Ostiactis pearseae

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Ostiactis pearseae
Immagine di Ostiactis pearseae mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoRadiata
PhylumCnidaria
ClasseAnthozoa
SottoclasseHexacorallia
OrdineActiniaria
SottordineEnthemonae
SuperfamigliaMetridioidea
FamigliaOstiactinidae Rodriguez, Barbeitos, Daly, Gusmao & Haussermann, 2012
GenereOstiactis Rodriguez, Barbeitos, Daly, Gusmao & Haussermann, 2012
SpecieOstiactis pearseae
Nomenclatura binomiale
Ostiactis pearseae
Daly & Gusmão, 2007
Sinonimi

Anthosactis pearseae

Ostiactis pearseae (Daly & Gusmão, 2007) è una specie di celenterato antozoo nella superfamiglia Metridioidea dell'ordine Actiniaria. È l'unica specie del genere Ostiactis e della famiglia Ostiactinidae .[1]

La specie ha muscoli basilari e sfintere marginale mesogleale, corpo con base ben sviluppata e muscoli basilari. Colonna non chiaramente divisibile in scapus e scapulus; scapus senza cuticola, con ventose delimitate sparse distalmente. Colonna senza cinclide. Tentacoli sistemati regolarmente, non addensati sul lato aborale. Dodici coppie di mesenteri perfetti e fertili, disposte a gruppi di sei, non divisibili in macro e microcnemi. Muscoli del divaricatore deboli ma circoscritti. No aconzio. Cnidoma: spirocisti robusti, basitrici, olotrici, p-mastigofori microbasici.[2]

Gli esemplari studiati sono stati raccolti in una "caduta di balene"[3] a circa 3.000 metri di profondita nel Canyon Monterey a circa 25 miglia al largo della baia omonima nella California centrale.[4]

La specie Anthosactis pearseae venne descritta la prima volta da Marymegan Daly e Luciana Gusmão nel 2007 e assegnata al genere Anthosactis della famiglia Actinostolidae.[5] Successivamente uno studio filogenetico pubblicato nel 2012 ha portato ad assegnare l'Anthosactis pearseae ad un nuovo genere chiamato Ostiactis, con il nome Ostiactis pearseae, per il quale è stata definita una apposita famiglia Ostiactinidae, assegnata alla superfamiglia Metridioidea.[6]

  1. ^ (EN) Ostiactis pearseae, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 16 aprile 2020.
  2. ^ Rodríguez et al.Op. citata, pag. 392.
  3. ^ La locuzione "caduta di balene" (dall'inglese whale fall) sta ad indicare quando il corpo di una balena morta si adagia sul fondale marino ad una profondità maggiore di 1.000 m.
  4. ^ Daly e GusmãoOp. citata, pag. 2.
  5. ^ Daly e GusmãoOp. citata, pag. 1-11.
  6. ^ Rodríguez et al.Op. citata, pag. 376, 385, 389.

Collegamenti esterni

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  • Ostiactis pearseae, su gbif.org, GBIF - Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 18 marzo 2020.