tedesca insieme agli altri eserciti della NATO (1945-1994)
Dimensione54.900 soldati (1974)[1]
Guarnigione/QGBad Oeynhausen (1945 - 1954)
JHQ Rheindahlen (1954 - 1994)
Equipaggiamento900 carri armati (1974)[1]
Battaglie/guerreGuerra fredda
Comandanti
Degni di nota1919-1929:
Herbert Plumer
William Robertson
1945-1994:
Bernard Montgomery
Richard McCreery
Brian Horrocks
John Harding
Richard Gale
John Hackett
Nigel Bagnall
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

In quest'ultimo caso le forze britanniche, con la dissoluzione del Terzo Reich, occuparono un vasto territorio tra lo Schleswig-Holstein e l'attuale Renania Settentrionale-Vestfalia dal 1946 al 1955, anno in cui terminò ufficialmente l'occupazione alleata della Germania. In realtà con l'inizio della Guerra fredda, la missione del BAOR cambiò completamente: il contingente britannico, costituito dalle migliori unità meccanizzate del British Army, divenne l'elemento più efficiente del raggruppamento di forze schierato dalla NATO nel settore settentrionale della Repubblica Federale Tedesca (Northern Army Group) e avrebbe dovuto affrontare un eventuale attacco corazzato del Patto di Varsavia in direzione della Bassa Sassonia.

1919-1929

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Formale foto di gruppo degli ufficiali e dei commissari britannici e francesi fuori dalla casa del Comandante in Capo delle Armate Alleate di Occupazione, Marienberg.
 
18th Hussars a Colonia, 6 dicembre 1918.
 
Il feldmaresciallo Lord Plumer, Ufficiale generale comandante in capo della British Army of the Rhine, che prende il saluto dalla 29ª divisione che entra a Colonia dal ponte Hohenzollern
 
Due carri armati che passano attraverso Colonia per l'ispezione da parte del comandante del VI Corpo d'armata, il generale Aylmer Haldane, giugno 1919

La prima forza di occupazione venne istituita nel marzo 1919 per mettere in atto l'occupazione della Renania, imposta dalle potenze vincitrici con l'armistizio di Compiègne. L'armata venne composta da cinque corpi d'armata di due divisioni ciascuno, più una divisione di cavalleria:[2]

II Corpo d'Armata: Sir Claud Jacob

IV Corpo d'Armata: Sir Alexander Godley

VI Corpo d'Armata: Sir Aylmer Haldane

IX Corpo d'Armata: Sir Walter Braithwaite, sostituito da Ivor Maxse

X Corpo d'Armata: Sir Thomas Morland

Cavalry Division (1st Cavalry Division)

Tuttavia la maggior parte di queste unità vennero progressivamente sciolte, e nel febbraio 1920 in Germania erano presenti solo sei battaglioni:

Nel mese di agosto 1920 Winston Churchill annunciò al parlamento britannico che l'armata britannica in Germania contava ormai soli 13.360 uomini, divisi tra stato maggiore, cavalleria, Royal Artillery, Royal Engineers, fanteria, mitragliatrici di corpo d'armata, carri armati e i soliti servizi ausiliari. Le truppe erano situate principalmente nelle vicinanze di Colonia ad un costo mensile approssimativo di £ 300.000.[non chiaro][3]. The Cologne Post fu un giornale pubblicato per i membri del BAOR durante questo periodo.

Dal 1922 la BAOR fu riorganizzata e suddivisa in due brigate:

1st Rhine Brigade

2nd Rhine Brigade

Comandanti in Capo

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1945 - 1994

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Struttura del NORTHAG in tempo di guerra nel 1989.
 
Il feldmaresciallo Visconte Montgomery di Alamein che registra una trasmissione radio per contrassegnare il cambio di nome da British Liberation Army a British Army of the Rhine
 
Un veicolo corazzato Warrior come utilizzato dai 13 battaglioni di fanteria meccanizzata della 1ª, della 3ª e della 4ª Divisione corazzata della British Army of the Rhine nel periodo 1988-1994

La seconda British Army of the Rhine venne costituita il 25 agosto 1945 a partire dal British Liberation Army.[5] La sua funzione originaria era di controllare i distretti di corpo d'armata, che gestivano il governo militare della zona britannica della Germania occupata. Dopo l'assunzione del governo da parte dei civili, divenne esclusivamente la struttura di comando per le truppe in Germania, sgravandosi dei compiti amministrativi civili.[6]

Con l'aumentare della potenziale minaccia di invasione sovietica attraverso la pianura della Germania del nord nella Germania occidentale, la BAOR diventò responsabile della difesa della Repubblica Federale Tedesca più che della sua occupazione. Divenne la struttura primaria che controllava il contributo britannico alla NATO dopo la formazione dell'alleanza nel 1949. La sua formazione primaria da combattimento era il I Corpo d'armata britannico. Dal 1952 il comandante in capo della BAOR fu anche il comandante del Gruppo d'Armate Settentrionale (NORTHAG - Northern Army Group) della NATO in caso di una guerra totale con l'Unione Sovietica e con il patto di Varsavia. La BAOR era armata anche con armi nucleari tattiche.[7] Nel 1967, la forza venne ridotta in forza a 53.000 soldati, rispetto agli 80.000 di dieci anni prima.[8]

La BAOR era una formazione pesante interamente meccanizzata che avrebbe avuto un compito difficile ed essenziale in caso di guerra contro il Patto di Varsavia: le sue forze avrebbero costituito la prima linea che avrebbe affrontato l'urto iniziale soprattutto della 3ª Armata d'urto sovietica di cui si aspettava l'attacco, con quattro divisioni carri della Guardia, in direzione della pianura della Bassa Sassonia. Nell'arco del tempo il BAOR variò ripetutamente il suo ordine di battaglia ma rimasero sempre disponibili almeno tre divisioni corazzate[9]. Negli anni 80 il BAOR era equipaggiato con i carri Challenger e Chieftain assegnati alle tre divisioni corazzate: la 1ª Divisione corazzata, con quartier generale a Verden, e la 3ª Divisione corazzata, con quartier generale a Soest, avrebbero formato lo schieramento di prima linea, mentre la 4ª Divisione corazzata, con quartier generale a Herford, avrebbe costituito l'unità di riserva[9].

Dopo il 1994

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I tagli alla difesa dell'Options for Change del 1993 portarono alla sostituzione della BAOR con i 25.000 soldati delle British Forces Germany (BFG) nel 1994.[10] Questa forza, forte di circa 25.000 uomini, venne divisa tra il Quartier Generale dell'Allied Command Europe Rapid Reaction Corps, la 1ª Divisione corazzata, altre forze di supporto al combattimento e di supporto ai servizi di combattimento ed elementi amministrativi guidati dallo United Kingdom Support Command (Germany). Le guarnigioni che a quel tempo vennero chiuse includevano Soest (sede della 6ª Brigata corazzata),[11] Soltau (sede della 7th Armoured Brigade)[12] e Minden (sede dell'11th Armoured Brigade).[13]

A seguito del Strategic Defence and Security Review 2010, lo schieramento permanente delle unità dell'esercito britannico in Germania iniziò ad essere gradualmente eliminato, con l'ultima base militare restituita alla Bundeswehr nel febbraio 2020.[14]

Comandanti in capo

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I comandanti furono:[4]

Guarnigioni

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  1. ^ a b AA.VV., Enciclopedia universale Rizzoli-Larousse, vol. XVI, p. 347.
  2. ^ Richard Rinaldi, The Original British Army of the Rhine (PDF), su orbat.info, 2006. URL consultato il 1º novembre 2015.
  3. ^ Hansard, Debate 10 August 1920 vol 133 cc204-5, su hansard.millbanksystems.com. URL consultato il 2 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2022).
  4. ^ a b Army Commands Archiviato il 5 luglio 2015 in Internet Archive.
  5. ^ Monty's "Army Of the Rhine", in The Telegraph, Queensland, Australia, National Library of Australia, 25 agosto 1945, p. 1. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  6. ^ British Army of the Rhine, su baor-locations.org, BAOR Locations. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2015).
  7. ^ BAOR (Tactical Nuclear Weapons), su hansard.millbanksystems.com, Hansard, 30 gennaio 1963. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ Gerald Reynolds, Defence (Army) Estimates 1967-68, su millbanksystems, millbanksystems. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2017).
  9. ^ a b S. J. Zaloga, Tank war, central front, p. 23.
  10. ^ From occupiers and protectors to guests, su news.bbc.co.uk, BBC News, 20 luglio 2004. URL consultato il 23 febbraio 2020.
  11. ^ Salamanca Barracks, su baor-locations.org, BAOR Locations. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  12. ^ Bournemouth Barracks, su baor-locations.org, BAOR Locations. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2015).
  13. ^ Kingsley Barracks, su baor-locations.org, BAOR Locations. URL consultato il 1º novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2015).
  14. ^ British army hands back last headquarters in Germany, su theguardian.com, The Guardian, 22 febbraio 2020. URL consultato il 23 febbraio 2020.

Bibliografia

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  • The Original British Army of the Rhine by Richard A. Rinaldi
  • Peter Blume: BAOR – Vehicles Of The British Army Of The Rhine – Fahrzeuge der Britischen Rheinarmee – 1945–1979 Tankograd 2006.
  • Peter Blume: BAOR: The Final Years – Vehicles Of The British Army Of The Rhine – Fahrzeuge der Britischen Rheinarmee – 1980–1994 Tankograd 2007.
  • T.J. Gander: British Army of the Rhine Ian Allan Publishing, Londres 1984.
  • Thomas Laber: British Army of the Rhine – Armored Vehicles on exercise, Concord Publications, Hong Kong 1991.
  • Carl Schulze: British Army Of The Rhine, Diane Pub Co 1995.
  • Graham Watson & Richard A. Rinaldi: The British Army in Germany: An Organizational History 1947–2004 , Tiger Lily Publications LLC 2005.
  • Elspeth Y. O’Riordan, Britain and the Ruhr Crisis, 978-1-349-41471-0, 978-0-230-59900-0 Palgrave Macmillan UK 2001.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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